Nei giorni dell’addio di Massimo Moratti alla presidenza dell’Inter, parla Gigi Simoni, ex allenatore nerazzurro nel biennio 97-99′ e vincitore della Coppa Uefa, ai microfoni di Radio Manà Sport, all’interno del contenitore Buona Domenica : “L’inter senza Moratti mi fa molto tristezza. Non ho nulla contro Thoir, ma mi ha fatto uno strano effetto. Il presidente interpreta in genere il valore della squadra e Moratti è stato un uomo che ha dato un’immagine dell’Inter meravigliosa. Non ho mai avuto il minimo richiamo da parte del Presidente e ricordo la grande gioia della vittoria della Coppa Uefa.”
Simoni, prosegue raccontando la sua storia con la casacca nerazzurra, e ricordando i grandi protagonisti della sua Inter : “Secondo me nel ruolo dell’attaccante centrale il mio Ronaldo è stato il più grande della storia del calcio, il più grande che ho mai allenato, anche sul piano morale. Ma un altro fenomeno era ed è Javier Zanetti, gioca a 40 anni come se ne avesse 22, è una cosa miracolosa, è incredibile, frutto di anni di lavoro, di mantenersi al meglio della condizione, di fare sacrifici sempre.
Sugli allenatori attuali Simoni afferma : “Era prevedibilissimo che Simeone facesse questa grande carriera da allenatore, lo dicevo quando giocava perché in campo aveva una passione incredibile, che era il nostro allenatore in campo, prendeva nota di tutti i comportamenti dei suoi allenatori in un libro, ha delle qualità tecniche notevoli ma anche morali. In Italia il migliore al momento è Montella, grande personalità e grandi idee calcistiche.”
Sulla Roma e Balotelli, Simoni afferma : “Credo che la Roma possa lottare fino alla fine, ha una difesa molto forte, sul piano tecnico e fisico. Il fatto di vincere il campionato è nei piedi e nelle gambe di tre giocatori: Totti, Pjanic e Gervinho, i tre veri pilastri della squadra giallorossa. Totti merita di andare ai Mondiali per la condizione che ha e l’umiltà e il sacrificio spesi per mantenersi a questi livelli. Balotelli – conclude Simoni – E’ un grande calciatore, ha grandi qualità ma lo ritengo poco affidabile, e preferirei non averlo in squadra, preferisco avere calciatori più modesti che però dal punto di vista comportamentale ti danno maggiori garanzie. E’ sempre pronto a protestare, a reagire, a provocare,