Sono davvero amare le parole di Sergio Pellissier, che dopo più di un mese di silenzio e dopo essere risultato completamente estraneo allo scandalo del calcioscommesse, ha parlato ai microfoni di Sky: “Era giusto restare in silenzio perché io non ero coinvolto, come hanno accertato poi la Procura di Cremona e quella della FIGC. Si è parlato di me perché facevo più notizia di Paoloni”. L’attaccante del Chievo parla però anche di Totti e De Rossi: “Anche loro erano stati tirati in ballo, ingiustamente, come me. Ma io, a differenza loro, non sono così importante e le voci si sono susseguite comunque”. La rabbia, per uno come Pellissier, arrivato ai massimi livelli dopo tanta gavetta e tanti sacrifici, è tanta: “Per un mese e mezzo ho sempre visto il mio nome sui titoli dei giornali. La mia immagine è stata completamente rovinata. Non ho avuto nessun contatto con certi personaggi ma ho rischiato anch’io la squalifica”. Una battuta anche su Doni: “Cristiano è un bravissimo ragazzo e un professionista esemplare. Spero ci siano prove certe, altrimenti la radiazione è una punizione ingiusta”.