La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Bologna-Roma
Che gara si aspetta e le vicende societarie possono influire?
“Anche il Bologna non guarda ai problemi societari e si concentrano sul campo. Hanno alcuni infortunati e influenzati ma mi aspetto una gara difficile. Già nell’andata ci avevano ripreso all’89’. Dobbiamo stare molto attenti perchè fraseggiano corti”
Perrotta sta vivendo una fase importante
“Si era infortunato contro la Fiorentina, ha avuto un problema al ginocchio, ma quando è rientrato in forma è uno degli esempi che ogni società deve avere, è sempre generoso, un professionista eccellente”
Cosa rappresenta Menez per la Roma? Può diventare il nuovo Totti?
“Io non ho vinto nessuna scommessa con lui, se non hai talento non riesce ad amergere. Lui ha dato solo il 50 per cento. Ha delle potenzialità inespresse, parlo spesso con lui, è d’accordo con me. Non so se potrà diventare come Totti, sono differenti, lui è Menez. Me li tengo stretti sia Totti che Menez”
Totti come lo vede per domenica?
“Già l’ho visto bene domenica, quindi sta bene ed è disponibile”
Il fatto che ha fatto il playmaker, è indicativo?
“Certo, lo metto in panchina e gli faccio fare il playmaker in panchina”
Juan?
“Sta bene”
Pazzini può spostare i valori nel girone di ritorno?
“L’Inter è la squadra da battere in più ha Pazzini, quindi ha colmato il gap dopo la cessione di Balotelli”
Stanno metabolizando il turn over i giocatori?
“Credo di sì, per lo meno a me sembra di sì. E’ logico che non possono essere contenti se non giocano”
L’autostima della squadra è cresciuta?
“La partita con la Juve è messa alle spalle, ora c’è il Bologna. Andiamo ad affrontare una squadra fresca, noi abbiamo giocato l’altra sera, abbiamo avuto poco tempo per recuperare, ma sono problematiche che ora non mi interessano”
La Roma fa bene con le grandi e ha difficoltà con le piccole
“Potrebbe essere un fatto di concentrazione, qualche incertezza ci sta. Dobbiamo migliorare ed essere più determinati e concentrati. Ma io vedo concentrazione e determinazione”
Le sue squadre esprimono un buon calcio?
“Non mi pongo il problema, io guardo quello che abbiamo sbagliato e le cose positive. Io vedo solo il bello. Se c’è qualcuno che non lo vede, ha ragione chi dice che giochiamo male. Io sono orgoglioso di quello che fanno i ragazzi”
L’eventuale proposta della nuova proprietà l’accettarerebbe?
“Dipende dalla proposta. La proposta di un’altra squadra e della Roma, la Roma ha la priorità”
Lei proverà una partenza sprint?
“Tante volte possiamo decidere la strategia ma poi non si avvera. Sui fogli siamo bravi, poi quando inizia la partita inizia il riscontro di quello che hai provato. Chi entra può darmi quel qualcosa in più, senza togliere il fatto che chi gioca tre volte consecutive può darmi lo stesso. Per cui una squadra nuova e giocatori nuovi hanno difficoltà a recuperare. La Roma non ha di questi problemi. Ho tre ottimi cambi da fare ogni volta, volevo sottolineare che insieme al Milan siamo la seconda graduatoria che hanno segnato negli ultimi 15 minuti”
Vedendo le problematiche delle altre squadre, il turn over può essere una grande risorsa?
“Io sono convinto che se abbiamo una rosa ampia, sta all’allenatore mettere i giocatori più in forma. Non è nè tutto bianco nè tutto nero, ci sono delle sfumature, poi magari il tecnico sbaglia. I ragazzi mi auguro abbiano capito la logica del turn over, perchè se andremo avanti in tutte le competizioni non possiamo avere solo 12-13 titolari”
Aiuta ad isolarsi dalle situazioni societari?
“Dipende, questo è un gruppo meraviglioso, bisogna fare i complimenti ai ragazzi e chi ha costruito questa squadra. I ragazzi ci tengono molto alla maglia che indossano”
Prima di Genova ha detto che poteva essere la svolta. 7 vittorie su 8 partite: perchè se ne parla poco?
“Io non posso andare sul market e fare le sfilate. Io penso a fare il mio lavoro e quando vinciamo sono contento. Io sono contento quando sono contenti i giocatori, la società e i tifosi”
Può essere scattato qualcosa dopo Torino per imporre il gioco?
“Dobbiamo avere la stessa padronanza di gioco anche quando giochiamo fuori casa. Noi dobbiamo imporci e dire che ci siamo”
Ravvisi delle analogie con la rimonta dello scorso anno?
“Vorrei ardentemente che ci fosse per ritornare di nuovo in testa. Non so, non si può prevedere il futuro. Noi dobbiamo fare di tutto per andare avanti e spostare gli equilibri dalla nostra parte”
Siete al top o ci sono margini di crescita?
“Guai a essere al top, vorrebbe dire che siamo in discesa. Dobbiamo essere sempre all’80 per cento”