Torosidis, terzino della Roma, ha rilasciato una intervista a RomaChannel:
E’ un momento d’oro, magico per la Roma con un record di 9 vittorie, come la vivete dentro lo spogliatoio?
“Viviamo in un momento abbastanza felice, ma non dobbiamo deconcentrarci. E’ un record abbastanza importante, ma oltre a quello niente di più”.
Sei arrivato a metà stagione l’anno scorso. E’ cambiato molto rispetto l’anno scorso…
“Sono arrivato in un momento difficile. Il valore della squadra non combaciava con i risultati e il posto in classifica e assolutamente non era quello che abbiamo avuto in finale di Coppa contro la Lazio. Stiamo cercando di ripagare i tifosi con qualcosa di più bello”.
Il primo segreto di Garcia è quello di aver creato un grande gruppo
“Come in tutte le squadre, la squadra rispecchia quello che è l’allenatore. Non posso dire oltre, ci aiuta anche psicologicamente con le sue parole, gli stimoli che ci da partita dopo partita. Cerco di fare quello che mi chiede, anche se non gioco, cercando di dare il meglio”.
Il tuo rapporto con lui?
“Buono, di massima stima. Il gruppo è importante come lo è il lavoro per la squadra”.
Quanto è difficile farsi trovare sempre pronti?
“Sono un professionista quindi anche se partirò dalla panchina non mi farò problemi. Mi farò trovare sempre pronto cercare di dare sempre il meglio e far arrivare in alto questa squadra”.
Mi parli di Maicon?
“Per lui parla l’esperienza e i titoli. Sono fortunato ad averlo in squadra nel mio ruolo. Con l’esperienza che ha avrò solo da impararare e guadagnare. E’ una persona fantastica e sono a mio agio con lui”.
Quest’anno ci sono tanti giocatori con esperienza internazionale, quello che ci voleva?
“Abbiamo dei campioni di valore assoluto che hanno vinto titoli mondiali. Non posso aggiungere nulla di più. Sicuramente sono loro che hanno fornito maggiore esperienza sull’andazzo di questo anno. Siamo primi senza aver subito gol, qualcosa conta l’esperienza, no?”.
Sei un simbolo del calcio greco. Quanto è un orgoglio rappresentare la tua nazionale?
“Non orgoglioso, fortunato. Tutta la nostra categoria parte da un hobby diventato professione. Il fatto che sia arrivato qua lo devo ai miei allenamenti, la mia carriera e il mio passato in grecia. Devo avere la mentalità importante per arrivare a traguardi per me e la mia famiglia”.
Per arrivare al mondiale affronterai la Romania di Lobont…
“Partiamo dal contesto che siamo un gruppo, quindi con Lobont il sorteggio ci ha messo contro ma non conta niente. Scherziamo e ci ridiamo ma ovviamente spero che sarò io che uscirò vincitore in questa partita. Ci sarà ancora da scherzarci”.
Preferisci giocare a destra o a sinistra?
“Dall’inizio ho detto che mi so adattare perfettamente. Ho fatto 6 ruoli in nazionale. Il mio ruolo è di adattarmi anche se partissi dalla panchina”.
La Grecia ha dei problemi, quanto può aiutare il calcio e lo sport?
“Il calcio è un gioco. Come gioco va preso per divertimento. Quello che può offrire è far divertire il popolo ellenico e me lo auguro con il cuore che questa nazionale possa dare delle soddisfazioni per divertimento. Senza guerriglie che purtroppo sono all’ordine del giorno”.
Come vivi a Roma con la tua famiglia?
“Vivo bene perchè ho la mia famiglia, mia moglia, la mia figlioletta. Roma è una delle città più belle del mondo. Mi auguro di rimanere più anni possibili”.
I tuoi hobby oltre al calcio?
“Faccio una vita abbastanza tranquilla, non ho molti hobby. Preferisco andare in giro per la città con i miei familiari e i miei stretti per godermi cose che ancora non ho visto, non mi sono goduto”.
Ci lasci un messaggio in italiano?
“Inizio a capire tanto, a chiacchierare solo in certe frasi che non hanno nessun valore. Quando sto a mio agio però. Quello che dico ai miei tifosi è di starci affianco e Forza Roma”.