La premessa è d’obbligo: la Roma di Rudi Garcia è un neonato da svezzare, plasmare e far maturare, i test finora disputati, a parte la gara col Chelsea, hanno messo di fronte ai giallorossi avversari tutt’altro che irresistibili e la squadra è ancora in via di completamento sul mercato.
Al netto di tutto questo però, dopo 40 giorni di preparazione è possibile evidenziare alcuni aspetti che Rudi Garcia ha posto come capisaldi del suo lavoro, del suo viaggio tortuoso verso la costruzione di una squadra finalmente competitiva.
La Gabbia e il Pilota – il lavoro del tecnico francese, dedito in percentuale più alta all’addestramento tecnico-tattico rispetto al puro allenamento atletico, sta producendo già dei risultati evidenti, seppur ancora embrionali. La Roma partendo da un modulo di base misto tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1 avrà un’identità “camaleontica”.
Garcia infatti pretende dai suoi uomini un movimento continuo senza palla soprattutto in fase di possesso, con scambi vorticosi di posizioni e un’impostazione di base che preveda i due terzini molto alti proiettati nella metà campo avversaria, gli intermedi pronti ad inserirsi negli spazi creati dagli attaccanti e un mediano che si abbassi tra i centrali per impostare l’azione.
In fase di non possesso la squadra deve schierarsi con rapidità su due linee quasi rugbiste, con un mediano a protezione della difesa, la prima punta a far pressing sul portatore di palla avversario e due linee appunto da 4 uomini ciascuna, corte e aggressive. Fondamentale per realizzare tutto ciò un’esercitazione su tutte che il mister cura in maniera maniacale ogni giorno: la fantomatica “gabbia” con alcuni uomini in una metà campo e alcuni disposti sulle linee laterali che giochino di sponda tra loro, con un massimo di due tocchi, creando dei triangoli continui.
Una rete di passaggi nella quale pescare sempre l’uomo libero e meglio posizionato.
Questa esercitazione insieme ad altre, che l’ex Lille cura nelle parti di allenamento chiuse al pubblico, permetteranno alla squadra di acquisire velocità di esecuzione, imponendo un’impostazione del gioco palla a terra sin dalla rimessa dal fondo.
I Titani e il Pirata Motivatore – Dal generale al particolare, altro elemento di novità dalle parti di Trigoria è l’aggiunta di personalità e leadership ad un gruppo giudicato nell’ultimo biennio carente soprattutto in questi aspetti.
Il ragionamento fatto dalla società è chiaro: dopo due stagioni nelle quali sono emerse le qualità tecniche individuali di molti interpreti, mancavano uomini che fisicamente e caratterialmente potessero fare da collante definendo finalmente una Roma completa in ogni singolo aspetto.
Sono arrivati Maicon, Benatia e Strootman, i tre “titani” fortemente voluti da Sabatini e condivisi al 100% da Garcia che sin dall’inizio hanno avuto un impatto evidente sulla squadra, fuori e dentro il campo
Capitolo a parte merita in ultimo il portiere: la Roma forse dopo anni ha trovato finalmente quel leader difensivo che l’è mancato. Il taciturno e timido Stekelenburg ha lasciato spazio ad un uomo di grande esperienza, che non ha acceso gli entusiasmi del pubblico per il suo arrivo, soprattutto per via dell’età, ma che sta dimostrando non solo di essere un portiere affidabile tra i pali – vedesi la parata istintiva e miracolosa sul colpo di testa ravvicinato di Terry – ma che soprattutto guida dal campo i compagni dal primo all’ultimo minuto, richiamando posizioni, marcature e pressing, sbracciandosi e inveendo contro qualsiasi componente dell’undici giallorosso. Un vero e proprio martello pneumatico, al secolo Morgan De Sanctis, il pirata motivatore che sta conquistando i galloni di comandante sul veliero giallorosso, di partita in partita.
C’è molto ancora da migliorare, diversi giorni per preparare l’inizio ufficiale della stagione, ma all’interno della Roma si respira un’aria diversa: giocatori, staff e società sono consapevoli che altri fallimenti sportivi non saranno digeriti da una tifoseria che ha atteso paziente per un biennio ed è stata “ripagata” solo con amare delusioni. Serve un salto di qualità immediato e tutti i tifosi si augurano che proprio Garcia possa essere quel valore aggiunto e quel motore propulsore del rilancio giallorosso.