STEKELENBURG 4: freddato ben due volte in quattro minuti, vive un deja-vu con Bergonzi e come nel derby regala un rigore e viene espulso per l’uscita su Marchisio.
ROSI 4: lascia troppo spazio a De Ceglie in occasione del primo gol, prova a mettersi in mostra con lunghe avanzate sulla fascia ma con ogni cross vanifica tutti i buoni propositi.
JOSÉ ÁNGEL 4: ha la colpa di lasciare troppo libero di colpire Vidal sul 2-0, è costretto a limitarsi in copertura dal grande pressing degli avversari e dalla spinta sulla destra di Rosi.
KJAER 4: sbaglia come tutto il reparto. Ha sempre paura di affrontare gli attaccanti avversari, figurarsi provare a cercare l’anticipo…
DE ROSSI 4: come Kjaer, è colpevole di una difesa troppo attendista. Resta la parziale giustificazione di essere fuori ruolo.
GAGO 4.5: forse leggermente meglio dei compagni, ma da lui ci sia aspetta un dinamismo maggiore. Prova a tamponare come può, ma viene surclassato dagli avversari come del resto tutta la squadra.
MARQUINHO 4: spaesato come i suoi compagni.
PERROTTA 4: viene schierato da Luis Enrique per contenere Pirlo in fase di non possesso, ma la condizione fisica di un giocatore di 34 anni che non giocava titolare da diversi mesi contro la squadra più in forma dall’inizio del campionato è controproducente.
PJANIC 4: gioca al posto di Totti e, dopo l’espulsione di Stekelenburg, nella consueta posizione di intermedio ma anche lui è del tutto impalpabile. (61′ LAMELA 3: entra e non solo si adatta subito all’inesistenza della squadra, ma cade ingenuamente nella provocazione di Lichtsteiner nel modo peggiore. Deve darsi una regolata, ha carattere ma deve essere in grado di canalizzarlo in maniera costruttiva altrimenti sprecherebbe tutto il suo talento).
BORINI sv: non pervenuto, come il resto della squadra, ma almeno lui ha l’alibi di essere uscito dopo neanche dieci minuti. (29’st CURCI 5.5: bravo ma sfortunato sul rigore a freddo contro Pirlo, poi ingaggia un duello con Marchisio. Sulla prima velleitaria conclusione rischia una figuraccia ma rimedia subito bene, poi viene battuto dai venti metri ma nega allo juventino la doppietta nel finale).
OSVALDO 5: che non avesse potuto avere vita facile probabilmente lo ha capito dopo pochi istanti con la gomitata d’avvertimento di Chiellini, prova a lottare da solo in mezzo alla difesa meno battuta del campionato ma non può nulla. (54′ BOJAN 4: entra per risparmiare Osvaldo in vista della gara di mercoledì con la Fiorentina, si fa notare solo per l’ammonizione che lo costringerà a saltare la sfida dell’Olimpico).
LUIS ENRIQUE 3: questa volta la responsabilità è tutta sua. La squadra è inesistente, ma lui ha fatto di tutto per schierare la formazione peggiore possibile. Inaccettabile rispolverare Perrotta dopo tanto tempo e in una gara così difficile e importante lasciando in panchina Totti e soprattutto schierando un Borini non al meglio. La fiducia della società non è eterna e il mister in questo modo rischia di giocarsi la permanenza nella prossima stagione.
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