Massimo D’Alema: “Chiedo scusa a Sabatini, quando comprò Gervinho feci pensieri funesti”.

Massimo D’Alema: “Chiedo scusa a Sabatini, quando comprò Gervinho feci pensieri funesti”.

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Massimo D'AlemaMassimo D’Alema, questa volta nei panni di Presidente del Roma Club Montecitorio ha detto: “Dovessimo vincere lo scudetto, scenderei in piazza: festeggiare è obbligatorio, guardare le mutande del sindaco facoltativo. Io, che non sono masochista, girerei la testa da un’altra parte”. Comicia così la sua dichiarazione al settimanale Oggi, bizzarra e un ironica per poi passare a toni più seri:”Stiamo andando al di là di ogni più rosea aspettativa e buona parte del merito è di Rudi Garcia. L’ho conosciuto quest’estate, gli avevo chiesto di usare il pugno di ferro coi giocatori e lui rispose: ‘Il pugno di ferro funziona solo se avvolto in un guanto di velluto’. Garcia alla guida del Pd? Eh, magari, ma è una carica meritocratica, quella? Sabatini? Gli devo fare i complimenti e le scuse. Quando comprò Gervinho, feci pensieri funesti. Invece è fortissimo”.

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