I capocannonieri che non ti aspetti

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TEDESCHI
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Così diversi e così uguali. Il curioso destino di Alessandro Florenzi e Gervinho che dopo 6 giornate di campionato portano i gradi di goleador di questa Roma spietata sotto porta. In una squadra che vanta giocatori come Totti, Ljajic e Strootman difficilmente si raggiungono certe vette, ma c’è il rovescio della medaglia e cioè che proprio grazie alla classe di questi giocatori che trovarsi smarcati davanti al portiere diventa un gioco da ragazzi.

Florenzi e Gervinho non sono mai stati dei grandi goleador, soprattutto il romano votato più alla corsa, alla sostanza, alla quantità. Nato calcisticamente come centrocampista ha giocato anche da terzino fino all’evoluzione di quest’anno nel tridente offensivo. Florenzi è un giocatore intelligente e sa farsi trovare nel posto giusto al momento giusto come ieri quando ha raccolto la maldestra respinta di Curci. Chi, invece, gli spazi se li crea da solo è Gervinho che fa della velocità e della tecnica le sue armi migliori. Sia a Genova che ieri sera l’ivoriano ha realizzato due reti dopo aver corso 40 metri di campo, ieri per di più palla al piede liberandosi del malcapitato di turno con un dribbling secco a rientrare prima di esplodere un destro potente e preciso su cui Curci non ha potuto far nulla.

A Garcia va bene così, 17 reti messe a segno da 10 giocatori diversi. Eccezion fatta per Castan (e ovviamente De Santis) tutti gli altri componenti dell’undici iniziale hanno messo la loro firma su questo primato giallorosso ai quali si va ad aggiungere Adem Ljajic. Lui, però, il feeling con il gol lo ha sempre avuto.

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