Nel prossimo turno di campionato la Roma scenderà in campo all’Olimpico contro il Pescara di Christian Bucchi, fanalino di coda e con un piede e mezzo in Serie B. Appena seconda partita casalinga in stagione, per la Roma, alle ore 15:00, ben 217 giorni dopo Roma-Bologna, terminata con la surreale rimonta bolognese per 2-3.
DELFINI QUASI SPACCIATI – Esordio da allenatore per Christian Bucchi nella sua Roma: l’ex centravanti, nato per l’appunto nella Capitale, è subentrato sulla panchina dei delfini al posto di Cristiano Bergodi, che a sua volta ha preso il posto di Giovanni Stroppa in Abruzzo. Situazione drammatica in casa Pescara, con un solo punto guadagnato in tutto il girone i ritorno, nonostante dopo la vittoria al Franchi contro la Fiorentina in tanti pensavano che questa squadra si sarebbe potuta salvare. A trattenere i biancazzurri in Serie A, al momento, è solo la matematica, che ancora non condanna la squadra alla retrocessione: occhio, però, perché anche il Palermo era nelle stesse condizioni qualche settimana fa, e sappiamo tutti com’è finita quella partita. Di contro, il Pescara non ha assolutamente voglia di scendere all’Olimpico e recitare il ruolo di comparsa: la squadra di Bucchi ha saputo restare in partita, non evitando la sconfitta, con il Siena, affondando peraltro per un gol che definire discutibile è limitativo, e persino con la Juve, grazie al gran gol di Emmanuel Cascione, tenendo i bianconeri fermi sul 2-1.
2 VITTORIE SU 5 INCONTRI – La squadra che la Roma si appresta ad affrontare detiene uno spiacevole primato statistico: sono solo 24 i gol realizzati dai pescaresi, una media che parla da sola di 0.75 reti a partita, mentre ben 66 quelli incassati in 32 giornate di campionato, ben 2.06 a partita, più di una sentenza, come confermano i 21 punti in classifica. La squadra allenata da Bucchi torna all’Olimpico dopo 20 anni esatti, quando nel ’93 vinsero per 0-1 con rete di Salvatore Antonio Nobile, complice Cervone; ultima vittoria romanista, invece, alla stagione ’87-’88: 5-1 con due reti di Agostini, un’autorete di Di Cara, un gol di Giannini, e di Policano, mentre per i pescaresi andò a segno Sliskovic. Calcolando i precedenti totali all’Olimpico tra le due squadre, sono 5 gli incontri, con 3 vittorie romaniste e 2 pescaresi, 10 le reti casalinghe e 5 ospiti, 12 totali nei secondi tempi.
RITORNO INFUOCATO – Il girone di ritorno è stato di fuoco per i biancazzurri: nei 13 incontri disputati sono arrivate 12 sconfitte e 1 pareggio, 8 su 8 le sconfitte nelle ultime gare disputate, dopo l’ultimo successo del 6 gennaio, ultima giornata del girone di andata, battendo la Fiorentina per 0-2. Dall’inizio del torneo, peraltro, sono già stati tre i tecnici cambiati dalla dirigenza. La stagione è iniziata con Stroppa, dalla quattordicesima è subentrato Bergodi, dalla ventottesima è in carica Bucchi.
EX ROMA – Sono due gli ex giallorossi a scendere in campo domani: Gianluca Caprari, che ha una gran voglia di tornare a Roma e dimostrare il suo talento, e Ivan Pelizzoli, vincitore di uno scudetto con la Roma e 44° portiere al mondo secondo l’IFFHS, terzo portiere italiano dopo Buffon e Toldo nella storia italiana dei numeri 1.
L’ADDIO A ZEMAN E LA RIVOLUZIONE – Roma-Pescara non può non rimandare il pensiero a Zdenek Zeman: proprio i giallorossi strapparono il boemo a Sebastiani, noto estimatore dell’allenatore ceco, e chissà, se fosse rimasto in Abruzzo il Pescara non verserebbe in queste condizioni. Con i se e con i ma, però, non si scrive la storia. Parliamo del presente. Con l’avvicendamento in panchina tra Bergodi e Bucchi, il Pescara ha visto un ritorno alle origini per quanto riguarda l’assetto tattico, con un 4-3-3 tornato prepotentemente in gioco: pochi gli attaccanti a disposizione, peraltro non dei bomber di razza, se consideriamo il fatto che Weiss e Celik hanno segnato entrambi 4 reti in questo campionato e sono i capocannonieri di squadra. Le note dolenti per i biancazzurri arrivano nella metà campo difensiva: i frequenti cambiamenti tattici, visto l’avvicendamento dei 3 tecnici da inizio campionato, non hanno certamente contribuito alla formazione di un’identità monolitica e coerente, a discapito dell’affidabilità. Forse anche l’assenza di un elemento di esperienza come Kroldrup da inizio campionato ha segnato il cammino del pacchetto arretrato, composto praticamente degli stessi elementi dello scorso anno.
PROBABILE FORMAZIONE – Christian Bucchi dispone il suo Pescara con il 4-2-3-1: tra i pali, come detto in precedenza, giocherà Ivan Pelizzoli, che ha scalzato Perin sfruttando il suo infortunio, un po’ come il giovane fece con lui ad inizio stagione. In difesa fascia destra affidata a Balzano, mentre quella mancina a Modesto, con coppia centrale formata da Capuano e Kosic. I due mediani saranno quasi sicuramente Rizzo e Togni, complice l’assenza di Quintero e D’Agostino, mentre Celik (in ballottaggio con Weiss) Cascione e Caprari dovrebbero posizionarsi dietro Ferdinando Sforzini, che sarà il centravanti di sfondamento.
Questa la formazione probabile che il Pescara schiererà domani pomeriggio contro la Roma:
PESCARA (4-2-3-1): Pelizzoli; Zanon, Cosic, Capuano, Modesto; Rizzo, Togni; Celik, Cascione, Caprari; Sforzini
A disp.: Perin, Balzano, Bianchi Arce, Bjarnason, Blasi, Di Francesco, Caraglio, Abbruscato, Weiss All.: Bucchi
Sql.: Sculli (1)
Ind.: D’Agostino, Zauri, Bocchetti, Quintero