Il presidente dell’UEFA Michel PLATINI ha aperto la quarta edizione di Globe Soccer dedicata al tema dell’Etica nel professionismo. Ecco una p0arte delle sue dichiarazioni riportate dall‘Ansa:
Sul fair-play finanziario:
“Ho introdotto questo concetto tre anni fa per evitare che tutti i risultati fossero freddamente determinati dalla disponibilità di soldi, estranei ai frutti della buona gestione di un club. Quando sono diventato Presidente dell’Uefa quella che era considerata la Coppa dei Campioni era divenuta di fatto un torneo al quale partecipavano in numero di maggioranza club terminati al secondo, terzo o quarto posto del proprio campionato nazionale. Per questo ho voluto un meccanismo correttivo che favorisse prioritariamente l’accesso dei campioni nazionali, con il recupero dei paesi più piccoli ma dotati di grandi squadre e con tradizioni fantastiche, come Danimarca,Scozia, Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia o Serbia”.
Sul calcioscommesse:
“Noi sorvegliamo con un sistema d’allerta i campionati di prima e seconda divisione di 53 Paesi, e lo facciamo anche per le gare di coppa, ma abbiamo bisogno della massima collaborazione. I soldi sono il problema e lo diventano anche con le multiproprietà dei contratti dei giocatori. In troppi Paesi la comproprietà dei contratti viene accettata, col risultato che si è di fatto creato un moderno metodo per inibire la volontà del calciatore di fronte a decisioni essenziali per il suo avvenire e la sua carriera. Agenti ed opachi investitori esterni determinano patti e scelte. Inghilterra e Francia hanno interdetto questo sistema ed io sono favorevole a che tutta l’Europa faccia lo stesso”.