THE GLOBE AND MAIL – Chi assisterà alla partita tra l’AS Roma e il Toronto Fc mercoledì sera penserà che il contesto dell’amichevole sia solo l’ultimo atto della preparazione a queste latitudini. Ma i tre volte campioni d’Italia, freschi di una netta affermazione per 3-1 contro le MLS All Star a Kansas City, hanno appena cominciato nel continente americano. Mentre il marketing e il merchandising sono incrementati da questi tour pre-campionato, lo sviluppo di giocatori di qualità è un progetto a lungo termine, ma che può dare notevoli frutti, considerando le somme circolate in Europa questa estate per giocatori del calibro di Radamel Falcao, Neymar e Mario Goetze. Con questo obiettivo, la Roma ha collaborato con una scuola dell’Ontario, Pro Calcio Canada FC, per contribuire a formare una nuova generazione di giocatori e potenzialmente portare alla luce qualche talento in una delle ‘periferie’ del calcio.
“Non ne ho ancora trovato uno”, ha detto l’ex romanista Marco Arcese: “ma c’è del potenziale per far uscire un campione in Canada. Ma riguardo al resto dei giocatori, non c’è molto che si possa fare. I giocatori si perdono e il livello di allenamento non è tale da farli migliorare”. Arcese, presidente della ASD Pro Calcio di Roma, lavora a stretto contatto con il suo vecchio club e con la scuola calcio canadese – uno dei quattro affiliati ufficiali al di fuori d’Italia – per elevare gli standard tecnici e per tenere campi estivi in tutta la regione. E li aiuta anche portando allenatori affermati, come l’ex ct della nazionale femminile canadese Carolina Morace e l’allenatore delle giovanili giallorosse Mirko Manfre, per applicare gli esigenti standard tecnici su cui si basa un club leggendario come Roma.
“Stiamo portando la nostra mentalità qui in Canada e andiamo avanti a piccoli passi, ma sono fiducioso sul fatto che possiamo dire la nostra”, continua Arcese.“L’idea è quella di cambiare la mentalità, formare gli allenatori e creare una generazione di tecnici che possano insegnare qualcosa alla prossima generazione di talenti”.
Due giocatori provenienti dal campo estivo dello scorso anno, l’attaccante Ovonte Mullings e il difensore Dumari Ewart, si sono messi in mostra al punto che Arcese e Michael Meleca, presidente del Pro Calcio Canada, li hanno portati in Italia per farli allenare con le giovanili della Roma. “Si sono presentati molto bene, Bruno Conti, ex campione del mondo e supervisore delle giovanili giallorosse, mi ha detto: “Vorrei far firmare questi giocatori subito'” ha detto Meleca.“Purtroppo non sono cittadini italiani e ci sono leggi in Italia sull’ingaggio dei giocatori, che devono avere una certa età. Ma in futuro, se dovessero mantenere questo livello e mostrano un miglioramento continuo, si potrebbe pensare di portarli di nuovo a Roma”.
Il progetto è stato avviato lo scorso anno da parte di un altro club affiliato alla Roma, l’ASR Pro Football Academy in Australia, che è riuscito a inserire un giocatore sedicenne nel settore giovanile del club italiano. “Il settore giovanile dell’AS Roma ha una lunga storia di successo nel formare giocatori di qualità come Francesco Totti e Daniele De Rossi”, le parole di Anthony Ucchino, allenatore dell’ASR Pro Football.