Si ferma la marcia trionfale della Roma “invicta” di Rudi Garcia all’Olimpico di Torino contro i granata e mezza Italia esulta allo scadere dei 3 minuti di recupero accordati dall’arbitro Banti.
Ecco questa è la prima confortante notizia della gara di domenica sera: diverse milioni di persone, dopo essersi accorti che questo campionato rischiava di avere (a condizioni normali) un solo padrone, hanno brindato al primo pareggio stagionale della Roma, con in testa Juventus e Napoli che sono riuscite a rosicchiare ben 2 punti alla capolista.
“Mi piacerebbe vedere la classifica senza errori arbitrali, sarebbe molto divertente“. Si è sbottonato anche Rudi Garcia a fine gara, dopo aver subito uno degli arbitraggi più vergognosi degli ultimi cinque anni ad opera del Sig. Banti di Livorno, che incapace era prima di domenica e incapace resterà, nonostante i 128 gettoni di serie A.
Il mister francese per la prima volta in stagione, con la consuete eleganza, ha commentato negativamente l’operato della terna arbitrale riconoscendo comunque che tutto sommato dopo 11 partite, avere 31 punti non è poi così male.
Questa è la seconda buona notizia: dopo 10 vittorie consecutive, record italiano e miglior difesa d’Europa, i giallorossi forse si sono scrollati di dosso il peso di questa striscia di successi che da un punto di vista puramente aritmetico prima o poi si sarebbe dovuta interrompere e la terza buona notizia è che la Roma ha dimostrato ancora una volta che quando le cose vanno male, quando disputa una gara un pò sotto tono rispetto al recente passato, quando la serata per motivi diversi non gira per il verso giusto, al limite può pareggiare, ma non rischia mai di perdere.
Questi dati devono lasciare tranquilli i tifosi e i giocatori stessi, che al di là del nervosismo finale per la conduzione di gara irriverente di Banti e compagni (rigore solare non concesso su Pjanic, fallo di Meggiorini su Benatia in occasione del pareggio granata, distribuzione insensata di cartellini gialli) sicuramente riverseranno questa rabbia agonistica nel prossimo match di domenica all’Olimpico contro il Sassuolo.
La quarta vera, grande notizia è che la Roma è una squadra matura e autoritaria: in passato dopo certi palesi torti arbitrali molti protagonisti giallorossi avrebbero perso il lume della ragione in campo, scatenandosi in maniera isterica e rimediando magari qualche rosso che avrebbe ancor di più inciso sulle gare successive. Invece gli uomini di Garcia hanno mostrato ancora una volta di essere un gruppo straordinario, forgiato sull’umiltà e sulla voglia di non mollare neanche un centimetro agli avversari, sulla cattiveria agonistica e sullo spirito di sacrificio.
La Roma ha un cuore grosso così, come i tremila tifosi che hanno occupato ancora una volta il settore ospite in trasferta e hanno applaudito comunque la squadra che resta capolista e lo resterà quasi certamente anche per tutta la pausa delle Nazionali.
Si è tirato meno in porta, senza Totti e Gervinho si fa maggiore fatica a trovare la via della rete, Borriello è un calciatore “atipico” per caratteristiche rispetto al gioco che Garcia vorrebbe far esprimere ai suoi, Ljajic con il senno di poi avrebbe dovuto disputare la gara forse dall’inizio o comunque entrare con qualche minuto di anticipo: tutte annotazioni vere ma che denotano un semplice calo fisiologico, amplificato dal fatto che si è giocata la terza partita in 6 giorni, con soli due giorni veri per recuperare dal posticipo del turno infrasettimanale.
C’è qualcuno che parla di crisi, che sta lanciando allarmi in giro per l’etere e sui quotidiani, ma la realtà parla di una squadra Capolista, che in un campionato normale, raccolti 31 punti su 33, dovrebbe essere in fuga sulle seconde e invece per l’evidente volontà di tenere aperto questo torneo Juventus e Napoli, sono rimaste a ridosso dei giallorossi grazie ad una serie di favori arbitrali che in molti fanno fatica a riconoscere anche davanti alle immagini evidenti.
La quinta ed ultima grande notizia è che la Roma c’è e ci sarà fino alla fine e il segnale chiaro ed evidente arriva proprio dalla squadra: dopo Torino-Roma, i ragazzi e il mister ci credono ancor di più. Avanti Roma !
