Il presidente dell’Associazione arbitri Marcello Nicchi presente oggi a Coverciano per la cerimonia di apertura della nuova stagione ha offerto con le sue dichiarazioni spunti davvero interessanti toccando diversi argomenti, uno dei quali è stato l’ineserimento degli arbitri di porta come accade già nelle manifestazioni europee, il cui operato in quel di Pechino ha destato piu di qualche perplessità. Queste le dichiarazioni :
“Vogliamo instaurare un nuovo protocollo con gli allenatori e i giocatori, vogliamo parlarci e confrontarci di più, magari con qualche incontro pre-gara per stemperare il clima“.E una proposta di cui stiamo già discutendo con Ulivieri e Tommasi – ha continuato Nicchi – ma per concretizzarla aspettiamo segnali. Abbiamo le risorse per fare il massimo, per dare un servizio di qualità. Non a caso siamo i primi al mondo a partire con gli arbitri addizionali”. Arbitri che, ha spiegato il capo designatore Uefa Pierluigi Collina, “non hanno come obiettivo di annullare o meno un gol ma sono nati per aiutare il direttore di gara a prendere decisioni durante la partita. Possono segnalare un gol non gol ma anche episodi all’interno dell’area di rigore“.
”Apriremo subito con gli arbitri di porta, siamo pronti a partire, una cosa che non è riuscita ad alcuna federazione al mondo“, ha detto Nicchi. “Non siamo nè ciechi nè sordi nè stolti, non accettiamo di sentirci dire che abbiamo rovinato una gara, il calcio italiano non ha più bisogno di risse come quelle di Udine, di vedere giocatori che si tolgono la maglia, di squadre che non ritirano il premio finale. Servono esempi positivi che dimostrano, perchè così e, che il nostro calcio non e marcio“.
Sono presenti tutti gli arbitri di A e B, il presidente federale Abete, i designatori Braschi e Messina e i presidenti di Lega A Beretta e B Abodi.“Bisogna ritrovare il divertimento e soprattutto il rispetto reciproco – ha proseguito un Nicchi visibilmente contrariato per le polemiche che hanno avvelenato la finale di supercoppa italiana a Pechino tra Juve e Napoli – “Gli errori li faremo sempre ma il rispetto deve essere inattaccabile, vale per i giocatori, gli allenatori e gli opinionisti. Non è ammissibile sentire dalla tv di Stato che un arbitro non ha sentito e visto volutamente. Non e accettabile che testate di primo piano ripetano gli stessi concetti, noi sentiamo e vediamo sempre. E vogliamo tornare a parlare di calco pulito, basta con Calciopoli, Scommessopoli e via dicendo, vogliamo voltare pagina e ridare al calcio il usto del divertimento”. Chiaro in questo senso il riferimento al Corriere dello Sport che giorni dopo gli sciagurati avvenimenti in terra cinese aveva espresso in maniera molto forte lo scetticismo sull’operato delle “giacchette nere”in prima pagina, cercando poi un confronto con i vertici dell’Aia che però rifiutarono di intervenire in merito forse(probabilmente a questo punto) perche stizziti da quanto accaduto.
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