Pelizzoli: “Sentii molto il passaggio dall’Atalanta alla Roma. Sabato sarà un bel...

Pelizzoli: “Sentii molto il passaggio dall’Atalanta alla Roma. Sabato sarà un bel match”

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Ivan Pelizzoli, ex portiere di Roma e bè intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare della sfida tra i due club in cui è cresciuto calcisticamente. Ecco le sue dichiarazioni:

Ivan che ricordo hai della tua esperienza a Roma?
Indimenticabile. Quattro anni stupendi, in una città meravigliosa.
Da portiere giallorosso, ti sei tolto anche la soddisfazione di centrare un importante record di imbattibilità…
Sì. Poi conquistato a Roma rappresenta proprio un bel vanto.
Il passaggio da Bergamo a Roma fu traumatico?
Il primo anno, sì, lo sentii molto. Però la stagione successiva mi integrai benissimo.
Che rapporto hai con De Rossi, Totti e Perrotta?
Non li sento con grande frequenza, ma quando li rivedo mi fa un enorme piacere, sono persone eccezionali.
La Roma sta cercando di dar vita ad un nuovo progetto: tecnico e tattico. Che ne pensi?
Bisogna dar tempo alla squadra di assimilare i meccanismi di gioco. La vittoria di Parma darà grande consapevolezza e fiducia allo spogliatoio. E’ iniziato domenica il vero campionato della Roma.
Sabato la Roma sfida proprio la tua Atalanta, per chi tiferai?
Sarò neutro: l’Atalanta mi ha cresciuto nel vivaio e lanciato nel grande calcio, la Roma mi ha dato notorietà.
Senza penalizzazione l’Atalanta sarebbe addirittura prima in classifica. I nerazzurri non partivano così bene in campionato dalla stagione 2000/2001 con Vavassori in panchina e proprio Pelizzoli in porta…
E’ vero, anche se all’epoca non partimmo con l’handicap. Una situazione del genere l’ho vissuta alla Reggina qualche anno fa: cominciammo il campionato con un “meno quindici”, riuscendo però a centrare la salvezza addirittura con tre giornate di anticipo. Quel risultato vale come uno Scudetto.
Dove può arrivare l’Atalanta?
Molto in alto, ma bisognerà vedere quanto peseranno i sei punti di penalizzazione alla fine del campionato.
Che partita sarà?
Aperta. La Roma prenderà in mano la gara e l’Atalanta non ci starà a subire. Sarà uno splendido match.
In estate ha tenuto banco una polemica sterile su Francesco Totti, definito “pigro”. L’hai capita?
No, ma l’importante è che Francesco giochi, perché lui è un campione e può cambiare la partita ogni volta che tocca palla.
Sei stato uno dei primi calciatori italiani ad emigrare alla Lokomotiv Mosca. Che calcio è quello russo?
Non è ai livelli europei, soprattutto perché non è ben organizzato a livello societario.
L’attuale proprietario del Anzhi, la squadra russa che ha ricoperto d’oro Samuel Eto’o, nel 2004 stava per acquistare la Roma. Che ricordo hai di quella trattativa?
In società nessuno parlava di niente, noi eravamo all’oscuro di tutto.
Come si vivono questi momenti nello spogliatoio?
Senza tensione. L’unica preoccupazione che avevamo era per la salute del presidente Sensi.
Che ricordo hai di Franco Sensi?
Una persona eccezionale: fino a quando la salute gliel’ha permesso era allo stadio a vedere la Roma, quella che lui definiva la sua grande famiglia. Un uomo straordinario.

 

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