Luis Enrique: “Non mi faccio condizionare dalle voci del momento. Formazione decisa...

Luis Enrique: “Non mi faccio condizionare dalle voci del momento. Formazione decisa al 90%”. Bojan: “Domani daremo il massimo”

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La conferenza stampa di Luis Enrique e Bojan Krkic

LE PAROLE DI LUIS ENRIQUE

Questi sei giorni di lavoro hanno cambiato qualche gerarchia rispetto alla partita d’andata?
“Buongiorno a tutti, questa settimana ma anche le prossime e così sempre sceglierò gli undici più preparati a giocare. E deciderò in base agli allenamenti. Questo è il mio stile di lavorare e certamente non lo cambierò qui. Non mi faccio condizionare dalle voci anche se capisco il vostro interesse per la formazione”

Che senso ha fare il ritiro precampionato se poi i giocatori se ne vanno?
Quando ho accettato di allenare la Roma sapevo che iniziava un nuovo progetto e che ci sarebbero state cose da cambiare, migliorare, perfezionare. Sapevo che al primo anno non avremmo avuto le migliori condizioni di lavoro, ma a pre preme principalmente come si allenano i giocatori, giorno per giorno. All’inizio i tifosi mi incitavano e mi chiedevano: ‘Falli correre!’. La cosa mi ha sorpreso, come se il calcio non fosse un gioco in cui si corre. Comunque possono stare tranquilli: non so se vinceremo, ma io sceglierò sempre gli 11 che arriveranno più preparati e che in campo avremo 11 giocatori uniti, che remeranno verso lo stesso obiettivo. Se perderemo sarò deluso, ma la mia idea è raggiungere i risultati attraverso un’idea di calcio in cui tutti si aiutano e partecipano con la stessa intensità. Non mi importa se davanti gioca una punta, un trequartista o un esterno, mi importa che tutti si aiutino. Non so se in Italia tante squadre giocano così, deve essere chiaro che il giocatore ha un solo obbligo: allenarsi e fare una vita da professionista. E’ chiaro che poi ci sono giocatori che si allenano bene e poi magari non giocano,m ma questa è l’unica squadra per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.

Oggi Borriello è sul mercato: scelta sua o della società?
Le mie idee su Borriello sono le stesse espresse nel ritiro. Per me non cambia niente, ribadisco le cose dette nel ritiro: è un giocatore interessante, da cui mi aspetto sempre il massimo.

Si aspettava tanto clamore per l’esclusione di Totti dopo la partita dell’andata?
Clamore? Sinceramente non lo so, non è mia abitudine seguire la stampa, lo faccio per non essere condizionato, anche se in ogni caso non lo sarei. Rispetto il vostro lavoro, ma dovete capire che voi non vivete come me la situazione giorno per giorno. Io e soltanto io conosco la mia relazione con i calciatori. Sinceramente non vedo differenze se sia un giocatore o un altro ad avere un problema del genere, per me è importante l’obiettivo da raggiungere. Se poi ho un problema con un giocatore o lui lo ha con me ci parliamo in faccia: per ora ho parlato con tutti, con chi più con chi meno, e nessuno ha avuto niente da ridire. Per me è importante trovare la soluzione migliore per la squadra, anche se è chiaro che per ora non abbiamo trovato la quadratura del cerchio. Capisco che chi non gioca possa risentirci, questa è una legge del calcio talmente vecchia, che non sarò io a cambiarla.

Vendere Borriello ora è più difficile. Sapeva della sua cessione quando ha deciso di schierarlo?
“Certo che lo sapevo, è il mio lavoro. Io devo utilizzare tutti i giocatori che ho a disposizione. E’ un giocatore a disposizione della Roma e allora ho deciso di utilizzarlo. Io faccio le mie scelte e utilizzo tutti i calciatori a disposizione. E’ come con Simplicio e Okaka. Quando arriva una partita io attingo dalla rosa al completo. In nessun modo mi condizione un’eventuale cessione di Borriello per fare la formazione”

Siamo al 24 di agosto. La preoccupa il fatto che ancora non sia arrivato un centrocampista?
“Sono talmente concentrato su questa partita che il resto non mi interessa, il 31 agosto vedremo i calciatori a disposizione e vedremo che tipo di squadra riusciremo a costruire. Non spetta a me decidere questo”

Nelle prime uscite la squadra fatica a segnare. La preoccupa il fatto che la Roma per passare deve segnare due gol?
“Effettivamente il problema del gol un po’ mi preoccupa ma questa settimana la squadra su questo si è allenata bene. E’ l’esordio della Roma e mio davanti al pubblico così speriamo di legare i tifosi a questa squadra affinchè ci sia un vero senso di comunione. Questo è un pubblico molto fedele e noi vogliamo ricambiare questo aspetto con l’impegno e speriamo i risultati. Lo Slovan si chiuderà molto, è una squadra pericolosa in contropiede e sui calci piazzati. Inoltre ha anche recuperato dei giocatori importanti rispetto alla partita dell’andata. ”

Che partita si aspetta?
“Spero di vedere la mia squadra all’attacco e che preda dei rischi. Vogliamo ribaltare subito questo risultato negativo, dobbiamo mantenere un ritmo alto”

Totti merita una gestione particolare?
“Fate sempre la stessa domanda e io vi darò sempre la stessa risposta. E’ naturale che tutti hanno una sensbilità diversa ma le norme di convivenza e comportamento devono essere uguali. Sceglierò sempre i giocatori che ritengo migliori e più preparati. E questo lo vedo e lo decido negli allenamenti. La forza di una squadra dipende dalla forza del gruppo, non dei singoli. Io sono qui per questo. Punto e basta”

Ad una settimana dalla fine del mercato la società lavora per rinforzare la squadra. In generale senti la vicinanza della società, al di là del comportamento sul mercato?
“Mi sento sostenuto dalla società, assolutamente. Hanno visto come lavoriamo e ci hanno trasmesso un messaggio di estrema motivazione. Se prima di arrivare ero motivato al 100% ora lo sono molto di più, nonostante le difficoltà. I miei obiettivi non sono cambiati e se non mi sentissi sostenuto dalla società non avrei motivo di essere qui. Capisco che il mercato sta volgendo al termine ed è difficile, ma sento che la società sta facendo il massimo e dall’insediamento del nuovo presidente questo sforzo e questo cambio di marcia si sono notati. La dimensione che la società ha imboccato è chiara”.

Si aspettava un inizio migliore? Come risponde alle critiche, ora che i risultati un po’ stentano?
“Chiaro che speravo di iniziare in modo perfetto. Abbiamo perso la prima partita, ma spero di partire bene in campionato. Tutti gli allenatori sperano di vincere, ma quelle del futuro sono situazioni incontrollabili. Io posso controllare le situazioni del prsente, come l’allenamento di oggi. Se fosse stato vero tutto quello che ho letto sul mio conto durante la mia carriera da professionista non avrei potuto andare avanti. Io rispetto tutti, a condizione che il rispetto sia reciproco e poi vale la solita regola: comandano i risultati, se vinco sarò un campione, se perdo sarò un bidone”.

Ha ancora dei dubbi sulla formazione di domani?
“All’80% è decisa. Anzi al 90%”.

L’attacco è deciso?
“Si”.

E’ disposto a rivelarci se gioca qualcuno? Di solito fa eccezioni di questo tipo?
“No in alcun modo, la formazione ve la rivelo sempre un’ora e un quarto prima dell’inizio della partita e non ci sono eccezioni. Lo faccio per una questione di rispetto verso i giocatori, devono essere loro i primi a sapere la formazione. Poi se un calciatore chiama un giornalista e gli dice quella che secondo lui sarà la formazione è un altro discorso. Io non ho mai telefonato a nessuno da calciatore, poi gli altri possono fare quel che vogliono. I miei calciatori conosceranno la mia formazione domani mattina”.

Mancini, allenatore del City, ha definito De Rossi uno dei calciatori più forti del mondo, aggiungendo che sospetta rimarrà a vita alla Roma, come Totti. Quanto è stato importante il suo ruolo nel rinnovo, ormai vicino, di De Rossi?
“Daniele ha un contratto in scadenza e sta discutendo il rinnovo. Ribadisco quanto avevo già detto in ritiro: lui vuole restare, la società vuole che resti e io non posso che parlarne bene. Sono le due parti che devono trovare un accordo, ma quel che conta è che, non appena Daniele sarà a disposizione, si metta a disposizione sul campo. Il lavoro in campo permette ad un giocatore di diventare grande, per De Rossi come per gli altri è importante allenarsi bene. Le altre questioni si risolveranno”.

Domani la sua prima partita ufficiale all’Olimpico. Che atmosfera si aspetta? E’ emozionato?
“Non so quanti tifosi verranno allo stadio, spero ovviamente tanti. Spero di sentire l’inno ‘Grazie Roma’, che si ascolta solo quando la Roma vince. Per il resto spero che la gente possa vedere con quale impegno stiamo lavorando per migliorare la nostra condizione attuale”.

La sua preoccupazione mi intimorisce. Nei primi giorni sembrava più sorridente… Si aspettava che il lavoro a questo punto fosse più avanti? Gli schemi stanno venendo digeriti? Quand’è che la Roma lascerà il ‘biberon’ di cui parlava a Riscone?
“Sono felice esattamente come lo ero il primo giorno. Nel calcio comandano i risultati e se sono negativi vanno ribaltati. Non sono un indovino e non posso sapere quale posizione occuperemo, ma per quanto riguarda la pianificazione del mio alvoro siamo perfettamente in linea con i tempi, né in ritardo né in anticipo rispetto al ruolino di marcia”.

Contro lo Slovan ha scelto Cassetti come centrale al posto di Heinze. Come mai questa scelta? E’ riproponibile?
“Heinze ha giocato moltissimo come laterale. Mi piacciono moltissimo i giocatori come lui e come Marco che possono giocare in diverse posizioni. Per il resto torniamo a quanto detto prima: è stata la mia scelta”.

LE PAROLE DI BOJAN KRKIC

Partita della vita per la Roma. Che gara prevedi?
“Buongiorno, considero questa partita come un’occasione per tutti. E’ l’esordio in casa e spero che la gente venga a vederci. Noi ci metteremo il massimo impegno”

Quanto manca alla Roma per arrivare a un buon livello?
“Non sono affatto preoccupato. Stiamo lavorando bene e domenica esordiremo anche in campionato. Questa settimana abbiamo lavorato bene e stiamo entrando in forma”

Mourinho e le polemiche con il Barcellona…
“Non voglio entrare nel merito. E’ stata una bella vittoria per il Barcellona”

Qual è la posizione in cui ti sei trovato meglio all’andata?
“Mi trovo bene in tutti i ruoli d’attacco, gioco dove vuole l’allenatore”

Josè Angel ha detto che presto giocherete come il Barcellona..
“No, la Roma non deve seguire modelli, deve giocare da Roma facendo un bel calcio”

Assenza di Totti all’andata… Ti ha stupito?
“Per questo c’è un allenatore che decide. Siamo tanti e l’allenatore sceglie l’undici migliore”

Giochi in maniera differente rispetto al Barcellona. Quanto tempo ci vorrà per vedere esprimerti al massimo?
“La posizione è molto simile. Sono soddisfatto del mio ambientamento, non ho ancora segnato ma lavorando potrò migliorare”

Un giocatore che considerate importante dello Slovan?
“Non un giocatore ma è una squadra che mi ha sorpreso a livello di collettivo con una buona circolazione di palla”

Hai trovato differenze tra Barcellona e Roma? Ci sono differenze nella mentalità?
“La Roma ha voglia di crescere e migliorare. Noi vogliamo divertirci e far divertire il nostro pubblico”

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