Juventus-Roma, le interviste. Luis Enrique: “Nel primo tempo siamo stati timorosi, meglio...

Juventus-Roma, le interviste. Luis Enrique: “Nel primo tempo siamo stati timorosi, meglio nella ripresa. Non ci abbattiamo e andiamo avanti”

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Queste le interviste al termine dell’incontro tra Juventus e Roma di Coppa Italia, che ha visto i bianconeri vincere per tre a zero e passare il turno. Di Giaccherini, Del Piero e autorete di Kjear le reti.

LUIS ENRIQUE ALLA RAI

Problema psicologico?
“Ahahah. Come? Ho visto la mia squadra forse un pò timorosa nel primo tempo, ma molto bene nel secondo. Quello che ho visto è più o meno quello che voglio, ma il risultato è brutto per noi, ma continuiamo”.

Cosa non ha funzionato nel primo tempo?
“Oggi era una buona prova per vedere dove siamo. Non ho visto una squadra molto inferiore alla Juve. In partite come queste i dettagli sono fondamentali. Ma il secondo tempo la squadra ha fatto bene, complimenti ai ragazzi”.

Ora molti impegni in campionato?
“Pensiamo già alla prossima giornata. Dobbiamo ancora lavorare tanto ma siamo sulla strada giusta”.

 

LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL

Non le è piaciuta la squadra nel primo tempo, però la squadra ha giocato, si può ripartire da qui?
“Forse, non sono insoddisfatto del primo tempo, è mancata un pò di cattiveria e convinzione, ma la proposta c’era, non ho visto la Roma molto inferiore alla Juve, che è capolista non dimentichiamolo. Siamo lontani nella concentrazione, nella cattiveria, ma nel secondo tempo siamo andati meglio, siamo andati a fare la partita, poi avevamo un avversario forte di fronte. Mi dispiace per il risultato, forse un pò brutto, ma non sono dispiaciuto al 100%. Quando il risultato così il possesso palla sembra una merda, ma non dimentichiamo che i ragazzi soprattutto nel secondo tempo hanno fatto il loro lavoro. Continuiamo”.

La squadra in alcuni elementi non ha avuto convinzione e aggressività. Gago il migliore.
“Si, ma in una squadra quando vinciamo, vinciamo tutti, quando perdiamo perdiamo tutti. Se c’è qualcosa che viene male è l’allenatore il primo responsabile, così la vedo io. Ora rinforziamo il gruppo e siamo sulla strada giusta. Il primo gol è stato per un errore, il secondo è stato un bellissimo gol di Del Piero, ma la squadra ha continuato a giocare. Dobbiamo continuare e questo è un momento per rinforzare il gruppo”.

Ora il Bologna.
“Siamo caduti adesso, ci rialziamo e andiamo a giocare una bella partita all’Olimpico e vediamo se riusciamo a continuare ad un buon livello, a essere superiori all’avversario. Così si vincono le partite”.

Oggi troppi errori di decontrazione?
“Dipende da tanti fattori, oggi l’avversario ha fatto un pressing incredibile, nel secondo tempo non riuscivano loro ad uscire col pallone. L’avversario è forte, non sempre vinci se fai la tua proposta. Ma sono contento della personalità che abbiamo dimostrato, oggi la squadra continua a crescere, so che è difficile dirlo dopo la sconfitta di oggi ma è quel che penso”.

Lamela espulso.
“E’ un peccato, se non l’avete visto bene voi, non potevo vederlo io. Succede, ai giovani come agli anziani, è uno sport di contatto, il contatto è permesso, non ho visto cosa è successo. Se ha risposto non doveva farlo, ma sono persone che hanno le loro reazioni spontanee. Sono gli arbitri a decidere, niente da dire”.

 

LUIS ENRIQUE IN CONFERENZA

“Primo tempo di timore, il secondo tempo migliore, forse un pò tardi ma la mia squadra non mi è dispiaciuta. E’ difficile da capire dopo questa sconfitta ma questo penso”.

Lamela espulso.
“Io non ho visto niente, non so cosa è successo mi dispiace se ha reagito male ma non l’ho visto e non posso parlare. E’ uno sport di contatto e a volte ci sono queste giocate”.

L’espulsione ha inciso?
“Contro la Juve con 11 è difficile, con 10 è più difficile, ma abbiamo continuato a pressare alto e senza paura. Il terzo gol subito è proprio per essere andati a pressare alto e per aver rischiato troppo. Ma in questa competizione o sei avanti o sei fuori, quindi perdere 2-0 o 3-0 è lo stesso”.

Bojan sembra intimidito, Lamela ha più personalità.
“No, non voglio fare paragoni. Bojan ha una esperienza, ha giocato nel Barcellona con uno stadio da 100,000 spettatori. Tutti dobbiamo migliorare, io per primo, ma sono fiducioso di quel che vedo ogni giorno, credo sia la strada giusta, una sconfitta come questa ti fa pensare che ancora manca molto, ma è quello che ho già detto”.

Parere sullo stadio, anche la nuova società vuole costruirlo?
“Stadio bellissimo, molto vicino al campo, ti da piacere di giocare soprattutto per i calciatori della Juventus. Si vede che è bello”.

 

FRANCO BALDINI ALLA RAI

“Dal punto di vista delle occasioni la Juventus ha meritato. Ma ci lascia qualcosa di buono questa partita. Il contesto di questa sera era particolarmente difficile. Alla fine non c’è niente da dire se non riconoscere i meriti della Juventus e trarre le lezioni del caso”.

C’è stato un problema mentale?
“Il problema mentale se si esclude un approccio parso timoroso e colto al volo della Juventus che è andata subito in gol, per il resto no. La squadra ha ricominciato a giocare a calcio. Non ho visto problemi mentali”.

Come va con Sergio Berti?
“Come dice bene lei è un osso duro. E’ una partita da giocare: abbiamo parlato tanto e parleremo. Evidentemente le cose sono ormai delineate, non credo ci sarà da aspettare molto”.

DiBenedetto adesso dovrà prendere parte al cda?
“Il board non farà altro che prendere atto delle comunicazioni fatte dal mercato. Il cda è comunque un fatto ovviamente importante, non credo sorgeranno problematiche particolari. Ho rapporti buoni con Pallotta, DiBenedetto e gli altri che ho incontrato prima di prendere la responsabilità di intraprendere questo percorso”.

Non le sembra che in difesa si prendano troppi rischi?
“Non credo. Sono due facce della stessa medaglia: andrà aggiunta della qualità in qualche reparto. Dobbiamo andare sempre più a memoria, essere sempre più confortevoli in questo modo di giocare. Le occasioni, sono fisiologiche ci saranno sempre ma se sapremo giocare più a memoria saranno più le occasioni che creiamo che quelle che subiremo”.

Approccio timido alla partita?
“C’è stata questa impressione. Al di là di quello non vedo nessun tipo di sudditanza psicologica o problema mentale. Il gol ha stabilito un pò il corso della partita. Ma molto è dipeso da un movimento sbagliato di qualche giocatore. Il timore è durato poco, purtroppo in quel poco abbiamo preso il gol”.

Lamela: la società si farà sentire?
“Si anche se non ho visto ancora le immagini”.

 

BALDINI A ROMA CHANNEL

Un commento sulla partita, la personalità nel proporre il gioco c’è stata, poi alcuni errori di inesperienza.
“Sono età complicate, è un discorso che fisiologicamente prevede partite del genere che non ci lasciano col sorriso sulle labbra. Soffriamo comunque le sconfitte, ma c’è da sottolineare che la Roma ha una sua identità, la Roma ha incontrato una squadra veramente forte, fisicamente soprattutto. L’unica cosa che si può imputare ma questo è fisiologico per la giovane età è l’approccio un pò timido, ma per i primi minuti soltanto. Peccato che in quelli abbiamo subito il gol”.

La squadra in qualche elemento timorosa, ma grande Gago.
“E’ uno dei pochi abituati a giocare in certe partite e in certi stadi con un pubblico così presente, molto meno alcuni altri. Bisogna passare da queste partite, non si può pensare che il numero delle partite giocate da un giocatore non voglia dire niente. E’ un gioco ben definito comunque il nostro. Uscire dal campo e sentirsi fare i complimenti da un avversario che il risultato dice che ha dominato, qualcosa vuol dire”.

Un dirigente è sia tifoso che soffre sia dirigente che guarda oltre?
“Al di là del risultato vedo che un certo traguardo la Roma lo ha già raggiunto, su quello bisogna lavorare perchè questa partita dimostra che non è abbastanza per essere competitivi ancora”.

Uno stadio così quanti punti ti può dare in più?
“Si, mi sono sentito a casa, perchè era l’atmosfera dei campi inglesi. Un campo così e con una squadra come la Juve che gioca in modo aggressivo, può darti 6-7 punti alla fine del campionato”.

Dobbiamo aspettare anche noi?
“Si, ci vorrà un pò di pazienza e essere competitivi così, ma l’Olimpico non è uno stadio asettico, è uno dei pochi casi in cui pur avendo la pista d’atletica il tifoso si sente eccome”.

 

TADDEI ALLA RAI

“Abbiamo avuto difficoltà perchè abbiamo affrontato la Juve. Sul gol c’è stato l’errore di tutta la difesa”.

Vi siete arrabbiati molto sul secondo gol di Del Piero?
“Non l’ho notato. E’ stato un gran gol, stiamo parlando di uno dei più grandi calciatori della storia della Juve e del calcio italiano”.

Interpreti il ruolo di terzino nel miglior modo possibile.
“Sto lavorando per migliorare ed essere al più presto in forma per non sbagliare più e mettere in difficoltà i miei compagni. Sto cercando di fare quello che facevo quando giocavo esterno alto ma aiutando in difesa e quando c’è la possibilità in attacco”.

Cosa ti chiede il mister?
“Quando giochiamo con la palla il centrocampista deve rientrare e giochiamo a tre dietro. I terzini devono essere sulla linea dei centrocampisti. Senza palla dobbiamo prendere l’uomo più vicino per evitare i contropiedi”.

 

TADDEI A ROMA CHANNEL

Sullo stadio, che effetto fa giocare in uno stadio così e cosa significherebbe per la Roma?
“Alla Roma darebbe 15 punti in più uno stadio così. La nostra tifoseria anche se più lontana fa molto più rumore della loro, con tutto il rispetto per gli juventini, non c’è paragone. Poi la partita è andata per il verso sbagliato fin dall’inizio”.

Cosa è successo nel primo tempo, l’errore del primo gol?
“Una palla in verticale che ha preso tutti di sorpresa, il loro centrocampista si è inserito bene. La partita si è messa in discesa per loro, poi gioca bene e ha giocatori di livello, tutto è diventato più difficile”.

E’ mancata un pò di personalità?
“Non abbiamo fatto del nostro meglio su questo, cercheremo di migliorare e pensiamo al campionato, la gara di oggi ci servirà da lezione”.

Come ti sei trovato a giocare terzino destro e ti aspettavi che la Juve pressasse così alto?
“Lo aspettavamo perchè hanno fatto così anche a Roma. Sono stati bravi e noi abbiamo avuto poca personalità durante la gara. E’ andata in discesa per loro dopo 6 minuti contro una Juve che non perde da tempo. E’ difficile da riprendere ma non abbiamo giocato così male. Se trovavamo subito il gol si metteva diversamente, ma non è successo, loro sono stati bravi”.

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