Pizarro: “Ho scelto la Fiorentina perché c’è tanta Roma. Non mi sono...

Pizarro: “Ho scelto la Fiorentina perché c’è tanta Roma. Non mi sono sentito scaricato. Mi voleva Spalletti, ma in Russia fa freddo”

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“Ho voglia di ripagare la fiducia che mi hanno dato Daniele e Vincenzo e di riprendere a giocare, che è la cosa che so fare meglio”. Si presenta così, con un ringraziamento a Pradè e Montella, David Pizarro alla Fiorentina. Il ‘Pek’ vuole ripartire dalla chiamata di Vincenzo Montella, che lo ha convinto a non tornare subito in patria: “Voglio tornare a giocare e voglio ritrovare la continuità che l’anno scorso non ho avuto per i problemi fisici. Aspettavo la risposta della squadra cilena dove sono cresciuto, per questo prendevo tempo”.
Non solo Pradè e Montella, a Firenze Pizarro ritrova anche Alberto Aquilani con cui formerà un gran centrocampo: “Firenze è una piazza importante, da avversario è stato sempre difficile riuscire a strappare dei punti in questo campo. L’anno scorso magari di meno, ma speriamo che il prossimo anno le cose cambino. Io faccio il regista, quel ruolo mi appartiene e mi piace far girare bene la squadra. Sulla carta il nostro centrocampo con Borja Valero e Aquilani suona benissimo, le risposte però le darà il campo”.
Dopo altre parole d’elogio per Montella (“È un allenatore innovativo e speriamo che dopo Catania possa esprimersi al meglio anche qua”), Pizarro parla poi dell’addio alla Roma, senza alcuna polemica: “Gli ultimi tempi nella Roma non sono stati facili. Per me i soldi contano pochissimo, io voglio solo giocare a pallone e nella Roma questa possibilità non la vedevo. Tutto il resto non mi interessa. Io scaricato? No, fa parte del gioco e l’ho presa da professionista, senza dare problemi e rimettendomi alla scelte della società. Ho accettato con serenità le scelte dei nuovi proprietari”. Pizarro chiude poi con un’indiscrezione di mercato: “Ho avuto offerte importanti, come quella del River Plate. Mi voleva anche Spalletti allo Zenit, ma in Russia fa troppo freddo. Poi avevo già parlato con Pradè e Montella e io sono uno di parola”.

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