Dopo la fine dell’era Sensi, ora tocca a Unicredit attribuire le deleghe nel cda e nominare un presidente per la Roma. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Messaggero però, il principale candidato per la presidenza non sarebbe il vicedirettore generale operativo Paolo Fiorentino, ma l’avvocato della banca Roberto Cappelli, che segue in prima persona la situazione finanziaria della Roma dal 2008 e che, a differenza di Fiorentino, garantirebbe una minore esposizione dell’istituto di credito nella transizione estiva. Cappelli, infatti, sarà il presidente-traghettatore, e nel cda, accanto all’ad Claudio Fenucci, ci saranno anche lo stesso Fiorentino, Bernardo Mingrone e il legale di DiBenedetto Mauro Baldissoni. Cappelli dovrà traghettare la società fino al closing finale che, dopo tre mesi, darà l’ufficialità totale alla firma bostoniana.
