Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, è intervenuto all’emittente radiofonica Tele Radio Stereo, per parlare della partita di lunedì tra la Roma e i granata.
Che momento sta vivendo il Torino?
“Un bel momento perché siamo una neo promossa con tanti debuttanti, inizialmente c’era tanto scetticismo. Il fatto che siamo partiti abbastanza ci da molta autostima e ci fa credere ancora di più in quello che facciamo”.
Perché questa diversità di rendimento tra le partite giocate in casa e trasferta? E’ una casualità?
“E’ veramente una casualità, abbiamo perso delle partite che non meritavamo veramente, come quelle contro il Parma e con il Cagliari decise un pò da episodi e perdere con l’Inter alla seconda di campionato ci può stare. Spero che questa tendenza cambi”.
Ogbonna è stato seguito dalla Roma in estate? E come si affronta la Roma di questo periodo in cui vive un momento negativo?
“Ogbonna ce lo chiedono tutti, è un giocatore forte e di centrali cosi forti nati nell’88 ce ne sono pochi. La Roma non ha mai fatto una richiesta ufficiale. Noi abbiamo un ottimo rapporto con Sabatini. La Roma ha una sua identità penso che quando un giocatore scende in campo cerca di seguire i propri dettami, noi dovremmo entrare in campo e cercare di sfruttare i loro difetti”.
Ventura può cambiare in base alle caratteristiche dell’avversario?
“E’ evidente che quando incontri la Roma di Zeman o il Pescara di Zeman, come ci è successo l’anno scorso, cerchi di fare degli accorgimenti tattici, ma noi abbiamo delle caratteristiche precise facciamo il 4-2-4 o spesso aggiungiamo un centrocampista, ma non stravolgiamo il nostro modo di giocare. Noi siamo una squadra a cui piace giocare a calcio”.
Perché Cerci non riesce a trovare continuità? Che succede con Rolando Bianchi?
“Cerci è un ragazzo caratterialmente particolare, va sollecitato è uno di quelli che va a corrente alternata. Noi lo conosciamo bene e, dopo un periodo un pò così, adesso sta iniziando a darci delle soddisfazioni e siamo convinti che ce ne può regalare tantissime. E’ anche una questione fisica prima aveva le ruote sgonfie, ma sappiamo quanto può dare. Per Bianchi la società ha la propria strategia come abbiamo fatto col rinnovo di Ogbonna. Non sveleremo le nostre mosse e continueremo a lavorare a fari spenti”.
A che punto siamo col Filadelphia?
“Qualsiasi tifoso granata ci tiene particolarmente, ma quando subentra la politica non è mai facile ma credo che adesso sia arrivarti alla soluzione di questo problema. Credo che dal 2014 si possono iniziare con i lavori”.
Che idea si è fatto sulla situazione De Rossi?
“Credo che ogni atleta che gioca con Zeman deve adeguarsi alla sua filosofia. Esiste un concetto di gruppo, di sacrificio, di spirito di squadra che ogni giocatore deve fare sua e deve riuscire a credere completamente in quello che gli chiede il mister. Portare una nuova cultura nel calcio richiede tempo e molto spesso non ti viene concesso. Io ho molta stima dell’allenatore Zeman che ha il suo modo di fare calcio e se sostenuto dalla società i risultati arriveranno, ma il calcio è un ambiente molto particolare e molte volte queste cose non si verificano”.
Se De Rossi andasse via da Roma sarebbe sorpreso?
“E’ attaccato alla maglia è un nazionale credo che a volte si parli fin troppo di determinate situazioni. E’ ed giusto che un allenatore a volte faccia scelte anche impopolari non vedo tutto questo clamore, poi ognuno fa le sue scelte. Stiamo parlando di due professionisti seri nonché di due persone intelligenti”.
Ogbonna sarà a disposizione per lunedì sera?
“Se dovesse continuare a lavorare senza problemi tutta la settimana dovrebbe essere titolare, ma in caso contrario non lo rischiamo”.