Pannes: “L’obiettivo era impostare la squadra. Orgoglioso dello Staff, Zanzi lo completa”

Pannes: “L’obiettivo era impostare la squadra. Orgoglioso dello Staff, Zanzi lo completa”

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pannesL’Amministratore Delegato uscente, Mark Pannes,  ha rilasciato un intervista a Roma Channel.

Ecco le sue parole:

 

Perché lascia questo incarico?

“Sapevamo sarebbe stato un incarico a breve termine. Il nostro obiettivo era quello di avviare una squadra manageriale, sono particolarmente orgoglioso di vedere, durante la conferenza, di vedere il nostro staff unito. Il mio staff ,mi ha reso orgoglioso: Sabatini, Baldini, Fenucci, Catia Augelli, Winterling, il leggendario Mauro Baldissoni. Ora c’è Zanzi: completa lo staff, per me è il momento di andare via, ho raggiunto i miei obiettivi.”

Un profilo di Italo Zanzi?

“E’ la persona ideale per questo incarico, ha il profilo giusto per questo ruolo. È una persona dinamica, è una straordinaria opportunità, ha tutte le capacità per farlo al meglio. Il suo curriculum parla per lui: ha una laurea in giurisprudenza, un master in economia e nel contempo è ha giocato per la Nazionale di pallamano. È stato segretario della MLB, sovrintendente per la vendita dei diritti televisivi, ha fatto parte del Concacaf, la terza organizzazione calcistica del mondo, si è occupata dell’aspetto commerciale. Parla tre lingue e sta imparando l’italiano. Gran temperamento, ottimo carattere, gran professionista, chiunque abbia lavorato con lui ne parla bene”

Quanto c’è ancora da fare qui?

“C’è ancora molto da fare, serve lavoro, un’organizzazione che sia all’altezza, da costruire un passo alla volta. Abbiamo avvicinato i tifosi al club: io sono un tifoso. Non sto andando via: semplicemente non sono in campo a questa organizzazione. Avevamo bisogno di avvicinarci, da qui partono tante iniziative, come quella di mandare gli auguri ai nostri abbonati, i passi avanti con il ticketing, le visite a Trigoria. Abbiamo delle liste d’attesa per abbonarsi: la Curva Sud è esaurita. Abbiamo fatto il possibile per coinvolgere i tifosi. Una notizia straordinaria è poi stata l’accordo con i nostri partner commerciali.”

Sullo stadio

“Siamo vicini all’annuncio sullo stadio. Lo stadio di proprietà, quando viene costruito, rappresenta introiti e prestigio unici. Un vantaggio troppo grande: ora abbiamo una squadra giovane e talentuosa, ma è necessario lo stadio. Non è un business all’americana, abbiamo solo dato degli strumenti al management. Si può fare tanto ancora.”

Che sviluppi avrà il brand Roma?

“Per esempio, ora non voglio parlare dei tifosi che seguono ogni giorno la squadra La grande notizia riguarda gli appassionati di calcio, gli sportivi e dobbiamo catturare la loro attenzione. Per farlo bisogna essere competitivi, vincere e bisogna dar loro anche un accesso diretto al club. Quando faremo questo, avremo faremo passi da gigante. Nel giro di dieci anni possiamo costruire uno tra i club più importanti al mondo”

Cosa l’ha resa più orgoglioso?

“Vedere in conferenza l’intero staff manageriale, poi l’organizzazione della Hall of Fame, aver costruito questa relazione speciale tra i tifosi e i giocatori del passato, poi l’entrare ogni volta allo stadio Olimpico ogni volta mi ha regalato sensazioni uniche. È stato un grande onore far parte della Roma”.

Qual è il messaggio che lascia ai tifosi?

“Vedere in conferenza l’intero staff manageriale, poi l’organizzazione della Hall of Fame, aver costruito questa relazione speciale tra i tifosi e i giocatori del passato, poi l’entrare ogni volta allo stadio Olimpico ogni volta mi ha regalato sensazioni uniche. È stato un grande onore far parte della Roma”.

Il suo cuore è giallorosso?

“Sicuramente, all’ inizio non credevo ma ora devo ammettere che è una sensazione speciale”.

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