È un Marquinho a 360 gradi quello che parla ai microfoni di Roma Channel. Il centrocampista brasiliano parla di passato, presente e futuro nella Roma e dei giocatori brasiliani. Non prima, però, di una domanda ‘di colore’: “Se so giocare a golf? No, è molto difficile, mi riesce sicuramente meglio giocare a calcio”.
Sulla preparazione di Zeman: “Non ho mai fatto allenamenti così duri, all’inizio è stato difficile ma stiamo migliorando sia sul piano fisico che su quello tattico e i risultati iniziano a vedersi. I meccanismi di gioco dell’allenatore funzionano sempre meglio, tra dieci giorni saremo al top e ci saranno tutti i presupposti per fare una grande stagione”.
Sulla propria posizione in campo: “Posso giocare anche a destra nel tridente, se il mister me lo dovesse chiedere, ma preferisco giocare a centrocampo dove posso partire in corsa e progressione”.
Sul Brasile: “Il calcio non è cambiato: ci sono sempre ottimi giocatori e tante squadre pronte a giocarsi il titolo. Ogni stagione inizia con 8-10 squadre che lottano per vincere il campionato, l’unica cosa che è cambiata è il potere economico dei club, che riescono a riportare in patria tanti campioni anche prima degli ultimissimi anni di carriera”.
Marquinho parla poi dei suoi connazionali Dodò e Castan (“Il primo è un giovane dalle grandi potenzialità, in una partita giocammo contro e fece giocate delicate ed importanti, mentre Castan ha sicuramente più esperienza e può fare un ottimo campionato”) e della sua vita: “Anch’io, come tanti in Brasile, non ho avuto un’infanzia facile. L’importante è restare sempre sé stessi e cercare di essere felici, senza cambiare mai. Non cambierò mai per i soldi”.
Su Roma: “Questo è l’argomento più facile, mi trovo benissimo. La città è bellissima anche se non l’ho ancora visitata tutta perché non ne ho avuto proprio il tempo”.
Sugli obiettivi personali e del collettivo: “Personalmente posso fare meglio dell’anno scorso. Non sono andato male, ma ho sofferto la pressione di dover conquistare la fiducia dei compagni, dei tifosi, del mister e della dirigenza per farmi riscattare. Ora posso giocare con più tranquillità. Questa squadra può fare grandi cose e sono d’accordo con Pjanic: lotteremo per posizioni di vertice”.
Comments are closed.