Prima conferenza stampa a Irdning per la Roma. Ai microfoni parleranno due dei nuovi acquisti, Leandro Castan e Panagiotis Tachtsidis, che verranno quindi presentati ufficialmente alla stampa.
Introduce la conferenza stampa Franco Baldini: “Leandro Castan ci ha convinto sempre più, laureandosi prima campione del Brasile e poi vincendo la Libertadores. Ci piaceva da tempo, e anche Aldair ne ha parlato molto bene. Tachtsidis ha fatto bene in B, stregando Zeman, ed è un giovane che può crescere molto”.
Leandro Castan, Cosa ti ha spinto ad accettare la Roma?
“Volevo giocare in Europa e la proposta della Roma mi è sembrata ottima sia per me che per la famiglia. Il progetto mi è piaciuto molto. E poi qui c’è una tradizione di grandi giocatori brasiliani e voglio la nazionale per andare ai Mondiali del 2014“.
Panagiotis Tachtsidis, sei stato scelto ed investito da Zeman. Ti senti già pronto per giocare con una grande in A?
“Non mi aspettavo una chiamata di un club così importante. Io sono pronto, non per giocare titolare, ma per lavorare e crescere. Zeman è un allenatore che fa migliorare molto i giovani e con un compagno come De Rossi posso solo fare bene“.
Baldini, quale giocatore le ricorda Tachtsidis?
“Non vorrei esagerare, ma mi ricorda Redondo. Forse il paragone è un po’ azzardato, Panagiotis deve ancora crescere ed il salto dalla B alla A non è semplice“.
Castan, giocare alto con Zeman può essere una difficoltà? Ti dispiace per la partenza del tuo connazionale Juan?
“Nel Corinthians giocavamo aspettando l’avversario e poi colpendo in contropiede, mentre qui saremo noi ad attaccare. Comunque sono pronto. Mi dispiace molto per Juan, uno dei miei modelli insieme a Lucio che ho osservato per anni in nazionale“.
Tachtsidis, non parti titolare. Ti aspetti di diventarlo già in questa stagione?
“Io devo farmi trovare pronto e sono sempre a disposizione del mister“.
Castan, molti giocatori tornano in Brasile anche parecchio prima della fine della carriera, perché i club sono più ricchi degli ultimi anni. Cosa ne pensi di Rhodolfo, che sembra essere un obiettivo della Roma?
“Sì, è vero, la situazione economica in Brasile è migliorata molto e i club possono permettersi di riportare presto tanti campioni. Io ho fatto il percorso inverso perché volevo provare l’esperienza in Europa ed il progetto tecnico della Roma mi ha conquistato. Rhodolfo è stato mio avversario più volte, è un buon giocatore“.
Tachtsidis, hai iniziato da trequartista ed ora giochi mediano. Dove preferisci giocare? Che sensazione si ha ad essere scelti da Zeman?
“In Grecia giocavo da trequartista ma in Italia c’è un altro calcio e mi sono adattato. Posso giocare ovunque. La stima di Zeman può fare solo piacere“.
Castan, non ti sei fermato mai. Sei passato dalla finale di Libertadores ai carichi di lavoro di Zeman. Come stai?
“Mi sono riposato dieci giorni dopo la vittoria in Libertadores. Sto bene, non ho mai avuto grossi problemi fisici e ci stiamo allenando duramente e bene per iniziare al meglio la stagione“.
Tachtsidis, sapevi già della stima di Zeman?
“No, non lo sapevo, è stata una grande sorpresa“.
Tachtsidis, cosa ti ha detto Zeman all’inizio?
“Mi ha chiesto come stavo, ho risposto che stavo bene. E lui allora ha detto: ‘Allora comincia a correre!‘”
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