Morte di Paolo Ponzo, inchiesta e autopsia

Morte di Paolo Ponzo, inchiesta e autopsia

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ponzoILSECOLOXIX – Non ce l’ha fatta Paolo Ponzo, 41 anni, storico giocatore del Savona calcio e allenatore del settore giovanile, ma anche storico calciatore dello Spezia dei sogni, quello capace di conquistare la serie B dopo cinquantacinque anni e di mantenerla nel memorabile play out di Verona. Ma anche capitano del Savonacalcioeoraresponsabiledelsettore giovanile degli Striscioni.

L’uomo ha avuto un malore, probabilmente un infarto, mentre correva la Maremontana, gara podistica che ieri è stata funestata da condizioni estreme di maltempo e da altri atleti finiti all’ospedale. E in serata Ponzo, dopo innumerevoli tentativi dei medici di rianimarlo, è stato dichiarato morto.

Il fatto è accaduto intorno alle 15.30: l’allarme, arrivato dopo una serie ininterrotta di emergenze continue, si verifica in località Monte Acuto, tra Ceriale e Borghetto. Alcuni corridori vedono Ponzo (residente con moglie e tre figli a Bardineto, con un passato anche nella squadra dell’Imperia) accasciarsi al suolo e chiamano i soccorsi. Ma il sentiero è impervio, e per raggiungere l’ex calciatore, è necessario salire a piedi su per il sentiero.

Sul posto i medici del Soccorso alpino e del 118 eseguono manovre di rianimazione per quelli che sembrano a tutti gli effetti i sintomi di un infarto. Molto difficoltosa è, poi, la discesa verso Toirano, con i soccorritori che portano la barella giù per il percorso, alternandosi per la fatica. L’ex calciatore, in condizioni gravissime, arriva a Toirano quando ormai è buio, intorno alle 19, ed è subito portato in codice rosso all’ospedale di Pietra Ligure dove i medici hanno proseguito ogni possibile manovra rianimatoria per riportarlo in vita. Purtroppo inutilmente.

L’edizione 2013 della Maremontana, tradizionale gara podistica da Loano a Toirano – passando per Balestrino, Toirano e Giustenice – è stata pesantemente funestata dal maltempo, che ha dispensato pioggia, vento e temperature polari per tutta la giornata. E ieri i soccorritori di vari corpi (Soccorso alpino, varie pubbliche assistenze, vigili del fuoco, personale del 118 e polizie municipali) hanno dovuto fronteggiare una dopo l’altra una serie di emergenze più o meno gravi che hanno accompagnato tutto lo svolgimento della corsa podistica.

Gli atleti della Maremontana si dovevano misurare su due percorsi impegnativi (uno di 25 e uno di 47 chilometri) in una gara ormai nota anche a livello internazionale. Ma viste le condizioni particolarmente avverse, gran parte dei podisti, ieri in tarda mattinata, avevano optato per il tracciato più breve e meno impegnativo dal punto di vista fisico. Nonostante questo, intorno a mezzogiorno, il suolo scivoloso per la pioggia battente aveva già provocato le prime due cadute gravi: in località San pietro nei Monti, a quota 900 metri, sul crinale che scende verso Toirano, Giacomo Merello, genovese di 41 anni cade e si procura un trauma cranico di media gravità.

I soccorritori sul posto (il Soccorso alpino della stazione di Finale) decidono insieme al 118 di chiedere l’invio dell’elicottero dei vigili del fuoco. E mentre il primo ferito arriva in volo all’ospedale Santa Corona, arriva il secondo infortunio: Giovanni Messeri, quarantottenne di Firenze, cade anche lui a causa del fondo scivoloso, sempre in località San Pietro nei Monti. E si procura la lussazione della spalla destra. L’elicottero dei vigili del fuoco di Genova deve così ritornare a ponente, e recuperare anche il secondo ferito, per accompagnarlo al Santa Corona.

Ma il freddo intenso, considerato che gran parte dei tratti della gara si sono svolti ad alta quaota e con temperature sotto lo zero, e l’abbondante pioggia mista a vento ha provocato anche una ventina di principi di ipotermia. Alcuni podisti hanno accusato malori, visto che i pochi vestiti che indossavano erano bagnati e il vento freddo faceva percepire loro una temperatura ancora più bassa di quella reale.

Così si sono rifugiati nell’abbazia di San Pietro dei Monti, su indicazione degli uomini del Soccorso alpino. Questo ha permesso loro di aspettare di essere portati a valle con il fuoristrada del Soccorso alpino. Sul decesso è stata aperta un’inchiesta e decisa l’autopsia. Allenamenti del Savona sospesi per tre giorni

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