New York Times: “Ci sono ragioni per essere ottimisti sulla Roma”

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NYTIMES.COM – Un americano arriva a Roma. Assume uno spagnolo per fare un lavoro. Sembra l’inizio di un film di gangster degli anni ‘70, ma è esattamente la situazione dell’AS Roma: l’americano è il nuovo proprietario Thomas DiBenedetto e lo spagnolo è il nuovo allenatore Luis Enrique. Ex calciatore di fama internazionale, Luis Enrique negli ultimi tre anni ha allenato il Barcellona B, che il suo ex compagno di squadra nel Barça Pep Guardiola aveva guidato prima di passare alla prima squadra. Bisogna capire se Luis Enrique sarà in grado di trasferire nella iperdifensiva Serie A quel sistema di gioco che ha fatto le fortune del Barcellona di Guardiola. Ci sono diverse ragioni per essere ottimisti. La Roma già adottava uno stile di gioco molto più fluido rispetto alla maggior parte delle squadre italiane. Alcuni, come Robin Van Persie, hanno persino attribuito al gioco della Roma l’ambita etichetta di “calcio totale”. Inoltre, il club giallorosso ripone grande fiducia sia nei nuovi acquisti Bojan Krkic, Maarten Stekelenburg, Gabriel Heinze e il talento 19enne argentino Erik Lamela, sia nei suoi punti fermi Francesco Totti, Daniele De Rossi e Marco Borriello. Tuttavia, i detrattori lamentano la grande quantità di talento fuoriuscita dalla squadra con le cessioni di Mirko Vucinc, Jeremy Menez e John Arne Riise. Questo, insieme all’età avanzata di Totti e all’impazienza di un discreto numero di tifosi, potrebbe far deflagare tutte le promesse.

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