FACCE DA VIRTUS, ala: Quinton Hosley

FACCE DA VIRTUS, ala: Quinton Hosley

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Quinton HosleyPer sostituire uno come Gigi Datome nel ruolo di ala piccola serviva un giocatore pronto, un giocatore abituato alle pressioni, un giocatore forte. Quinton Hosley, sulla carta, racchiude tutte e tre queste caratteristiche avendo già militato nel campionato italiano (Sassari nel 2011/2012), avendo indossato maglie prestigiose (Real Madrid) e avendo chiuso più di una stagione con cifre di tutto rispetto.

Nato a New York il 25 marzo 1984, ma di passaporto georgiano, Hosley è un’ala di 201 cm per 98 kg di peso. Inizia a giocare nella Abraham Lincoln High School. Tra il 2002 e il 2004 trascorre i primi due anni universitari nel Lamar Community College, per poi trasferirsi alla Fresno State University in NCAA per due stagioni. Già nel primo anno si fa notare con una media di 18.6 punti e 9.2 rimbalzi a partita con il 44% da 2 e il 34.3% da 3, confermandosi nella stagione successiva grazie a una media di 13.9 punti con il 47% da 2 e il 32.2% da 3.

Nel 2007 sceglie la Turchia per il suo esordio da professionista firmando per il Karsiyaka, rendendosi autore di una stagione favolosa con una media di 22.9 punti, 11.7 rimbalzi con il 49.7% da 2, numeri che gli consegnano il titolo di MVP del torneo. L’anno successivo arriva la chiamata del Real Madrid, dove non riesce a ripetere le prestazioni dell’annata precedente e a metà campionato si trasferisce al Galatasaray, dove ritrova lo slancio e chiude la stagione con una media di 16.1 punti con il 55.7% da 2 e il 31.9% da 3. Segue un altro anno in Turchia con l’Aliaga Petkim (18.1 punti con 44.9% da 2 e 33.6% da tre) prima di tornare in Spagna, stavolta tra le fila della Joventut Badalona (11.1 punti con 44,9% da 2 e 29.7 da tre).

Nel 2011/12 firma un accordo con la Dinamo Sassari, confermando anche in Italia il suo potenziale con 14,5 punti di media e con il 40.8% da 2 e il 32% da 3. Nell’ultima stagione si è trasferito in Polonia tra le file dello Zielona Gora, con il quale ha vinto il campionato affermandosi come MVP delle finali.

Hosley avrà il duro compito di non far rimpiangere Datome, ma il suo curriculum parla chiaro: esperienza e affidabilità da aggiungere alle grandi doti di realizzatore. In una Virtus operaia lui è chiamato ad essere la punta di diamante, nella speranza che possa ripetere le prestazioni che l’anno passato gli sono valse il titolo di MVP. Grande amante della cucina italiana, avrà anche il ruolo di chioccia nell’aiutare il giovane roster virtussino a crescere e migliorare. Un ruolo che ha accettato con grande entusiasmo sin da subito.

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