Corriere dello Sport- Nessun ripensamento, nessun accorgimento. Luis Enrique va avanti come un treno per la sua strada, sicuro che presto i risultati gli daranno ragione. «Questo è un momento poco positivo, lo so. Quando le vittorie tardano ad arrivare è tutto più difficile. Io però non cambio la mia idea di calcio, soprattutto a livello offensivo. I numeri sono negativi ma credo di poter ribaltare questo trend». E’ l’augurio che si fanno anche i tifosi giallorossi che finora hanno vissuto più delusioni che momenti di gioia.
«A PARMA VOGLIAMO VINCERE» – Luis Enrique non ha paura. A Parma la sua squadra scenderà in campo per vincere: «Studio i miei avversari come loro studiano me. So che al Tardini non sarà semplice anche perchè il Parma si difenderà in dieci dietro la linea del pallone per poi sfruttare il contropiede con i loro veloci attaccanti. Noi dovremo essere bravi ad impedirglielo». La speranza del tecnico giallorosso è quella di vedere una Roma diversa da quella vista contro il Siena: «Una gara orribile, la più brutta di sicuro. Siamo stati lenti e troppo poco incisivi. Però dopo Milano avevate detto che era una Roma in evidente crescita, quindi vi chiedo equilibrio. Io non vedo il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, io vedo il bicchiere riempito a metà e basta. Il futuro mi dirà se ho ragione o no. Uno si aspetta sempre un inizio perfetto e che tutto sia facile, però non è stato così e questo l’avevo messo in preventivo».
«LAVORO PER LA ROMA, NON CONTRO» – La posizione in campo dei giocatori non è un problema, secondo ‘Lucho’: «De Rossi e Totti stanno rendendo benissimo. Francesco, poi, ha una libertà totale in campo perchè ha una fantasia calcistica incredibile. Io non farò mai nulla che possa andare contro la squadra».
«IO SONO UN BUON ALLENATORE» – Il tecnico spagnolo ribadisce che se i risultati non arrivano «la colpa è solo ed esclusivamente mia. Io sono un buon allenatore. E dico così perchè sono modesto». Il suo nervosismo viene fuori solo quando qualcuno gli chiede se concorda sulle voci che arrivano dalla Spagna secondo cui ‘diventerà un grande allenatore’: «Chi lo ha detto? Le voci girano ma se fate una domanda così dovete essere precisi perchè sennò è solo demagogia che in questo momento mi penalizza. Io non sono qui per vendere fumo e non mi va di passare per tale. Io sono orgoglioso della squadra, della società e del mio staff ma quando mi fate domande dovete essere precisi».
«IL MIO CALCIO E’ SEMPLICE» – «Semplificare il mio modello di calcio? E perchè dovrei farlo? In realtà è facilissimo: tieni palla, arrivi nell’area avversaria con più guiocatori possibili e fai gol», scherza – neanche troppo – il tecnico asturiano. «I miei giocatori lo stanno apprendendo molto velocemente. Se vedi i risultati è ovvio che ancora non siamo al 100% ma il mio obiettivo è arrivare al top nel minor tempo possibile. La rosa che ho a disposizione è la migliore possibile e sono felice così».
«DIMISSIONI? NON CI PENSO PROPRIO» – In caso di ko con il Parma Luis Enrique esclude l’ipotesi dimissioni: «Non ci penso proprio. Ovviamente non chiedo fiducia a tempo illimitato ma non penso alle dimissioni anche se so che i risultati sono fondamentali».
«GAGO INFORTUNATO» – A Parma non ci saranno Gago, Juan e Cicinho. «Il primo ha avuto un problema al polpaccio, il secondo non è ancora al top. Per Cicinho invece è una scelta tecnica. Bojan? Lo vedo bene come tutti i nostri attaccanti».
«INGIUSTO PARLARE DEL MIO STIPENDIO» – Con un ingaggio di circa 1,5 milioni, Luis Enrique è tra i tecnici più pagati di A. E agli allenatori che guadagnano di più si chiedono subito risultati. «Parlare in un momento di crisi di stipendio non è il massimo», risponde il tecnico. «Se avessimo vinto cinque partite di fila nessuno avrebbe tirato fuori la questione sul mio stipendio. Però sono contento perchè pensavo di essere tra i meno pagati anche se non mi sono mai preoccupato di quanto guadagnano gli altri».
«OBIETTIVI? VINCERE A PARMA» – Luis Enrique continua a non voler parlare di obiettivi: «Io ne ho solo uno: vincere a Parma. Io guardo sempre al presente, massimo a domani. Un passo alla volta, comunque». Eppure all’Olimpico calano le presenze… «Non ho alcun dubbio che la gente sia delusa e mi dispiace tantissimo per questo. Ringrazio i tifosi che mi chiedono di non mollare dimostrandomi ottimismo. C’è grande entusiasmo e c’è un atteggiamento e un comprotamento pressochè perfetto. I tifosi non ci fischiano perchè sanno che abbiamo bisogno di fiducia ma poi è normale che esprimano malumore una volta finito il match. Perchè Cassetti è sparito? Lui è un professionista incredibile e un giocatore polivalente, in grado di giocare terzino come centrale di difesa. E’ un ragazzo serio perchè si sta impegnando tantissimo anche ora che non gioca».