Queste le interviste dei protagonisti al termine dell’incontro tra bianconeri e giallorossi.
Una delle serate peggiori della storia recente della Roma, di chi è la colpa?
“Di chi è la colpa… Abbiamo cercato di fare la partita e non ci siamo riusciti dall’inizio. La Juventus è stata nettamente superiore per tutta la partita. Sicuramente non abbiamo fatto bene: non abbiamo né difeso né attaccato e siamo rimasti sempre in balia dell’avversario”.
Questo gruppo è compatibile con le sue idee di calcio?
“Secondo me si, il problema è trovare il filo del gioco: se non difendiamo insieme, la difesa si stacca giù e gli attaccanti salgono su nel mezzo non prendiamo nessuno. In fase offensiva se non siamo aiutati, non giochiamo verticale e veloce non arriveremo mai. Lavoriamo, ma questa partita è stata molto brutta. A parte che prendere 3 gol in 7 minuti abbatte tutti”.
Le sue idee di calcio sono forse superate ad altissimi livelli?
“Quando vedo giocare con le mie idee allora posso dire se sono superate o no… Ma oggi ho visto pco di quello che proviamo… La Juventus forse crea tanto timore che non riusciamo a esprimerci in questo momento”.
I suoi attaccanti andavano sempre in profondità… Alla Roma forse non hanno queste caratteristiche e vogliono sempre la palla sui piedi.
“Penso che le caratteristiche le abbiano, il problema è che in fase offensiva devono fare gli attaccanti e Totti lo ha fatto con me per 14 anni, poi ha fatto il centravanti con tanti allenatori… E’ un attaccante ed è normale che si debba esprimere nei 16 metri anche se Totti ha una posizione un pò defilata per cui abbiamo preparato l’entrata del terzino o del centrocampista. Anche se oggi non l’abbiamo mai fatta”.
Serve più tempo per insegnare i suoi movimenti? Viste queste prestazioni forse rimpiange Pescara?
“No, sono contento di essere a Roma e sono convinto che la squadra riuscirà ad esprimersi. Queste partite così ci devono insegnare tanto e si impara. Spero che si rendono conto che hanno fatto male, hanno fatto poche cose anche nei contrasti, non ne abbiamo vinto uno e non siamo mai andati decisi a conquistare la palla. Se fai giocare la Juventus ti ammazza”.
I suoi difensori spesso scappavano via invece di accorcare sugli attaccanti avversari e si perdevano gli avversari sui recuperi a palla scoperta.
“In entrambe le occasioni i difensori per me devono salire. Prendere riferimento se sono in superiorità numerica, ma a palla persa devono salire”.
L’abbiamo vista parlottare con Totti a fine partita, ci racconta che vi siete detti?
“Ci avete visto insieme è vero, che abbiamo parlato insieme no. Non ci siamo detti niente: l’ho fatto uscire perché credevo la partita non fosse più recuperabile e l’ho risparmiato”.
Si dice sempre che la sua squadra corra più delle altre, ma la Juve ha corso molto più della Roma: problemi tattici o di preparazione?
“Sulla corsa sicuramente oggi eravamo bloccati: abbiamo corso poco ed è uno dei motivi per cui non prendevamo la palla. E’ un discorso più mentale che di preparazione: dobbiamo renderci conto di come dobbiamo giocare. La Juve è un anno avanti, si conoscono e giocano a memoria. Noi purtroppo no, ogni palla la giochiamo diversa ed è difficile poi capirsi con i compagni”.
Come è andata con i tifosi della Juve?
“Non ho sentito niente, può essere che ci fosse qualcosa dentro le mie orecchie”.
ZEMAN A MEDIASET
3 gol in 10 minuti. Una partita a senso unico.
“La Juve ha giocato molto bene e noi l’abbiamo aiutati. Loro giocano a memoria e noi non siamo riusciti ad esprimere quasi niente”.
Molti cori contro di lei.
“Non ho sentito niente”.
Cos’è che gli è piaciuta della Roma?
“Niente. Eravamo passivi non abbiamo nè difeso nè attaccato. La squadra oggi non si è espressa. E’ difficile commentare”.
Vedendo questa squadra facciamo fatica a dire che sei tu l’allenatore. Cosa manca a questa squadra?
“Spero che sia questione di tempo. Io penso che quasta squadra ha dei valori. Con il pallone non sappiamo cosa farci. Forse mi sto spiegando male”.
Oggi si deve fare un calcio totale.
“Io credo che i giocatori ce li ho. Non riusciamo ad esprimerci al nostro livello”.
Soffrite in difesa, è vero?
“Oggi la difesa era veramente passiva. Non riuscivamo a marcarli. Ma dipende da tutta la squadra. Abbiamo preso il 4° gol alla fine, ma potevamo prenderne molti altri”.
E’ una tensione la vostra? Troppa pressione?
“Non lo so. Pensavo che la squadra voleva lottare contro un avversario fortissimo. Ci siamo arresi troppo presto”.
Vuole rispondere a Cobolli Gigli?
“No. Anche il Presidente e il Papa sono anziani ma continuano bene le loro attività”.
Campionato già scritto?
“Il campionato è lungo. Vediamo”.
La Roma è nata come antagonista della Juventus. Come si assorbe una sconfitta del genere?
“Deve essere di insegnamento. La squdra ha delle qualità deve solo mostrarle”.
DE ROSSI A MEDIASET
Una serata storta o di più?
“Troppo breve. Una partita mai iniziata. Una brutta figura contro una squadra troppo forte. Si poteva affrontare diversamente”.
C’è il rischio che lasci qualcosa di pesante?
“Forse si. Sapevamo che era una squadra più forte di noi. Ci speravamo e volevamo fare un altro tipo di gara”.
Dove può arrivare la Roma?
“Non ci sono buoni messaggi dalla gara di stasera. Noi non facciamo la gara con la Juventus che lotta per il titolo, sbaglia chi dice che lottiamo per lo scudetto. Secondo me possiamo ancora sperare nei primi tre posti ma dobbiamo tornare in Europa non possiamo non arrivare almeno sesti”.
Come mai con l’Inter avete fatto un’altra gara?
“Li abbiamo presi in un momento difficile. Dobbiamo cominciare a fare punti altrimenti è difficile”.
Qual è la differenza tra la Juve e la Roma?
“Un organico più forte e una compattezza che noi non abbiamo. Loro adottano questa aggressività in tutte le partite”.
E’ così grande la differenza?
“Stasera si è visto qual è la differenza. I valori alla lunga escono fuori. La squadra più forte vince ed è anche giusto così”.
Perchè fate fatica ad essere collegati?
“Si è vero, ma facciamo fatica a fare tante cose. Lavoreremo, non siamo quelli di stasera. Con tanto lavoro possiamo fare un altro campionato”.
Per la zona europea ce la farete?
“Credo di si. Io penso che questa squadra possa lottare anche per terzo posto. Le altre non stanno messe tanto meglio”.
FLORENZI A SKY
Sei stato il migliore in campo, ma tra Roma e Juve c’è stato un abisso. Quanto siete ridimensionati?
“Il verdetto del campo è stato chiaro purtroppo. Siamo molto amareggiati: nel secondo tempo siamo entrati con buono spirito di rivalsa ed abbiamo messo in pratica il 10% di quello che vuole il mister credo. Purtroppo non abbiamo ripreso la partita”.
Perché è così difficile il gioco di Zeman?
“Era la partita un pò difficile magari, sapevamo che la Juve ha dimostrato sul campo di essere la squadra da battere e non siamo riusciti a fare quello che volevamo nel primo tempo, quando abbiamo preso tre gol in mezz’ora”.
Come si riparte ora?
“Si riparte lavorando, lo sai meglio di me come è Roma (a Panucci, ndr): si riparte sicuramente lavorando da martedì e cercando di mettere in pratica tutto quello che ci chiede il mister per i 3 punti. Visto che adesso anche l’Olimpico sembra un tabù da sfatare”.
Con Bonucci che è successo?
“Ci siamo spiegati a fine primo tempo, tutto a posto. Aveva sentito male alcune mie parole: ho detto “rigore” tra me e me e lui credeva lo reclamassi. Ci siamo spiegati a fine primo tempo ed è tutto passato”.
Come stavate a fine primo tempo e a fine partita?
“Siamo molto amareggiati, è una sconfitta che sicuramente non ci fa bene per quello che vogliamo e non fa bene ai tifosi che ci hanno visto e che sicuramente saranno più amareggiati di noi”.
Cosa non riuscite ancora a fare di quello che chiede Zeman? E’ difficile immaginare una squadra così come siete stati voi oggi.
“Se vedi le squadre che ha allenato il mister magari alcune cose oggi noi non le abbiamo fatte. Non abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto e la colpa è nostra, dobbiamo risollevarci subito da domenica e portare a casa i 3 punti”.
Per te comunque un grande avvio di stagione. Ferrara ha detto che a breve giocherai in Nazionale. Presto per pensarci?
“Adesso la mia prerogativa è fare bene con la maglia della Roma e con l’Under 21 di Mangia che mi ha dato fiducia come aveva fatto Ferrara quando giocavo in Primavera. Ringrazio il mister e so che farà un grande campionato, perché è molto preparato. Io devo cercare di migliorarmi partita dopo partita”.
SABATINI A SKY
Aggettivi per il primo tempo?
“Dovrei attingere a tutto il mio vocabolario.. Sciagurato, anche se è stato ampiamente definito e non serve che io aggiunga altro”.
Luis Enrique, Zeman… Non volete mai un allenatore normale?
“Sono allenatori forti, con le loro caratteristiche e una predisposizione al gioco offensivo. Abbiamo fatto scelte chiare e magari dobbiamo interrogarci su altre scelte magari non tute felici. Magari abbiamo sopravvalutato qualcuno”.
Chi?
“Alcuni calciatori, non tanto per il loro valore quanto per la capacità di interpretare queste partite. Gli abbiamo dato tempo e ce lo siamo dato, ma ora è il momento di scuoterci e di affrontare queste partite con altra mentalità e altro futore per renderci una squadra competitiva e dignitosa”.
Giudizio negativo del suo mercato?
“Di quello che vedo ed è inevitabile: ci serve onestà per migliorare. Questi ragazzi sono sulla carta e teoricamente molto forti, ma devono dimostrarlo tutti i giorni e soprattutto nelle partite importanti. Per la maniera di affrontare le partite intendo: con più veemenza e con più voglia di portare a casa qualcosa”.
Forse esagera con l’autocritica, a Milano abbiamo visto un’altra partita. La Juve non è l’Inter, certo, ma credo bisogna interrogarsi sulla maniera di giocare. Non si deve avere paura di correre indietro.
“Ma nemmeno a correre davanti. E’ evidente che la squadra è al di la del guado, ha metabolizzato alcune cose e altre no. In partita ci dobbiamo essere con altre qualità, quando questo non è un meccanismo ancora oliato si attinge ad altre risorse. Umiltà? Faccio riferimento anche a quella”.
Forse bisognava dire di iniziare un percorso, non di puntare a dar fastidio alle grandi.
“L’ha detto molta altra gente, non solo il nostro allenatore. Ma dobbiamo dimostrare ogni giorno chi siamo. Sto parlando di temperamento, una qualità acquisibile. Siccome sappiamo che il valore della rosa è di massimo livello, dobbiamo attingere ad altre qualità”.
Io vivo a Roma (PANUCCI, ndr) e Zeman dice di puntare alle grandi. Forse servivano altre dichiarazioni, ha dato alla piazza, che ha risposto alla grande, qualcosa di troppo.
“Non lo dice solo il nostro allenatore, lo dice molta altra gente. Fino a ieri poteva anche essere un assunto di chiunque, poi però dobbiamo dimostrare tutti i giorni chi siamo. L’allenatore pensa positivo della squadra e glielo trasmette, ma poi in campo la partita si interpreta in altra maniera. Parlo di temperamento: una qualità. E’ acquisibile e visto che sappiamo che il valore intrinseco della rosa è immediatamente sotto il massimo livello, dobbiamo sapere fare un altro tipo di partita. Anche se siamo ancora a metà del guado e alcune cose non sono state messe a fuoco. Serve tempo per creare una squadra vincente”.
Ha messo a disposizione di Zeman una rosa adatta al suo calcio?
“Mi ci sto interrogando e continuerò a farlo con Franco, la società e il mister. Dobbiamo isolare gli errori se ci sono stati con onestà. Tutte le scelte fatte, più o meno, sono state condivise col tecnico e eventualmente è un errore collettivo. Dal quale però ci si salva lavorando e correggendo la rotta”.
Ha visto Fiorentina-Juventus? Ha qualche rammarico su Montella?
“L’ho vista. No assolutamente: è un ottimo allenatore e sta facendo un lavoro straordinario con Pradè e tutti gli altri. Abbiamo scelto Zeman ed è il nostro allenatore, non lo difenderemo perché non serve ma lo stimoleremo a fare meglio. Alla fine vedremo dove sono i meriti e dove sono le responsabilità”.
FLORENZI A ROMA CHANNEL
Partita importante la tua, ma non basta. E’ stato un film già visto, approccio troppo morbido.
“Sicuramente ci aspettavamo una partita diversa, abbiamo fatto poco, sono amareggiato io come i tifosi che oggi ci hanno sostenuto e si sono fatti sentire”.
Cosa succede? Si conoscevano le qualità della Juve, Roma poco reattiva.
“Non so il perchè, ci sono partite in cui hai l’approccio sbagliato. Il secondo tempo non è stato da buttare, il primo è da rivedere, non abbiamo quello che proviamo in settimana”.
Cosa vi siete detti a fine partita?
“Non abbiamo parlato, martedì avremo un confronto e parleremo delle cose che non sono andate”.
Tu ti senti di dire che questa quadra ha grande qualità?
“Penso che un parco attaccanti così in pochi ce l’hanno in Serie A, oggi Destro era in panchina. Poi ci sono Nico Lopez e Tallo molto bravi. Non c’è poca qualità”.
Il problema sembra più di squadra, di collante. Quanto tempo serve ancora per trovarvi?
“In allenamento lavoriamo bene ma la partita la vivi in modo diverso e ci sono anche gli avversari. Dobbiamo ancora lavorare”.
Lavorare anche sul piano caratteriale?
“Caratteriale ma anche per imparare i meccanismi che ci chiede il mister. E’ un problema più tecnico che caratteriale, non riusciamo in alcune fasi ad esprimere il gioco che vogliamo noi”.
E’ peggio il modo o il luogo in cui è arrivata la sconfitta?
“Per me il modo, era la prima volta in questo stadio e ci tenevamo a dare spettacolo. Con la Juve si può perdere, ma si può perdere diversamente”.
C’è stata la stretta di mano con la Juventus?
“Si c’è stata nel sottopassaggio con Carrera, primo allenatore oggi, secondo sulla carta”.
DE ROSSI A SKY
Un grande passo indietro stasera.
“Abbiamo incontrato una squadra più forte e più esperta, che sembrava conoscerci alla perfezione. Noi e i nostri punti deboli. Sono entrati subito in partita meglio di noi, da vera squadra di campioni”.
Conoscete poco gli schemi di Zeman? Cosa manca?
“E’ mancato tanto, oggi non ci possiamo attaccare a niente, possiamo solo pensare a quello che sarà. E’ stata una partita negativa nella quale abbiamo subito nettamente il gioco della Juve, a parte una parte in cui credo avessero un pò mollato. L’unica cosa positiva è che sono passate 6 giornate e possiamo giocare il nostro campionato, sicuramente non contro la Juventus”.
Ti sta deludendo Zeman?
“Ci mancherebbe, sarebbe da presuntuosi dirlo. Mi sta deludendo la Roma, me compreso: siamo più di questo e possiamo fare molto di più. Col lavoro possiamo lottare addirittura per il terzo posto secondo me“.
Sempre secondi sul pallone… Correte male o correte poco?
“Evidentemente anche dal punto di vista fisico qualcosina andiamo: loro vanno a 2000 e sono molto organizzati nel correre: sembra quasi corrano meno ma meglio. Noi lavoriamo sodo ma c’è ancora tanto da lavorare, più che altro sul piano tattico e sul conoscerci meglio tra di noi. C’è ancora tantissimo da lavorare”.
Qual è l’obiettivo della Roma? Che dici ai tifosi?
“Secondo me si fa del male alla piazza se si pensa allo Scudetto. L’ho sempre detto, da inizio anno che non credevo potessimo giocare per il primo posto. Guardando le altre forze credo che facendo un grande campionato possiamo arrivare tra le prime tre e sarebbe un risultato incredibile allo stato attuale delle cose. Il progetto è pluriennale e dobbiamo tribolare nei primi anni per trovare un’identità e arrivare ad avere una squadra fatta che provi davvero a lottare per i primi posti”.
Credo tu possa fare meglio spostato a sinistra. Il mister cosa ti chiede di fare? Inserimenti, o stare accanto al regista?
“Devo inserirmi meno di Florenzi, che ha pià passo. Dovrei andare a chiudere sui cross che arrivano dalla sinistra, ma prima dovremmo prendere la palla e il problema è che oggi non l’abbiamo mai presa. Si fa fatica ad analizzare le posizioni tattiche se la palla si prende poco. La mia posizione non è tanto diversa da quella dell’Europeo, durante il quale ho fatto abbastanza bene. I singoli devono aiutare al squadra a migliorare e quando la squadra cresce anche i singoli hanno tutti i benefici del mondo”.
Il calcio di Zeman quindi non è utopia?
“A prescindere da Zeman il calcio è uno, nessuno se lo inventa o lo porta da un altro pianeta, è quello e bisogna cercare di fare punti. Le utopie, i sogni e le chimere non sono di questo mondo”.
Per giocare contro Marchisio, Pirlo e Vidal servono i grandi giocatori. La Roma è un grande progetto, ma con questi uomini non arriva al livello della Juve o delle altre big.
“Queste sono considerazioni che lascio fare a voi, sarebbe presuntuoso mettermi a sindacare o a vedere se abbiamo un campione in più o in meno. Io devo provare a giocare per il giocatore che sono e penso di essere forte, devo dimostrarlo in campo domenica dopo domenica. Non siamo sicuramente all’altezza della Juve e l’ho detto in tante circostanze e lo sanno tutti coloro con cui parlo quotidianamente. Non sminuisco né i compagni né me stesso e non dico che non ci potremo arrivare, anche noi cresceremo e qualcosa verrà modificata, ma allo stato attuale credo che dire che siamo costruiti per vincere lo Scudetto non è sano per noi. Ci facciamo male da soli. Poi certo non dobbiamo comunque prendere 3 gol in 20 minuti: ci fa arrabbiare tantissimo e speriamo di mettere questa rabbia dopo l’Atalanta”.
Non ti chiedi se hai fatto davvero bene a rimanere alla Roma dopo questo inizio di stagione?
“No, queste sono considerazioni che faccio quotidianamente tra me e me. Che faccio ogni anno quando si tratta di parlare di queste cose. Ragiono su tutto quanto come è normale e “chi me l’ha fatto fare” non lo dirò mai. Sto da Dio qui, anche se poi sto peggio degli altri quando si perde. Io ho specificato che non avevo mai chiesto di andare via. Il discorso “chi me l’ha fatto fare mai”, ma ogni volta che ho pensato “rimando o vado via” sono stato ben conscio di quello che andavo a giocarmi qui. Non ho mai creduto di rimanere e vincere il campionato con 5 giornate di anticipo”.
DE ROSSI A RAI SPORT
Poca Roma.
“Non posso pensare che siamo questi. Siamo poca cosa, non è la prima volta. Il campionato è lungo, dobbiamo continuare a lavorare. Io non sono rimasto qua per fare queste figuracce, dispiace a tutti e dobbiamo migliorare in ogni reparto non solo in difesa”.
Allergia a Zeman?
“Ci vuole tempo per assimilare un nuovo credo, opposto a quello dello scorso anno, col tempo si vedranno anche i risultati di questa mentalità”.
ZEMAN A ROMA CHANNEL
A che punto è la squadra come assimilazione dei suoi concetti? Oggi non si è visto niente.
“Sicuramente l’avversaria era importante, sa giocare e sa quello che fa. Noi oggi abbiamo sbagliato tutto in fase difensiva e offensiva. Non abbiamo fatto niente di quel che cerchiamo di fare. E’ la prima partita così, è preoccupante ma penso che la squadra reagirà”.
FLORENZI A MEDIASET
Avete preso tre ganci in pochi minuti.
“Si abbiamo commesso degli errori e siamo molto amareggiati”.
Il progetto va avanti?
“Va valutato alla fine, va bene anche quando i giocatori a fine anno hanno una migliore valutazione anche se non si è arrivati tra i primi”.
Fate lo scaricabarile?
“C’è stata poca connessione tra i reparti e dobbiamo migliorare in allenamento”.
Ti aspettavi di essere titolare?
“Nel calcio è possibile tutto. E’ stata una bellissima sorpresa. Per me questa maglia vale molto e spero di ripagare la fiducia di Zeman”.
Con te è come avere un assegno circolare in banca.
“Grazie per i complimenti”.
ZEMAN A RAI SPORT
Analisi severa, sotto di tre gol in pochi minuti, traverse e tanti ammoniti. Ridimensionamento?
“Sicuramente la partita è stata brutta, non abbiamo espresso niente. Come collettivo non c’eravamo, oggi saremmo stati in difficoltà con chiunque”.
Perchè questo calo?
“Non mi spiego perchè sia successo, i presupposti per lottare c’erano. Siamo stati passivi in tutte le fasi, mi aspettavo una reazione, anche a costo di sbagliare qualcosa”.
Pirlo, lei le ha lasciato spazio, perchè?
“Per scelta, a centrocampo dovevamo occuparci più di Marchisio e Vidal, che peraltro hanno deciso la partita”.
Centrocampo della Roma poco aggressivo e difesa che va sempre su con palla scoperta, facevano un fuorigioco impossibile.
“Per me è il contrario, dovevamo andare su in molte occasioni, lasciare che l’attaccante si infilasse, coprendo la palla”.
Come mai non riesce a trasmettere alla squadra la sua forza?
“Anche a me sarebbe piaciuto vedere una squadra all’arrembaggio, siamo stati passivi e essere passivi con la Juventus è dura”.
Ambiente allo Juventus Stadium?
“Sono arrivato allo stadio per la prima volta, non sentivo cosa dicessero i tifosi”.
La Roma c’è ancora per lo scudetto?
“Il campionato è lungo se non ripetiamo questa prestazione si può fare, ma serve un’altra mentalità rispetto a quella di oggi”.
Lei si sente superato, come dice Cobolli Gigli?
“Ma no, sono vecchi in tanti, anche il Papa e il Presidente”.
SABATINI A MEDIASET
Cosa commentiamo? Avete gli stessi punti di L.Enrique.
“Nessuna scelta è inadeguata. In molti non stanno meritando questa maglia. Bisogna cambiare immediatamente traiettoria. Immediatamente”.
Forse non si doveva sbagliare questa di partita.
“In pochi minuti abbiamo preso due ganci. Poi la squadra è sparita. Noi chiediamo ai nostri di reagire. Non ci scoraggiamo. Questa squadra è stata annunciata come competitiva e noi sappiamo che possiamo giocarcela con tutti. Prendiamo atto delle sconfitte ma dobbiamo correggere rotta”.
Non funziona il progetto?
“No. Io ho fatto riferimento ad una squadra che sta a metà del guado. Alcuni concetti non sono stati metabolizzati. Non siamo ancora rodati, ma dobbiamo affrontare le partite con altro spirito. Subito”.
Avete un grande progetto. Occorre del tempo ma oggi sembra ancora lontano il raggiungimento di questo. Alcuni giocatori non si trovano in questo progetto?
“E’ evidente che stiamo ancora indietro. La Roma ha bisogno di entrare in campo con le giuste motivazioni. Oggi abbiamo preso due ganci in pochi minuti e li siamo crollati. Dobbiamo rivedere ancora qualcosa. Si esce da stasera con grande sofferenza, ma dobbiamo trovare una soluzione”.
SABATINI A ROMA CHANNEL
Una partita sconcertante, verificherà alcuni giocatori presi?
“Si, è una responsabilità che ci dobbiamo assumere tutti. Non voglio mettere sul banco i giocatori, chiedo che non siano solo le qualità ad affrontare le partite ma anche il temperamento. Che dobbiamo mettere in campo tutte le domeniche”.
Zeman deluso, dice che così non si può giocare in serie A. Caratterialmente è cambiato poco nella Roma.
“La società e le persone preposte tra cui io Baldini e Fenucci, non è riuscita a far passare il messaggio che invece si sta rendendo necessario trasmettere ai giocatori. Potevamo perderla ma ci sono arrivati 3-4 ganci in 7 minuti. Non è questo che dobbiamo offrire alla nostra gente, dobbiamo saperlo e ripristinare almeno la normalità”.
SABATINI A RAI SPORT
Quanto ha sofferto in tribuna?
“Tanto quanto i tifosi, i ragazzi in campo e l’allenatore. E’ una sofferenza che condividiamo, correggeremo ciò che c’è da correggere”.
C’è il rischio di non credere in Zeman?
“Si parla di progetto a sproposito. Zeman vuole vincere, a loro compete il loro impegno personale e mettere in campo le qualità. Siamo stati colpiti anche nell’orgoglio, è una batosta insopportabile. Nella mia vita professionale ho visto di peggio, mi sono risollevato con onestà e confronto con le parti. Ci tireremo fuori, abbiamo le qualità per farlo”.
La fase difensiva è fatta male, ma ci sono due fasi. La Roma è sempre in difficoltà dietro.
“Abbiamo giocato brandelli di grande calcio, davanti e dietro. Siamo a metà strada nell’acquisizione delle contromisure tecnico tattiche, dobbiamo lavorare per migliorarci. La squadra non ha ancora memorizzato i movimenti giusti, non solo quelli difensivi. Oggi non abbiamo opposto una resistenza adeguata”.
La Roma ha perso prendendo 3 gol in pochi minuti come lo scorso anno. Sono i giocatori che non hanno capito come si gioca a Torino?
“Chiunque giocherà con la Juventus troverà difficoltà, hanno un disegno tattico che portano avanti con ferocia. Non mi interessa il passato, anche i calciatori devono dimostrare di meritarsi la Roma, come tutti noi. Alcuni calciatori avrebbero meritato qualcosa di più, altri hanno avuto un comportamento alternativo”.