REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) – Solo chi non conosce i meccanismi può pensare che la colpa sia del giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, che ha multato la Juventus per i cori (“ooh, merda…”) dei bambini nei confronti del portiere dell’Udinese. Tosel è un notaio: applica le sanzioni in base ai rapporti che gli arrivano. E siccome sia il quarto uomo che gli inviati del superprocuratore Palazzi gli hanno segnalato questi cori, ecco che Tosel non poteva certo far finta di nulla. Ma la cosa curiosa, singolare, è che per la prima volta viene punito un coro con la parola “merda”: in passato, non erano mai stati segnalati al giudice sportivo. Eppure gli adulti avevano “preceduto” i bambini, insultando gli avversari, non parliamo poi degli arbitri (cornuti per antica tradizione). Forse a Torino c’è stato eccesso di zelo, e anche di protagonismo. Io credo che si sia esagerato, sono d’accordo con Giovanni Malagò. Così si fa solo confusione. Ma che succederà adesso? Saranno segnalati, e multati, tutti i cori, di grandi e piccini? Detto questo, nessuna giustificazione ovviamente al coro dei bambini “juventini”. Becero è, e becero resta. Qualcuno ha scoperto che i “ragazzi non vengono da Marte ma da un Paese ineducato”. Accidenti. Basterebbe andare all’uscita di una scuola, o su un tram. Dov’erano, lo ripeto, i genitori, gli educatori, gli insegnati domenica scorsa allo Juventus Stadium? Qualcuno era distratto, altri forse impegnati ad insultare l’arbitro? Perché non sono intervenuti? I bambini imparano in fretta, anche il peggio, dai grandi. Fa bene la Juve a non arrendersi: è un modo per prendere le distanze più forte delle parole, a volte inutili, nei confronti dei violenti e dei beceri da stadio. Sì, perché ci sono anche nella tifoseria juventina: lo scorso anno il club di Andrea Agnelli è stato il più multato per cori razzisti e quest’anno ha avuto le curve chiuse in due occasioni (per discriminazione territoriale: sempre razzismo è). Un brutto primato. Ma il club bianconero farà la stessa iniziativa, in accordo con l’Unesco, sabato 14 dicembre, ore 20,45, quando affronterà il Sassuolo: curva chiusa (stavolta una sola), spazio ai bambini. Non saranno 12.000 come con l’Udinese, ma qualche migliaio di sicuro. Speriamo che i cosidetti educatori stavolta non siano distratti.
Caso Lazio, adesso si sono svegliati tutti…
Con notevole e colpevole ritardo, adesso si stanno muovendo tutti. All’inizio avevano fatto finta di niente, e quei 150 tifosi della Lazio fermati a Varsavia erano stati definiti banditi, delinquenti, i soliti ultras che provocano disordini… Una vergogna. Si sono lette cose ignobili. Ora c’è maggiore chiarezza. Molti di loro erano innocenti, e non meritavano quel trattamento (vecchia maniera). E se ci sono colpevoli, vanno giudicati da un tribunale serio, degno di un Paese che sta nella Comunità Europea. Il parlamento italiano unanime ha promesso di aiutare i tifosi laziali, e ieri sera è partito per la Polonia anche un funzionario del Viminale in buoni rapporti dagli Europei 2012 con la polizia polacca. Lo stesso ministro Bonino si è mosso in ritardo (e non è una novità) e ora chiede spiegazioni ai colleghi di Varsavia.