CORRIERE DELLO SPORT (A. DE PAULI) – «Non ho avuto occasione di parlarne con lui, ma credo che abbia terminato questa prima parte della stagione in maniera eccellente». Alla vigilia dell’andata degli ottavi di finale di Coppa del Re, che vedrà il suo Barça ospitare l’Osasuna, Guardiola trova il tempo per dare un giudizio, più che lusinghiero, su questo primo autunno di Serie A di Luis Enrique. Pep e il tecnico della Roma non hanno avuto modo d’incontrarsi nel corso della breve permanenza in Catalogna di Lucho, che a cavallo delle vacanze natalizie ha fatto una fugace apparizione in città, per dare un’occhiata alla casa lasciata in tutta fretta quest’estate e per salutare qualche amico, ma il tecnico blaugrana dimostra ugualmente di seguire da vicino le sorti dell’ex compagno e della squadra giallorossa, per cui prevede un futuro davvero roseo.
Di qui la lode, in particolare, a due personaggi determinanti in questa fase di profondo rinnovamento della realtà capitolina. «Sia il signor DiBenedetto che Franco Baldini, al quale mi lega una certa relazione, nata quando sono coinciso con lui nella Roma, hanno avuto la pazienza di aspettare che Luis Enrique avesse modo di mostrare tutte le sue capacità» . (…)
Pep parla per esperienza diretta, visto che ai tempi della convivenza nel club blaugrana, pare che i due amici abbiano vissuto anche qualche momento di tensione, specie per i reiterati saccheggi di Guardiola allo spogliatoio della squadra B guidata dall’asturiano, spesso e volentieri privato della meglio gioventù barcellonista. Ma alla fine, i risultati hanno sorriso anche all’asturiano, protagonista della miglior “temporada” mai vissuta dai ragazzi della cantera. «Questo modo di agire, alla lunga, porta sempre grandi benefici» , ha chiosato Guardiola, prevedendo un brillante futuro per la Roma. «Luis Enrique ha dimostrato di essersi adattato molto bene al calcio italiano. Ora dobbiamo aspettare la seconda metà del campionato. Gli auguro che gli vada benissimo».
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