Dalla “manita” rifilata dal Barcellona al Real Madrid a quella inferta nei derby dalla Roma alla Lazio. Lo sfottò giallorosso, nel day-after della stracittadina capitolina, gira tutto intorno alla quinta vittoria consecutiva di Totti e compagni sui cugini biancocelesti. Sulle radio locali di fede romanista, infatti, le note più trasmesse sono quelle di Lou Bega e Jovanotti con “Mambo Number 5” e “Gimme Five”. Ed è già tormentone il commento in inglese di una televisione straniera successivo alle reti del capitano in cui si sente «The king of Rome is not dead».
Sui social network, poi, l’ironia del popolo romanista si materializza attraverso frasi come «dopo la cinquina si va per la tombola», oppure stravolgendo in chiave sarcastica uno degli slogan storici della tifoseria della Lazio che da «quelli che hanno portato il calcio a Roma» si trasforma in «quelli che hanno portato il Bingo a Roma». I cinque derby vinti di fila dalla formazione giallorossa però non sono l’unico spunto goliardico sfruttato dalla tifoseria per irridere l’avversario ancora una volta sconfitto in campo. A stuzzicare ed alimentare la creatività è anche la vicenda che ha coinvolto il portiere della Lazio, Muslera, preso di mira da un raggio laser in occasione dei due gol di Totti su punizione e su calcio di rigore. Dopo il derby, il numero uno biancoceleste è stato infatti rinominato “Muslaser”, mentre la società è diventata «SS Laser 1900».
A proposito di laser, a prendere bonariamente in giro il prasidente biancoceleste Lotito, stamattina, è stato Mario Corsi, noto conduttore radiofonico di fede giallorossa a Centro Suono Sport che ha chiamato Lotito presentandosi al telefono come il signor «Laseretti». Ironia, sfottò, divertimenti, canzoni e un unico rimpianto: per quest’anno i derby sono finiti. Come faremo?