Ranieri: “Vogliamo lottare per il traguardo più alto. Il mio contratto? Spero...

Ranieri: “Vogliamo lottare per il traguardo più alto. Il mio contratto? Spero di rimanere a Roma”

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La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Cagliari

“Vorrei chiedere scusa a Reja, so che lui partecipa a tutti i raduni. La mia era soltanto una battuta”

Avvertite una motivazione in più contro il Cagliari?
“Vogliamo far bene se vogliamo avvicinarci al carro principale. Il Cagliari è una squadra forte e compatta con buonissime individualità. Dovremmo fare una buonissima partita”

C’è Daniele Conti. Chiederà consigli a Bruno?
“No, non chiederò consigli. Lui meritava grandissimi palcoscenici. E’ un grossisimo calciatore e professionista”

Dove deve crescere ancora la Roma?
“Juan da quanto è rientrato dal Brasile ci ha messo un po’ di più a rientrare in piena condizione. Gli manca poco. Anche Simplicio all’inizio. Noi dobbiamo migliorare nello spirito di sacrificio e nell’essere concentrati”

Adriano è sfortunato…
“Mi dispiace, è un ragazzo molto sensibile. Dovrà stare fermo parecchio tempo e non sarà una cosa facile. Non gli va bene una e mi dispiace perchè ci potrebbe dare una grossa mano”

Come è cambiata la Roma?
“Sono cambiate tante cose. Spero di giocare 11 contro 11 e poi dobbiamo vederlo in campo, il Cagliari sta facendo bene, DOnadoni sta seguendo la strada di Bisoli, i giocatori si conoscono a memoria e tatticamente dovremmo stare accorti. C’è Cossu che è imprevedibile. Sono organizzati”

L’Inter è la favorita?
“E’ la squadra da battere senza nulla togliere al Milan. Leonardi ha ridato entusiamo. Noi dobbiamo metterci sulla scia e spingere a mille”

Nel derby si è vista una Roma a due facce…
“Credo che con il rientro di Pizarro tutte le pedine saranno al nuovo posto”

Ci saranno 4 partite nel giro di pochi giorni…
“Prendo visione di partita in partita cercando di capire i giocatori più in forma”

Se guardiamo quest’ultmo periodo la Roma ha ottenuto ottimi risultati fatta eccezione con la Samp. La vittoria nel derby ha dato autostima?
“Cesena e Lazio sono state due vittorie importanti. La Roma deve giocare al 110%. Quello che si è fatto l’anno scorso è stato fatto al 120% dai ragazzi. Noi siamo dei procacciatori di sogni, gente che dà emozioni ai tifosi”

Totti e Vucinic sono stati due casi. Da questi confronti il turn over è un discorso faticoso?
“Il più è stato fatto, le delusioni sono state assorbite. Dispiace stare fuori e lo capisco, quando ci sono novità il primo anno è difficile da digerire”

Lei ci crede allo scudetto della Roma?
“Io credo che la Roma è attrezzata per lottare con le grandi squadre. E’ difficile e lotto per conquistarlo. Così voglio che lo facciano i miei giocatori. Io pongo l’obiettivo più alto e lotto per raggiungerlo”

La Roma non riesce a sfruttare tutto il potenziale che ha
“Noi siamo propositivi con i tre uomini a centrocampo, devo mettere tre centrocampisti e stare stretti. Dobbiamo avere il fraseggio corto, anche con Pizarro sappiamo tenere palla e quando c’è lui la palla gira più velocemente”

Alla Roma sembra che si innamorino più di chi gioca bene e non vince…
“Sì può darsi. Io ricordo bellissime partite giocate dalla Roma ma che non vinceva. Noi dobbiamo vincere per far divertire i tifosi”

Nella valutazione che si fa di un allenatore non si considerano certe scelte?
“Io dovrei farla a voi questa domanda. Io sono stato chiaro in conferenza, il derby dovevo pensare ai 120′ e ai rigori. Faccio le scelte”

Crede che l’allenatore deve farsi odiare per farsi dare il massimo?
“L’allenatore deve mettere il proprio carattere, non può imitare qualcuno. Io sono me stesso sempre. Non credo di avere un cattivo rapporto con i ragazzi, ma bisognerebbe chiederlo ai ragazzi e non devo chiederglielo io. L’allenatore se ha un carattere determinato, la squadra si compatta contro di lui ma lo devono apprezzare sotto l’aspetto tattico. Invece c’è quell’allenatore che riesce a trovare le chiavi di lettura per tutti. Una volta che si adeguano ad una certa linea di condotta è più facile per tutti”

Il contratto?
“Non mi preoccupo, la cosà importante è che mi si dà una squadra e un contratto da rispettare fino all’ultimo. Io do sempre il massimo, lo faccio in altre parti figuriamoci a Roma. So che la Roma sta attraversando un periodo particolare della sua storia, se perde la testa l’allenatore sarebbe un danno incredibile. Io non perdo la testa. E’ troppo facile andare quando hai fatto bene. Sono venuto a Roma dopo 35 anni e voglio rimanerci il più a lungo possibile”

4 derby vinti su 4. C’è qualcosa in cui crede di poter migliorare?
“Vincere qualcosa a Roma. Fare più punti in un anno solare è una presa in giro. Io voglio farli in un intero campionato”

C’è la possibilità di vederli a Trigoria i tifosi?
“Ci vorrebbe una struttura adeguata. A me piacerebbe, tanto entrano lo stesso, anche voi state tutti là”

La Roma ha regalato il primo tempo alla Lazio. Non è rischioso fare questo tipo di ragionamento?
“Nel primo tempo abbiamo dato occasioni e anche nel secondo tempo. Sapevo quanto mi potevano dare Menez e Vucinic, sapevo quanto sarebbe stata difficile la partita. Non sapevo che Adriano si sarebbe fatto male. Io potevo mettere loro due nel momento migliore della Lazio e non fare gol. E’ una scelta, l’allenatore se ne assume la responsabilità e poi è anche fortunato”.

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