Roberto Muzzi, attuale allenatore in seconda della Roma, attraverso i microfoni di Sky Sport, ha ricordato quel 28 marzo 1993, quando era in panchina accanto a Totti, nel giorno dell’esordio in Serie A del Capitano giallorosso.
Quel 28 marzo del 93, tu eri in panchina con Totti?
“Boskov si girò verso di noi e disse ‘Ragazzino tocca a te’. Totti mi ha detto tocca a te e io gli ho risposto ‘no è il tuo turno'”.
Che ragazzino era?
“Si vedeva che aveva dei colpi e si divertiva a giocare e si vedeva che poteva diventare un grandissimo campione”.
Che ricordi hai di quel pomeriggio?
“Eravamo un gruppo eccezionale e c’erano tanti giovani in panchina, c’erano i Maini e i Petruzzi. Abbiamo visto esordire un campione”.
L’hai rivisto da allenatore gli hai detto dammi del lei?
“No, c’è molto rispetto. Mi ha impressionato, ha sempre voglia, è sempre il primo e questo spiega perché è un grande campione”.
Come era quel Totti?
“Quel giorno non credeva di esordire. Lui era felicissimo e tranquillissimo, si è alzato subito e si è andato a scaldare”.
Il valore del giocatore è proporzionato ai titoli in bacheca?
“Francesco ha scelto di restare tra la sua gente. Dispiace che non gli abbiano dato il Pallone d’Oro che meriterebbe. Questo è l’unico dispiacere”.