Mazzarri molto abbottonato, il suo futuro a fine campionato. Già domani?

Mazzarri molto abbottonato, il suo futuro a fine campionato. Già domani?

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mazzarriCome volevasi dimostrare, un Mazzarri modello cerniera chiusa quello presentatosi in conferenza stampa. Nessuna indicazione, nessuna dritta di mercato, ma solo un rimandare a domani al massimo ai primi giorni della prossima settimana.

Ecco alcuni punti cardine della conferenza di Mazzarri, evidenziata da RomaGiallorossa.it:

Il mio futuro? A fine campionato. Mancano 3 punti per fare la storia del Napoli, per far si che quest’annata rimanga nella storia. Se dovessimo vincere, si batterebbe il record di tutti i tempi in quanto a media punti, anche quella del Napoli di Maradona, che sarebbe un gran risultato per me e la squadra. I nostri tifosi sono la parte più importante dell’ambiente. Chiedo di essere rispettato anche perché un allenatore quando decide di restare a scadenza quando può firmare un triennale dovrebbe essere apprezzato. Negli altri stati un allenatore a scadenza è normale, qui no. In Italia c’è un fermento di panchine, ma finora sono io solo in scadenza rispetto agli altri, e ho il diritto di fare le mie scelte. Se coincidono le scelte, continuerà il matrimonio con la Società, altrimenti ci sarà una “separazione”.”

I tifosi vogliono vincere. La vittoria va rapportata a certi parametri: se dovessimo chiudere con la sconfitta, abbiamo fatto 28 punti in più di 5 anni fa. Perché nella storia della Reggina quell’annata l’hanno chiamata annata scudetto? Perché 51 punti in Serie A per la Reggina è uno scudetto, come per il Napoli questi 4 anni si è fatto meglio di tutte le altre squadre, rapportato alla situazione dell’ambiente. I numeri sono oro, è giusto guardarli, a fine anno vanno presi come parametri, perché sono inconfutabili. Il vero successo è essere competitivi, non vincerlo e se non lo vinci fai tragedie. Essere lì a lottare è già vincere. Chiaro che se continui a lavorare così lo scudetto arriverà e lo vincerai. Se era nella storia che a Torino Pandev segna e pareggia, se alcune partite vanno diversamente magari potevi vincere lo scudetto, ma per non essere travisato la Juve ha dominato.

Fair Play Finanziario? Se esiste va rispettato, e il Napoli ha raggiunto risultati sportivi concilliandoli con quelli economici, questa è una grande vittoria, considerandola come vittoria assoluta, non basandoci sulla classifica di campionato. Il Napoli è cresciuto e da garanzia per il futuro in termini di risultati al di là del singolo. Se fate il paragone rispetto all’anno scorso e alle parole che si dicevano riguardo a chi è stato ceduto…quest’anno abbiamo ritirato fuori l’anima, il cuore, i rischi presi ripagano, questo è il Napoli.

Quando farò la mia scelta vi dirò i motivi. Domani o Lunedì? Vediamo come va la partita, ci devo pensare. Da quando alleno non ho incontrato una società per rispetto della squadra che alleno, e per essere coerente. Quando stai 33 anni nel calcio i procuratori ti conoscono. In questo calcio non so se tutti sono come me, che fino all’ultimo secondo io sono l’allenatore della mia squadra.

Incontro con De Laurentiis? Quando ci vedremo a fine campionato vi dirò anche questo.
Rimpianti? Se uno si immedesimasse in me e pensasse a come vivo io il calcio…Io le avrei volute vincere tutte. Come primo anno, quando vincemmo contro il Bologna all’ultimo minuto…si poteva pensare di sfiorare la Champions? Il secondo anno se avessimo vinto con il Parma in casa…”

Quanto conta l’aspetto economico nei miei pensieri? L’aspetto economico nella mia scelta non influisce affatto, zero meno che zero.

 

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