“Mi mancano gli spot che facevo ogni mese, e per anni, con Francesco e Ilary. Lì ho scoperto che uomo è il capitano. Lo pensano viziato e, invece, è umile e generoso. Istintivo. Credo che mi somigli”. Sono queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Gennaro Gattuso, ex centrocampista del Milan e della Nazionale e ora al Sion in Svizzera, nel corso di un’intervista al Messaggero.
“Quando la Roma ha preso Zeman ho pensato: Francesco migliorerà ancora. Noi giochiamo con due occhi, lui con sei. Due davanti, due dietro e due nei piedi. Unico”. A proposito del boemo Gattuso ha poi detto “Lo reputo un grande. Si può discutere tatticamente, ma è coerente nel lavoro. E non guarda in faccia nessuno”.
Parlando del codice etico introdotto da Prandelli in Nazionale, che è costato l’esclusione dalla lista dei convocati a Daniele De Rossi dopo l’espulsione nel derby, Gattuso ha aggiunto di averlo apprezzato affermando che “non è facile rinunciare a campioni come De Rossi”, ma al tempo stesso ha sottolineato che “escludendolo lo ha aiutato. In più ha tolto all’Italia quella fastidiosa etichetta. Nessuno adesso dice che facciamo catenaccio e contropiede. Ha costruito una squadra sempre propositiva”.