La Roma conclude il suo ritiro sotto la pioggia, e dopo meno di due settimane di preparazione si congeda dalle montagne della Val Pusteria con un pareggio per 1-1 in amichevole contro il Bursaspor.
Dopo la larga vittoria ottenuta nel primo match con la rappresentativa locale per 9-1, la squadra di mister Rudi Garcia ha affrontato una compagine di ben altro spessore tecnico e fisico come quella turca, che a breve disputerà il preliminare di Europa League.
Gara equilibrata per tutti i 90 minuti, con gli uomini di Karaman più avanti di condizione rispetto alla Roma che ha iniziato da circa dodici giorni il ritiro.
Difficile poter dare un giudizio complessivo alla squadra soprattutto per via delle numerose assenze tra i titolari: mancavano infatti all’appello Strootman, Maicon e Florenzi, oltre a De Rossi e Destro non presenti a Riscone e il portiere titolare che a ore dovrebbe essere Morgan De Sanctis.
Prove di 4-3-3 per Rudi Garcia che ha schierato a sorpresa il giovanissimo Tin Jedvaj davanti alla difesa, con Pjanic e Bradley come intermedi. Il tecnico francese è apparso estremamente coinvolto nel corso della gara, richiamando a più riprese i suoi e protestando anche con l’arbitro per alcune segnalazioni, a suo parere errate.
E’ l’ex tecnico del Lille il vero protagonista di questo ritiro: si è sbracciato in panchina per tutta la gara, chiedendo ai suoi un continuo pressing sui portatori di palla avversari, gioco rasoterra e massimo due tocchi. Queste sembrano all’apparenza le prime caratteristiche che dovranno necessariamente accompagnare le gesta di Totti e compagni per tutta la stagione.
La scelta iniziale di schierare Osvaldo dal primo minuto, confermata anche dalle parole in conferenza stampa sul bomber ex viola, sembrano rappresentare un segnale chiaro lanciato alla dirigenza giallorossa: con Destro fuori per diverso tempo, Borriello che forse non è convinto di restare e Totti considerato più un trequartista, Osvaldo nella testa di Garcia rappresenta il calciatore ideale come riferimento offensivo per la Roma della prossima stagione.
“Osvaldo deve cambiare i suoi atteggiamenti, ha sbagliato a rispondere ai tifosi, ma è un grande attaccante, completo e la Roma con lui è più forte“. Evidente il pensiero dell’allenatore francese che punta forte sull’ex Espanyol.
Questo è il segnale evidente che qualcosa nel gruppo sta cambiando e il merito è del tecnico francese, che tra i primi obiettivi si è prefissato quello di ricreare quell’unione d’intenti mancata nell’ultimo biennio. Al posto dell’individualismo Garcia pretende un gruppo unito che rema dalla stessa parte, non solo nel corso del rafting, che assume però da questo punto di vista un significato metaforico importante.Ancora al centro di una vera e propria spaccatura della tifoseria, con una minoranza che continua a contestarlo e la maggioranza dei tifosi presenti che invece lo hanno sostenuto, è proprio Osvaldo a pareggiare dal dischetto il temporaneo 0-1 siglato dai turchi, con Totti che con un bel gesto gli ha concesso di battere il calcio di rigore contro Sebastian Frey, ex Genoa.
In serata i giallorossi ripartiranno alla volta della Capitale. In settimana si aggregherà al gruppo sicuramente De Rossi, che Garcia aspetta con ansia per provare a convincerlo a restare : “Daniele è un centrocampista completo e polivalente, può sicuramente giocare regista davanti alla difesa“. Da verificare attentamente la situazione di Destro che sta recuperando dall’infiammazione al menisco operato a febbraio in un centro fisioterapico, lontano dalla Capitale oltre all’atteso annuncio del portiere titolare che al 99% sarà Morgan De Sanctis.
(FOTO di Totti e Lamela a cura di Roberto Tedeschi)
Maicon in partenza da Brunico con il gruppo verso Roma.