Conferenza Stampa alla vigilia di Catania-Roma per Zdenek Zeman, che ha incontrato i giornalisti nella Sala Stampa di Trigoria alle 12:30 per la Conferenza, seguita LIVE da RomaGiallorossa.it.
Eccone il contenuto:
Si è appena messo alle spalle un girone di andata con molti alti e bassi. Che risposte cerca a partire da domani, visto che è mancata soprattutto la continuità?
“Non li cerco da domani, li cerco dalla prima giornata. il problema dei risultati è che non sempre hanno corrisposto alle nostre prestazione. spero troveremo la contintuià nei risultati perchè sul piano di gioco sonon stato spesso contento.”
Margini migliori di crescita dove vanno cercati?
“Nella continuità nei 90 minuti, non dobbiamo morire per 5 minuti, perché in quei 5 minuti perdiamo partite. Il problema è mentale.”
Non ci sarà Osvaldo infortunato, come a Napoli ci sarà Destro. Che giudizio ha di Destro?
“Per me ha grandi mezzi e qualità; quando si perde si dice è colpa di Destro. Per me è un giocatore importante che diventerà ancora più importante.”
La Roma può arrivare tra le prime tre?
“Ci dobbiamo provare, non dobbiamo fare gli errori che abbiamo fatto nel girone di andata.”
Quanto la Roma deve avvicinarsi alla squadra che sente sua?
“La squadra perfetta non esiste. Noi abbiamo sbagliato, abbiamo subito tanto in situazioni in cui non si doveva subire. Ci vuole concentrazione voglia di fare il risultato.”
La Roma è all’altezza delle grandi? Può competere con la Juve, lasciando da parte errori e risultati è una squadra da vertice?
“Penso che non siamo tanto lontani da loro a livello di potenziale: per recuperare dobbiamo fare meglio di loro: non sarà facile, ma lo possiamo fare.”
Destro quanto può crescere ancora?
“Le potenzialità ce l’ha, le hanno viste anche gli altri. Tutto sta nel trovare la convinzione dentro di sé, deve sapere che è in grado di fare grandi cose.”
Catania è un campo storicamente poco positivo: cosa fare?
“Non è un ambiente tranquillo, ma non bisogna pensare a quello che succede fuori, dobbiamo far vedere che siamo la Roma e che siamo capaci di giocare bene.”
C’è stata una crescita a livello mentale?
“C’è crescita, ma non è completa. Ci sono giocatori che vengono da campionati non italiani. Il campionato italiano è molto tattico, in altri paesi, come in brasile, si gioca molto più vivaci, molto più liberi: se è più facile per gli attaccanti ambientarsi, certamente non lo è per i difensori.”
Le ha dato fastidio l’incontro con Guardiola?
“A me non interessa, la società può incontrare chi vuole; io sapevo di questo incontro già da Ottobre. Io ho incontrato 100 giocatori, non vuol dire che arrivano 100 giocatori.”
Che idea si è fatto sulla candidatura di Moggi alla Camera?
“Corrisponde esattamente allo stato del calcio italiano attuale e della vostra politica attuale.”
Dodò ha giocato due partite consecutive con Udinese e Parma poi è scomparso. Perché?
“Aveva dei problemi e continua adesso ad averli. Il ragazzo purtroppo ha dei problemi di cui soffre, speriamo si riescano a risolvere. Questa settimana si è allenato anche bene, ma magari Martedì accuserà altri problemi.”
Ha cambiato idea riguardo al regista?
“Non è cambiato, considero Tachtsidis più regista di De Rossi. Daniele ha giocato bene, forse un po’ meno a Napoli, ma per me va bene così. Ho pochi titolari a disposizione a centrocampo e questo è un dato di fatto. Mi avrebbe fatto piacere avere a disposizione Osvaldo e Pjanic, ma non è stato possibile.”
Che tipo di gioco sarà quello del Catania?
“Gioco offensivo, Barrientos, Gomez, Bergessio. Dipende da quanto si allunga la squadra; non hanno mai dominato la partita sul possesso, ma su dribbling e ripartenze. Non è una squadra tipicamente italiana.”
Miglior attacco ma problemi in difesa. Pensa di dedicare abbastanza tempo alla fase difensiva in allenamento?
“Il gol c’è quando la palla finisce nella nostra rete. Sono soddisfatto per il rendimento, se uno vince 1-0 è bravo, se vince 3-2 la difesa non funziona. Per me non è così. L’inversione di campo? E’ una cosa illogica, dai criteri stabiliti: se una squadra si è classificata meglio deve giocare in casa, la contemporaneità non c’è, quindi non capisco.“