Davide Moscardelli, punta del Bologna e grande tifoso romanista, è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, commentando il campionato e, naturalmente, la Roma. Queste le sue parole:
“Bel gesto dei tifosi della Roma quando hanno invocato a gran voce il mio nome dalla Curva Sud. L’ho risalutati con grande piacere. La partita poi per noi, per il Bologna, non era andata benissimo: un rotondo cinque a zero”.
“Dalla serie C2 sono passato in serie B, facendo poi 16 reti. Ho iniziato a vedere il grande calcio, le grandi squadre, gli stadi. Poi con il passaggio in serie A ovviamente ho coronato un sogno”.
Che Roma hai visto?
“La differenza che si nota subito è che la Roma non subisce gol. Una differenza importante rispetto agli anni passati, quando magari si facevano tanti gol comunque ma ne venivano presi altrettanti. La Roma di quest’anno ha poi dalla sua parte la fiducia nei propri mezzi, e la fiducia nel calcio è molto importante”.
La squadra allenata da Garcia è da Scudetto?
“Si, anche se la strada è molto lunga. La Roma sta facendo molto bene ed è la pretendente numero uno alla Juventus per la vittoria del titolo, poi dopo viene il Napoli. E’ una squadra compatta e questo fa la differenza: difendono tutti insieme, anche Totti torna a dare una mano. Poi la Roma ha due esterni che non si fermano mai”.
Che succede al Bologna?
“Finora i risultati non sono stati buoni: anche contro il Verona non è andata bene. Poi abbiamo incontrato tutte buone squadre come la Roma, il Napoli e il Milan. Pesano tanto le due sconfitte casalinghe al fine della classifica. Penso comunque che con il gran lavoro che abbiamo iniziato in estate riusciremo a venire fuori da questa situazione. Finora è mancato qualche risultato e anche un pò di fortuna”.
Sulla barba incolta.
“E’ nato tutto cosi per pigrizia inizialmente. Poi a Bologna mi avevano detto di tagliarla, ma visto che piaceva a tutti, soprattutto a me e a mia moglie, ho deciso di lasciarla lunga. Poi anche con i video che ho fatto questa estate con la mia famiglia per goliardia mi sono divertito molto e sono piaciuto alla gente. Un pò di sana goliardia fa sempre bene. Non mi sento un personaggio comunque, anzi cerco di essere sempre disponibile con tutti. Io non sono famoso, firmo autografi solo a Bologna”.
E i parastinchi?
“Si è vero ne ho due personalizzati. Ne ho uno con scritto il nome di mia moglie e l’altro con una foto di Francesco Totti che l’anno scorso me l’ha anche autografato”.
Chiuderesti a Roma la tua carriera?
“Si. La panchina l’ho fatta anche da altre parti non la farei a Roma? Sarà comunque una cosa difficile. A 33 voglio ancora giocare in serie A, poi al Bologna sto bene e spero di rimanere qui”.