Luis Enrique in conferenza stampa: “Sono ottimista e sento la fiducia della...

Luis Enrique in conferenza stampa: “Sono ottimista e sento la fiducia della società. Osvaldo? Era più facile limitarsi a una multa, ma ci sono regole da rispettare”

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Nella conferenza stampa precedente alla trasferta di Firenze di domani, Luis Enrique ha dovuto inevitabilmente affrontare, come prima domanda, la questione Osvaldo: “La cosa più facile sarebbe stata quella di fare una multa, prendere i soldi dei calciatori e dimenticare, ma non quando abbiamo un gruppo e facciamo una scelta di essere una squadra davvero, che soffre quando perde e si diverte quando vince, rispetta sempre quella che è la mia scelta. Io non voglio che si ripeta questo”. Il mister, poi, aggiunge: “Ci vuole rispetto per i propri compagni, anche se cose del genere possono accadere in determinate situazioni, ma non dovrebbero. Le regole sono uguali per tutti e vanno rispettate: non è che se lo fa Barusso va punito e lo mettiamo su un albero, e se lo fa Totti gli stendiamo un tappeto rosso. Sono calciatori bravissimi ma le regole valgono per tutti e prima di tutto per me. Rappresentiamo una società, un club, un tifo incredibile. È un peccato per Osvaldo, so che per lui a Firenze è una partita molto importante a livello sentimentale, mi dispiace per lui ma ci sono delle regole da rispettare”. Luis Enrique, poi, affronta il problema delle proprie responsabilità e dell’ambiente che inizia a considerarlo antipatico: “Non devo sentire nessunpeso, mi sento responsabile e sento la fiducia. Vedo la squadra lavorare, vedo dei miglioramenti e stiamo lavorando. Sovraccaricato di responsabilità? Come il primo giorno. Per vincere bisogna essere poco simpatici? Non ho mai ricevuto nessuna parola negativa da parte dei tifosi. Cerco di essere me stesso e fare il mio lavoro, di non essere nè simpatico nè antipatico. Ma i tifosi mi incoraggiano in continuazione”. L’asturiano, poi, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Mi reputo un buon allenatore, non un grande allenatore. Non so che risultati faremo ma farò tutto il possibile, mi considero un buon allenatore altrimenti non sarei qui. Sento la fiducia della società, vedo come lavora la squadra, vedo che sta migliorando, e il progetto della Roma è eccezionale. Io sono ottimista, la mia squadra deve sempre andare veloce e migliorare la sua classifica”. Si parla poi della formazione che scenderà in campo a Firenze: “Non c’è nessun problema con Borriello, ma non giocherà a Firenze perchè si è allenato con la squadra solo due giorni e non può essere a disposizione nella lista. Non c’è nessun problema tecnico con Borriello, ma giocano solo in 11 e io come sempre faccio le mie scelte. Non ho un problema con Borriello e con nessun altro giocatore. De Rossi centrale di difesa? Spero di no. Se continua questa serie di infortuni e di problemi non lo so, non siamo tanti in questo ruolo ma spero di no, vediamo. Ci sono Cassetti e altri che possono fare il difensore centrale, anche Rosi. Faremo qualcosa, è il mio lavoro decidere chi far giocare e dove. Cassetti si è allenato tutta la settimana, ha avuto un piccolo problema ieri ma spero non sia nulla di grave”. Si parla poi di Totti, che rientrerà domani: “Non ho nessun dubbio su cosa significhi per noi Totti, ma dobbiamo fare una squadra. Passeranno i giocatori, i presidenti, gli allenatori, ma la società e la squadra rimarranno. È un discorso stancante. Quando non si gioca, si deve fare solo una cosa: lavorare di più. Essere l’allenatore della Roma, di una squadra a questo livello, non è facile”. Sulla Fiorentina: “Il risultato è importante. Loro sono in una situazione più difficile della nostra, il loro obbiettivo è diverso dal nostro, ed è il secondo allenatore della stagione per loro. Ho visto la Fiorentina e mi piace, sarà una partita bella, hanno giocatori importanti e fanno il loro calcio, noi cercheremo di fare la nostra proposta, più competitiva e d’attacco, ma non so chi sarà punito dopo la partita, spero loro. Però vedo i giocatori a loro disposizione: Gilardino, Jovetic, Montolivo, Cerci…non so chi giocherà, ma hanno grandi potenzialità. Stanno vivendo un momento difficile, ma hanno anche un grande allenatore: sarà durissima”. Si parla, poi, anche del fatto che mai la Roma è scesa in campo con la stessa formazione per due partite diverse: “Fa parte del nostro lavoro, siamo professionisti. Ora si parla di questo, ma vorrei parlarne nella prossima conferenza stampa pre-gara e non dopo una sconfitta, perché se vinco sono bravissimo e se perdo sono una merda, ma è normale, non è un problema”.
Si parla poi della possibile sorpresa Cicinho e dei carichi di lavoro della squadra: “Cicinho si sta allenando ad un livello che gli può permettere di essere in lista. All’inizio della stagione pensavo potesse essere un giocatore interessante, ma si è infortunato due volte di seguito. Ha bisogno di un livello fisico buono, può essere una soluzione ma non saprei quando. I tanti infortuni dovuti ad un lavoro eccessivo? Non è vero, non lavoriamo più di altre squadre, anzi. Prendete la Juve: volano per 90 minuti. Non ho mai visto i loro allenamenti, ma devono lavorare duro sempre. Noi invece voliamo solo a tratti in partita, in futuro aumenteremo l’intensità dell’allenamento”.
Chiusura con un ritorno sulla vicenda Osvaldo: “I tifosi è giusto che sappiano perchè un giocatore non gioca o se c’è una misura disciplinare. Io però non ho mai parlato dello spogliatoio, ma non da 4 mesi, ma da 15 anni da quando ero giocatore. Quello che succede nello spogliatoio resta lì”.

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