Ecco i voti dei principali quotidiani sportivi italiani su Roma-Cagliari 1-2.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di M.CECCHINI
STEKELENBURG 6 Tre partite ufficiali, 4 gol al passivo. Parate quasi zero. Di sicuro poco fortunato.
ROSI 5,5 Caracolla sulla fascia con fortune alterne. Un paio di spunti ci sono, le amnesie anche.
GAGO 5 Entra per Rosi e appare fuori dagli schemi.
BURDISSO 5,5 Stavolta anche lui annaspa.
HEINZE 6 Temevano che fosse un grande ex venuto a svernare, invece ha grinta ed esperienza utili.
J. ANGEL 5 Da migliore a capro espiatorio in 2′. Lo spagnolo scorrazza, tira, crossa: poi però è goffo nel rinvio che serve Conti e si macchia di un «rosso» per un calcione a Biondini che chiude il match.
PERROTTA 5,5 Nainggolan è un osso duro: la grinta c’è tutta, ma la gamba deve ancora rodarsi.
DE ROSSI 6,5 Non pago di fare il regista e a volte il centrale difensivo, alla fine cerca e trova anche il gol. Unico.
PJANIC 6 I piedi sapienti compensano l’espressione da «che cosa ci faccio qui». Crescerà.
BOJAN 4 Non tira, non passa, non serve. Se continua così, il ritorno al Barcellona sarà un miraggio.
BORRIELLO 6 Pur giocando in posizione defilata scuote tutti dal torpore e sfiora il gol. Panchinaro lui?
TOTTI 5,5 Gioca così lontano dalla porta che tira bene solo i piazzati. Piedi saggi ma troppe pause.
OSVALDO 4,5 Sarà l’aria italiana a fargli male, ma è l’ombra dell’attaccante visto in Spagna. Gli orfani di Vucinic piangono già Borini s.v. Ma che impatto!
All. LUIS ENRIQUE 5 È una squadra in mezzo al guado: né bella né cinica. Urge studio di calcio italico.
IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI
Totti merita il voto più alto; De Rossi, al di là della rete (inutile, ai fini del risultato), dimostra di avere idee chiare e buone gambe. Malissimo Bojan, insufficiente anche Osvaldo. Josè Angel penalizzato da due errori clamorosi dopo una buonissima prova. Occhio a Borini. Non male l’esordio di Pjanic e Heinze.
STEKELENBURG 5,5
Para in maniera goffa ma efficace su Thiago Ribeiro in chiusura di primo tempo, nulla può sul tiro-gol di Conti, in ritardo sul destro-gol di El Kabir. Una cosa è certa: la fortuna non sta dalla sua parte.
ROSI 5,5
Giostra da esterno basso a destra: Primo tempo timidissimo, ripresa meno impacciata ma non arriva a meritare gli applausi dei tifosi.
BURDISSO 6
Rara sbavature, lì in mezzo all’area giallorossa.
HEINZE 6
Esordio positivo: nulla di trascendentale ma neppure grossi errori. Espulso Josè Angel va a fare l’esterno a sinistra. Svetta sui palloni alti anche in area sarda.
JOSE’ ANGEL 4
Sbaglia grossolanamente e regala l’assist-gol a Conti, poi subito dopo – nervoso – si fa espellere lasciando la Roma in dieci e sotto di una rete. Prima del doppio errore era stato il migliore.
PERROTTA 5,5
Corsette, tocchetti, aiutini al compagno ma complessivamente niente di che nel ruolo di intermedio alla destra di De Rossi. Con la Roma in dieci e Gago dentro fa il difensore.
DE ROSSI 6
Fatica a prendere in mano le redini del gioco, ma una volta trovata la chiave giusta dà ordine e geometrie alla squadra. Chiude (da intermedio) con un gol che, se non altro, è il segnale della voglia di non arrendersi fino all’ultimo secondo.
PJANIC 6
Parte con personalità, gioca la palla con precisione, impegna Agazzi con un destro in diagonale poi cala un po’ ma si riprende. Dimostra che la qualità non gli fa difetto. Deve provare a tirare di più, però.
BOJAN 4
Impresentabile. Leggerino, evanescente, tenero.
TOTTI 6,5
Gioca lontanissimo dalla porta avversaria, offre due assist d’oro, uno per tempo, prima a Osvaldo e poi a Borriello, propizia la rete di De Rossi e Agazzi gli fa una paratona su calcio di punizione.
OSVALDO 5
Parte male poi, nel primo tempo, tira due volte (una di testa) verso Agazzi ma nella ripresa sparisce di scena. La gente si aspettava (molto) di più dall’uomo più costoso del mercato romanista.
BORRIELLO 6
Agazzi con una prodezza gli nega il gol dopo una deviazione in acrobazia. Fa a sportellate con Astori, fa da sponda per i compagni.
GAGO 6
Entra in campo (da centrale) con buona personalità quando la partita è già compromessa.BORINI 6
Visto il suo quarto d’ora (recupero compreso), un errore preferirgli Bojan. Segna un gran gol che gli viene annullato per fuorigioco di Heinze.
IL CORRIERE DELLO SPORT a cura di L.FERRAJOLO
6.5 De Rossi
Il più lucido e laborioso in una squadra molto confusa e poco dinamica. Fa da schermo davanti all’area, a tratti è il vero centrale difensivo di Enrique, poi cresce, va in regia, cerca spesso i due esterni con lanci lunghi e precisi. Capisce che il gol non arriva e si spinge più avanti, ma purtroppo segna a partita finita, quando non serve più.
6 Totti
L’altro che resta lucido e ci mette un po’ del suo talento. Enrique gli chiede di tornare alle origini, quando incantava da trequartista. Che gli piaccia o no, Totti si adegua e le uniche verticalizzazioni sono le sue. Poi si sfoga con qualche bordata su punizione: Agazzi si salva sempre, sull’ultima devia appena e De Rossi fa gol. Pensare che in questa Roma Totti possa rimanere fuori, ci sembra pazzesco. Piuttosto Enrique rifletta: se Osvaldo e Bojan sono questi, è proprio giusto che Totti arretri e rinunci a fare la punta? Sicuro che non servano i suoi gol, visto che la squadra non segna?
6 Heinze
Alla fine tocca a lui fare coppia con Burdisso. Da vecchio e abile mestierante se la cava bene, senza entusiasmare.
5,5 Rosi
Molto male nei primi 45′, meglio nella ripresa. Il Cagliari gli lascia molta libertà sulla fascia, ma spesso ne fa un uso sbagliato o banale. Enrique lo preferisce a Cassetti e sinceramente la scelta sembra discutibile.
5,5 Burdisso
Nené non crea pericoli, il Cagliari segna su ‘assist’ di Angel e nel finale, quando la Roma è tutta in avanti e in inferiorità numerica. Burdisso non ha responsabilità particolari, fa la sua parte, ma senza brillare e senza quella grinta che è un po’ la sua dote migliore.
5,5 Perrotta
In una squadra frenata, che ha quasi paura di correre e giocare di istinto, persino uno come lui diventa più statico, meno dinamico, tanto da rinunciare a quegli inserimenti a sorpresa che sono la sua specialità.
5,5 Pjanic
Tocca la palla da gran signore, si vede che ha il calcio nel sangue, però non incide e sembra ancora fuori dal gioco. E poi, un po’ di cattiveria agonistica non guasterebbe.
5,5 Borriello
Entra a mezz’ora dalla fine, quando Enrique capisce che il gol non arriva. Borriello lo sfiora deviando sul secondo palo un cross di Totti. Solo che Agazzi è più bravo di lui.
5 Stekelenburg
Nel primo tempo battezza fuori un destro da lunga distanza di Biondini che si stampa sulla traversa. Nella ripresa parte in ritardo sul tiro non proprio irresistibile di El Kabir che regala al Cagliari il raddoppio.
5 Angel
Da sette sino al tragico errore del gol. Parte sull’out, ha piedi buoni, mette cross e cerca il gol. Poi invece lo regala a Conti e subito dopo si fa espellere per un fallo stupido. Bravo e giovane, forse ancora immaturo.
5 Osvaldo
Raccontano di un attaccante esploso nella vicina Spagna. Noi purtroppo rivediamo l’attaccante di Firenze e Bologna. Qual è quello vero?
5 Bojan
Gira a vuoto, qualche numero fine a se stesso, presenza impalpabile. Dov’è finito il talento della cantera?
5 Luis Enrique (allenatore)
Squadra lenta, confusa e poco incisiva. Va bene tenere palla, ma bisogna far gol. E a questo punto, vale la pena tenere Totti lontano dalla porta? D’accordo, squadra rifondata e Lucho non ha la bacchetta magica, però urge qualche intuizione miracolosa.
LEGGO a cura di F.BALZANI
STEKELENBURG 6 Incolpevole sui gol, per il resto fa da spettatore.
ROSI 5
Quando tocca palla, l’Olimpico fa gli scongiuri. Dieci minuti di furore all’inizio della ripresa, ma anche tanti errori. (30’ st Gago 6: sradica palloni come fossero margherite)
HEINZE 6,5
Gli basta uno sguardo per intimorire l’avversario. Temperamento argentino e senso dell’anticipo.
BURDISSO 6
Con un’anca in disordine tiene botta agli assalti di Cossu e compagni.
J.ANGEL 5,5
Fino al minuto 68 era stato il migliore, poi l’errore fatale e l’espulsione immeritata.
PERROTTA 5,5
Tanta corsa e volontà, ma l’apporto alla squadra è quasi nullo.
DE ROSSI 6
A tratti si rivede il centrocampista dei tempi migliori. Il gol nel finale è per gli almanacchi.
PJANIC 6
Il «pianista» alterna melodie audaci a pause comprensibili (è a Roma solo da 4 giorni).
OSVALDO 4,5
Si è rivisto l’Osvaldo “italiano”: sterile e macchinoso. Nel primo tempo gioca a nascondino sulla fascia, poi si accentra e crea qualche apprensione. (35’ st Borini 6: segna un gol in fuorigioco e mostra buoni spunti)
TOTTI 6
Da quella posizione gli serve il binocolo per vedere la porta. Non si scoraggia e quando la Roma finisce in 10 si carica la squadra sulle spalle.
BOJAN 4
Dei 7 nani sembra Pisolo: svogliato e senza nerbo. (13’ st Borriello 6,5: è più pericoloso lui in mezz’ora che l’intero attacco in 90’. Deve giocare).
LUIS ENRIQUE 5,5
Il possesso palla c’è così come la voglia di stupire, ora mancano i gol|. E senza quelli non si vince. (ass)
IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI
STEKELENBURG 6- Un solo intervento e due gol subiti. La giornata di Maarten Stekelenburg non è stata più felice di quella dei tifosi romanisti. Per vedere una sua parata si è dovuto attendere il minuto 43 del primo tempo su un tiro da fuori respinto di pugno. Poi niente fino al gol di Conti sul quale non ha alcuna colpa. Magari qualcosa in più sul raddoppio l’avrebbe potuta fare. Forse.
ROSI 6 I primi minuti per lui sono complicati, ma reagisce presto e tira fuori una prestazione tutto sommato positiva interpretando bene il ruolo di esterno nel gioco di Luis Enrique e dialogando con continuità col nuovo arrivato Pjanic. Esce tra qualche fischio, ma non li meritava.
BURDISSO 6 Non una partita da fenomeno, ma non serviva. Suo il primo intervento in angolo e poi una gara attenta nella quale in fin dei conti il Cagliari fino al gol non arriva quasi mai in porta.
HEINZE 6 Il titolare che non ti aspetti. Non perché non se lo meriti,ma solo perché finora Luis Enrique non lo aveva mai utilizzato. E lui se la cava più che dignitosamente facendo ricorso a esperienza e cattiveria con un paio di interventi tanto per ricordare che il “gringo” la gamba ce la mette sempre.
JOSE ANGEL 6.5 «Comincia tutto», aveva scritto sabato Cote su Twitter. E’ cominciato tutto e quel tutto lo ha fatto lui. Nel bene (soprattutto) e nel male. Il migliore della Roma per 65 minuti. Puntuale dietro, devastante davanti, sempre elegante. C’è già una paragone pronto ma è meglio aspettare giorni migliori. Poi quel rinvio di testa schiacciato sul braccio di Daniele Conti. La rabbia per il gol subìto la sfoga male, con un fallo su Biondini da giallo. Non di più. E invece Gava si inventa il rosso e a Milano la sua assenza si farà sentire.
PERROTTA 6- Finisce a fare il terzino destro. Segno che anche Luis Enrique ha capito l’importanza di Simone all’interno della squadra. Anche in un ruolo che non è il suo. Anche in una giornata in cui non si è visto tanto in mezzo al campo e in cui non ha mai trovato lo spazio e il tempo per l’incursione giusta.
DE ROSSI 6.5 Un passo verso il centrocampo per provare l’impossibile e il fischio finale di Gava a dargli un’altra amarezza. Quella di un gol assolutamente inutile. O forse no. Perché quella rete può essere il segno di un De Rossi tornato ai suoi livelli. Anche dopo una partita finita male ma giocata bene. Alla De Rossi, con un tackle su Biondini che per poco non manda in gol Osvaldo. Tra qualche giornata sapremo se davvero quel gol è stato inutile, oppure no.
PJANIC 6 Un rapido sguardo alla Sud mentre entra in campo e poi dritto verso la sua posizione con il volto serio che non gli daresti mai 21 anni. Gli bastano 3 palloni toccati per far capire all’Olimpico che questo è un giocatore vero. Un tempo alla grande, poi cala un po’. E’ arrivato da tre giorni, sarebbe stato strano il contrario.
BOJAN 5 Luis Enrique predica pazienza per la sua Roma. La stessa che serve per aspettare il piccolo grande Bojan. Che per ora è solo piccolo. Perché quello di Barcellona non lo abbiamo ancora visto.Ancora troppo timido lì davanti dove non riesce a saltare l’uomo. Esce e resta lì in panchina, pronto a consolare Cote dopo l’espulsione. Segno che con la testa è pienamente dentro questa Roma. E solo questione di aspettare l’esplosione del suo talento.
TOTTI 6.5 Stavolta la gioca tutta, con la voglia di sempre e i piedi che natura gli ha dato. Nel primo tempo mette una palla per Pjanic che si ferma perché non può credere che sia riuscito a farla passare in quello spazio minuscolo. Nel secondo tempo fa l’ala quando inventa la parabola perfetta per Borriello fermato solo da Agazzi. Che ferma anche Francesco su punizione e lo lascia a secco. Per stavolta.
OSVALDO 5+ La prima non è come ci si aspettava. Ancora poco reattivo, a volte macchinoso. Una sola vera conclusione nel primo tempo e una scivolatone nel secondo. Poco per promuoverlo.Ma è solo l’inizio.
L.ENRIQUE 6- La sua Roma finisce applaudita nonostante la sconfitta. E questo qualcosa significa. E’ il segno che la gente ha capito che un’idea di gioco l’ha già data e che bisogna avere pazienza. E stavolta non ha pure azzeccato i cambi. Resta il fatto che ha perso la sua prima in campionato e per giunta in casa. Una sconfitta figlia di una squadra che gioca, tiene palla, ma ancora non tira quasi mai.
BORRIELLO 6- Entra e va quasi in gol. Ingresso fulminante. Il resto della sua partita non è altrettanto devastante.
BORINI 6 Il suo sarebbe stato il gol più veloce di sempre. La prima palla toccata dopo l’ingresso. Peraltro un bel gol. Glielo hanno annullato ma la sostanza non cambia. Perché in pochi minuti ha fatto vedere che è una bella promessa.
GAGO SV Entra sotto di un gol e di un uomo. Condizioni pessime per esordire, eppure se la cava con ordine e personalità.