La magia di DiBenedetto “Roma la principessa diventerà una regina”

La magia di DiBenedetto “Roma la principessa diventerà una regina”

SHARE

«Roma è una principessa e noi ne faremo una regina» . La frase è studiata bene. Ha la classe di un assist di Totti, quello che Thomas R. DiBenedetto chiama «il mago» . È un ottimo modo per presentarsi, dagli schermi del Tg1, ai tifosi giallorossi. Soprattutto quelli in ansia perché la trattativa tra la cordata bostoniana e Unicredit non è stata ancora chiusa e quelli che hanno già sentenziato: è tutto un bluff. Lui, faccia pubblica di un gruppo di investitori che ha il suo punto di forza in James Pallotta, il re degli hedge funds, è invece sicuro che i pezzi del puzzle si incastreranno e lo ripete ai microfoni di Mediaset nel suo giro dei media d’Italia: «La firma ci sarà in due settimane e tutto sarà a posto. Gli accordi economici sono stati raggiunti, ora lavorano gli avvocati» . È stata una giornata intensa per il businessman bostoniano, che ha raccontato di essersi innamorato di Roma 35 anni fa. In mattinata ha incontrato Gian Paolo Montali e l’ha confermato come direttore generale per i prossimi due anni. Montali è il punto di riferimento di Unicredit, ma il suo lavoro è stato apprezzato dagli americani, che pensano giustamente che la squadra invisibile, quella dei dirigenti, sia importante come quella che va in campo. Il team sarà composto da Montali (d. g.), da Walter Sabatini (d. s.) e da Franco Baldini (direttore tecnico). Il braccio destro di Fabio Capello potrebbe restare alla nazionale inglese fino all’Europeo, lavorando da «esterno» , ma DiBenedetto farà di tutto per averlo subito.

Vincenzo Montella si giocherà la conferma nelle 8 giornate che mancano. A DiBenedetto è piaciuto: «La situazione era molto difficile. È evidente che abbia un feeling straordinario con i giocatori. Ha rimosso quella nuvola nera che impediva di far bene» . Nel pomeriggio, DiBenedetto ha visitato il Roma Club Testaccio, covo del quartiere che da sempre simboleggia la fede romanista. E si è lasciato un po’ andare: «L’obiettivo è chiaro: vincere lo scudetto il prima possibile. In realtà speriamo di vincere già quest’anno, perché la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe una grande vittoria» . Ma c’è ancora un passo da fare: chiudere il deal. Le date giuste dovrebbero essere dal 12 al 15 aprile, a Boston, ma nessuno vuole dare una scadenza dopo tanti rinvii. Unicredit è convinta di avere fatto il massimo e la palla, ora, è nelle mani degli americani. Alla banca, quando l’affare andrà in porto, andrà il merito di avere aperto una nuova era nel calcio italiano. E, a partire dagli stadi, non sarà solo la Roma a fare un passo avanti.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.