Pjanic in conferenza stampa: “Voglio fare il salto di qualità. La Lazio...

Pjanic in conferenza stampa: “Voglio fare il salto di qualità. La Lazio mi ha cercato, ma la Roma è più importante”

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“Sono qui per fare il salto di qualità. Roma per me è una tappa importante della mia carriera, a questa società non potevo dire di no. Mi hanno fatto capire che mi volevano fortemente, soprattutto Luis Enrique con cui ho parlato al telefono”. Queste le prime parole di Miralem Pjanic nella conferenza stampa di presentazione a Trigoria. A chi gli chiede se i tanti giovani possano essere un freno per puntare a vincere subito, Pjanic risponde: “Ci sono tanti giovani con esperienza e qualità, che verranno aiutati ad inserirsi dai più grandi. Questa squadra è il giusto mix di giovani e veterani”. Sui nuovi compagni: “Non ho ancora parlato con De Rossi e Gago, Daniele era impegnato con la nazionale. Ci sarà sicuramente tempo, anche se devo ambientarmi subito, imparando l’italiano al più presto e cercando di guadagnarmi il posto da titolare. Totti è straordinario, è fantastico giocare con Campioni del Mondo come lui, De Rossi e Perrotta. Qui potrò imparare molto”. In Francia lo chiamavano il “piccolo Zidane”, ma il centrocampista bosniaco ci va cauto: “Zizou è sempre stato il mio idolo, paragonarmi a lui è sbagliato. Ho il mio stile e la mia esperienza, con 30 partite di Champions alle spalle. Mi metto a disposizione del gruppo pur avendo obiettivi personali”. Pjanic, che ha scelto la maglia numero 15 (quella indossata nell’esordio in prima squadra col Metz), ammette di essere rimasto colpito da Luis Enrique e di non vedere l’ora di giocare: “L’allenatore vuole un gioco bello e offensivo, ai tifosi piacerà. Ha le idee chiare e con la squadra scherza molto. Ci vorrà del tempo per completare l’opera, ma non troppo. Poi dipenderà tutto da noi giocatori che andremo in campo. Io sono pronto: ho svolto la preparazione col Lione e non ho giocato l’ultima gara con la Bosnia, e posso giocare ovunque a centrocampo”. Sulla squadra: “Non credo ci sia un reparto particolarmente più forte di altri. Io ho visto una squadra forte e completa anche in panchina”. Sulle nuove sfide che lo attendono: “Sento una certa pressione, ho 21 anni e un solo campionato nazionale alle spalle. Il passaggio ad un altro campionato però mi fomenta. Non credo che l’assenza dalle coppe europee possa penalizzare la mia carriera: non avrei potuto comunque giocare, avendo fatto i preliminari col Lione”. Il 21enne bosniaco, fino a un mese fa, sembrava ad un passo dalla Lazio: “Sì, mi hanno cercato, ma ora penso solo alla Roma. Tra i due club di questa città la Roma è più importante, e non vedo l’ora di giocare il derby”. Pjanic, poi, aggiunge che l’allenatore che più ha contribuito alla sua crescita è De Taddeo, che lo lanciò giovanissimo nel Metz, e sul campionato italiano dice: “Non credo si sia poi così ridimensionato, ha club con importanti ambizioni in Europa. La Serie A resta una grande piazza europea”. Sulle sue caratteristiche: “Devo ancora migliorare molto, sia dal punto di vista tattico che nella fase difensiva. Potrò migliorare solo giocando, e penso di aver fatto bene scegliendo questo campionato e questa squadra. Attualmente i migliori giocatori al mondo sono Messi e Cristiano Ronaldo, ma io mi ispiravo e mi ispiro tuttora a Zidane, Maradona e Riquelme”.

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