Di Benedetto avrebbe preferito un esordio diverso in un derby. Magari avrebbe optato anche solo per il pareggio. La stessa cosa forse l’avrebbe preferita anche Luis Enrique. Ma la storia non si fa con i se e oggi ci dice che il derby di Roma lo ha vinto la Lazio. Dopo 5 vittorie consecutive prima o poi doveva accadere. Ma non veniteci a dire, cari laziali, che avete strameritato di vincere. Possiamo essere d’accordo sulla buona partita giocata dai biancocelesti ma se riguardate la partita fino al 50′ la partita era molto ma molto equilibrata con la Roma che fino a quel momento era stata più volte vicina al raddoppio. La differenza non è stata fatta dagli uomini scesi in campo, ma come al solito, dall’arbitro. Quel famoso Tagliavento che molti laziali alla vigilia hanno criticato e che oggi è l’emblema della vittoria biancoceleste. I pianti della settimana hanno ripagato. Eccome se hanno ripagato: non è bastato un rigore e un espulsione inesistente.Tagliavento ha dovuto rincarare la dose per acquistare nuovamente rispettabilità tra i laziali: ammonizioni, falli laziali non fischiati e falli giallorossi non commessi evidenziati per un risultato finale che dimostra come alla Roma per mezz’ora sia stato impedito di giocare. E allora, cari laziali, godetevi questa vittoria, frutto non del vostro merito ma di chi vi ha concesso di giocare 12 contro 10. Noi, invece continuiamo ad essere orgogliosi del cuore che ci hanno messo i nostri giocatori pur essendo al debutto in una straccittadina e soprattutto della signorilità dimostrata da tutti: da Luis Enrique in primis fino all’ultimo dei magazzinieri. Perchè in altre circostanze, non so quanti avrebbero accettato il verdetto del campo senza alzare un filo di polemica. E allora avrete pur vinto un derby ma vi ricordiamo che la Roma vi ha stracciato per 5 derby consecutivi e soprattutto ha datto a tutti una grande lezione: quella della civiltà e del rispetto delle decisioni arbitrali. Anche quando sono sbagliate!
