ESCLUSIVA, On. Paolo Cento (SEL): “L’iniziativa del carnet di biglietti è più...

ESCLUSIVA, On. Paolo Cento (SEL): “L’iniziativa del carnet di biglietti è più che condivisibile. Alla Lega dico di pensare ai danni che sta provocando nel paese. La squadra? Ci sono campanelli d’allarme, ma serve tempo”

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Forse non tutti lo ricorderanno, ma l’onorevole Paolo Cento, già parlamentare ed attuale esponente di spicco di Sinistra Ecologia e Libertà, è stato uno dei pochi poltici a criticare aspramente, sin da subito, la circolare del Viminale che introduceva di fatto la tessera del tifoso. Contattato in esclusiva da RomaGiallorossa.it, l’on. Cento non può che applaudire l’alternativa alla privilege card proposta dalla Roma: “Il carnet di biglietti è un’iniziativa più che condivisibile. Si tratta di uno strumento che rispetta la legge e va incontro a chi non vuole sottostare alla tessera del tifoso, permettendo così il ritorno della gente allo stadio. La nuova società sta dimostrando coraggiosamente che il dogma della tessera, imposto ai club, può essere superato”. Eppure dallo schieramento politico di Roberto Maroni sono arrivate dichiarazioni pesanti: l’onorevole Davide Cavallotto, ad esempio, ha parlato di “una società che invece di introdurre la mentalità americana si va adattando a quella romana”. All’esponente leghista Paolo Cento replica così: “La Lega Nord pensi ai danni che sta provocando al governo del paese”. Ed aggiunge: “L’arrivo di un importante investitore straniero rompe gli equilibri economici e non solo. Questo è ciò che preoccupa al nord, ma ripeto, la società doveva pur ricorrere ad iniziative per far tornare i tifosi allo stadio. Mi chiedo sempre: ma cosa può aver pensato DiBenedetto, una volta arrivato in Italia, quando ha scoperto che gli abbonamenti erano in calo per una serie di motivi, ma principalmente per l’introduzione della tessera del tifoso? Stiamo parlando di uno strumento che non esiste in nessun altro paese democratico”.
Una battuta, doverosa, anche sulla sconfitta di ieri, all’esordio in campionato, contro il Cagliari: “Penso che sia troppo presto per dare giudizi definitivi intorno alla squadra, ci vuole pazienza. Certo, alla luce dei playoff di Europa League e della gara di ieri, ci sono ripetuti campanelli d’allarme. Purtroppo vedo ancora una certe confusione tattica e di ruolo, ma dobbiamo concedere alla squadra almeno un paio di mesi. Col tempo, poi, mi aspetto correzioni in corso, ma in futuro la Roma potrà diventare una squadra di vertice”.

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