Conferenza stampa, Gago: “Cercherò di guadagnare la fiducia di Luis Enrique. A...

Conferenza stampa, Gago: “Cercherò di guadagnare la fiducia di Luis Enrique. A centrocampo posso giocare ovunque. Totti è un esempio da seguire”

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In attesa del suo esordio con la maglia della Roma, questo pomeriggio a Trigoria il centrocampista Fernando Gago (che indosserà la maglia numero 19) si è presentato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Quando Baldini ti portò a Madrid c’erano tante aspettative su di te. Come mai non hai avuto tantissima fortuna a Madrid? A Roma ti senti di passaggio vista la formula del trasferimento o potrebbe essere una tappa definitiva?Quando sono arrivato a Madrid tutto è filato liscio, abbiamo vinto anche un campionato dopo tanto, poi tutto si è complicato con gli infortuni, ma tutto sommato ritengo positiva la mia parentesi al Madrid. Circa il mio arrivo a Roma sono qui per guadagnarmi un posto spero di giocare, il futuro è sempre un incognita.

Tu vieni da Mourinho, vedi qualche analogia o differenza con Luis Enrique?
Sono due allenatori diversi. Ognuno ha il suo modo di lavorare e plasmare la squadra. Mourinho ha grande esperienza. Luis Enrique è interessante per le sue idee calcistiche

Fisicamente sei pronto per giocare?
Si per fortuna sto bene, ho giocato la Coppa america, avevo un problemino ora superato. Sono a disposizione

Quanto ha influito che qui ritrovi Franco Baldini?
E’ stato un fattore importante ma non fondamentale. Importante è stato il progetto alla base di questa squadra.

Qual è il tuo pensiero di Mourinho? Dall’arrivo del portoghese la tua avventura a Madrid è andata in discesa. No, non devo mandare alcun messaggio. Lui è l’allenatore e decide lui. Ora si deve voltare pagina.

Come ti vedi in campo con De Rossi? Non ci saranno problemi con De Rossi possiamo coesistere. Sono in grado di ricoprire tutti i ruoli a centrocampo.

Il fatto che Mourinho non ti ha mai visto al 100% titolare può dipendere dal fatto di precedenti dichiarazioni che tu rilasciasti su Mourinho?
No, non penso. Su quelle parole si è speculato molto, ma non ho mai avuto alcun problema personale con Mourinho.

Che spogliatoio hai trovato nella Roma, com’è l’umore?
Sono stato solo un giorno nello spogliatoio, ma non ci saranno problemi. Quello che è importante è avere tutti lo stesso obiettivo, e fare quel che richiede il mister. Poi ci sono giocatori giovani e più esperti, come uno simbolo, come Francesco Totti. I giovani devono prenderlo ad esempio

Dove può arrivare la Roma?
Parlare di obiettivi oggi è prematuro. Ma  a livello di giocatori, progetto e club, la Roma deve puntare all’obiettivo massimo, ai traguardi più alti. Ma è bene procedere con tranquillità. Sono sicuro che tutti i giocatori e il club vogliono regalare successi alla Roma

Cosa significa avere Totti in campo?

“Credo che influisca molto sia dentro che fuori dal campo, è importante per quello che ha vinto e che rappresenta e per il suo carisma. E’ sempre averlo nella propria squadra che fuori, è Totti è un esempio”

Un tuo pregio e un tuo difetto? Ci descrivi Erik Lamela?

“E’ difficile indicare un mio pregio e difetto, in ogni caso cerco di lavorare e migliorare ogni giorno, l’impegno deve essere massimo. Credo che un pò tutti mi conoscono avendo giocato per cinque anni nel Real Madrid. Lamela ha le idee ben chiare ed è buono che abbia questa disponibilià per giocare in un club come la Roma”

Qual’è il motivo per il quale negli anni al Boca e al Real Madrid hai segnato pochissimo?

“Dipende dalla mia posizione in campo, nel Boca e nel Real Madrid giocavo molto indietro e comunque questo è un aspetto da migliorare”

Perchè hai deciso di venire alla Roma anche se è uscita dall’Europa League? Luis Enrique?

Non penso sia stato un errore o un rischio, questo è un progetto nuovo. Peccato che la Roma è stata eliminata dalla coppa ma ci sono altri obiettivi importanti. Per quanto riguarda Luis Enrique è un vantaggio che parli spagnolo come me,dal punto di vista personale è una persona molto saggia che sa quello che vuole

Sei giovane, classe ’86, ma anche uno dei più grandi dei nuovi acquisti.
E’ un progetto estremamente interessante, la squadra ha ambizioni importanti. Ho 25 anni, è insolito che un giocatore della mia età abbia già giocato tutte queste partite. Metto a disposizione la mia esperienza, ma qui sono uno come gli altri.

Hai esordito in Argentina a 17 anni e in Nazionale a neanche 21 anni. Cosa consigli ai giovani arrivati affinchè non si brucino troppo presto?
Si, in Argentina ho esordito a 17 anni, giocando 80 partite con il Boca Junior, vincendo molti titoli, poi mi ha voluto il Real Madrid, un club molto blasonato. A 20 anni la prima convocazione in Nazionale. Il segreto è che ho sempre mantenuto l’umiltà, la tranquillità, mi sono sempre fissato nuovi obiettivi. Bisogna procedere gradualmente, non andare su di giri per una partita.

Com’è avvenuto il tuo passaggio alla Roma?
Avevo dato la mia parola ad un dirigente della Roma. Per me la parola conta più del denaro, aspettavo solo l’ufficializzazione. Un interessamento del Palermo? Non ne sapevo niente a dire il vero

Che giudizio hai del campionato italiano? Che difficoltà prevedi? Con tanti attaccanti nella Roma che idea ti puoi essere fatto di come potrà giocare questa squadra? Il campionato italiano sarà sempre uno dei più importanti del mondo per il blasone dei club, per la passione dei tifosi. Sono venuto qui col Real Madrid e lo stadio Olimpico mi aveva molto colpito. Qui in Italia il calcio si vive come in Argentina. Circa l’assetto tattico dipenderà dall’allenatore, qui c’è molta concorrenza ma è sana e giocherà chi starà meglio. Bisognerà cercare un giusto equilibrio tra i reparti. Hai parlato di derby.

Sei abituato a Boca-River. Qui Roma-Lazio è importantissimo. Di derby tu ne hai più vinti o persi? Hai pianto per la retrocessione del River? Ho giocato tanti derby, ho un saldo estremamente positivo, ne ho perso solo uno nella massima divisione. Circa la retrocessione del River, non è una cosa positiva per il campionato argentino, ma spero possano subito risalire per poter rigodere di un derby Boca-River.

 

 

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