Il Giappone alla Confederations Cup è inserito nel girone A con Italia, Brasile e Messico. Approda alla manifestazione in quanto vincitore della Coppa d’Asia 2011. Un cammino notevole quello degli uomini di Zaccheroni: pareggiano la partita d’esordio contro la Giordania, hanno la meglio sulla Siria e travolgono l’Arabia Saudita, accedendo ai quarti. Contro il Qatar padrone di casa si impongono per 3-2. La semifinale contro la Corea del Sud è combattuta e si conclude sul 2-2. Ai rigori i giapponesi hanno la meglio. In finale battono per 1-0 l’Australia con un gol segnato nei tempi supplementari. E’ alla sua quarta partecipazione a questa manifestazione. Con 17 punti guida il gruppo B nella terza fase di qualificazione al mondiale brasiliano del 2014.
L’ultima vittoria è quella per 1-0 rete di Okazani, contro l’Iran martedì 11 giugno, mentre il 4 aveva pareggiato 1-1 (gol di Honda su rigore), contro l’Australia. Il 26 marzo avevano perso 1-2 contro la Giordania, inutile il gol di Kagawa. La grande euforia che accompagna i nipponici potrebbe portarli ad essere la rivelazione del torneo.
CONVOCATI
Portieri: Eiji Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Sanfrecce Hiroshima), Shuichi Gonda (FC Tokyo).
Difensori: Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuzo Kurihara (Yokohama Marinos), Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yuto Nagatomo (Inter), Atsuto Uchida (Shalke 04), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda).
Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Kengo Nakamura (Kawasaki Frontale), Makoto Hasebe (Wolfsburg), Hajime Hosogai (Bayer Leverkusen), Keisuke Honda (CSKA Mosca), Hideto Takahashi (FC Tokyo).
Attaccanti: Ryoichi Maeda (Jubilo Iwata), Shinji Okazaki (Stoccarda), Mike Havenaar (Vitesse), Takashi Inui (Eintracht Francoforte), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga).
ALLENATORE
L’allenatore del Giappone è Alberto Zaccheroni. Primo tecnico italiano ad aver vinto un trofeo internazionale alla guida di una nazionale straniera. In Italia ha conquistato lo scudetto con il Milan nella stagione 1998/’99 e poi esperienze con Lazio, Inter, Torino e Juventus. Dal 2010 è alla guida della nazionale nipponica. Molto amato dai tifosi e stimato dall’imperatore Akihito, che il 18 ottobre 2011 lo ha ricevuto ufficialmente per rendergli omaggio della vittoria in Coppa d’Asia. Visto che il Giappone è inserito nel girone A con l’Italia, ci sarà da temerlo, in quanto “Zac” conosce bene il nostro calcio.
MODULO
Zaccheroni schiera il Giappone con il 4-3-2-1. Davanti a Kawashima, portiere molto affidabile, linea di difesa a quattro con Uchida dello Shalke 04 sulla destra e “l’italiano” Nagatomo sulla sinistra. I due centrali sono Konno e Kuhriana che hanno dalla loro una grande qualità. Il centrocampo è sicuramente il reparto più forte, in quanto quasi tutti i giocatori militano in Europa. Kagawa nel Manchester United, Honda nel Cska Mosca, il capitano Hasebe nel Wolfsburg, Hosogai al Bayer Leverkusen. Endo, il giocatore più anziano, è il leader del reparto. In attacco l’unica punta è Okazaki dello Stoccarda, attaccante molto pericoloso soprattutto quando indossa la maglia nipponica.
STELLA
Il giocatore più rappresentativo è Shinji Kagawa, centrocampista classe ’89 del Manchester United campione d’Inghilterra. Uomo assist, seconda punta o esterno di centrocampo, grande fantasia al servizio della squadra. Ai Red Devils è arrivato quest’anno dopo il biennio al Borussia Dortmund dove ha vinto due campionati e una coppa di Germania. In nazionale dal 2008, ha realizzato finora 13 reti in 42 presenze. E’ stato protagonista con una doppietta nella vittoria del Giappone contro il Qatar nei quarti di finale della Coppa d’Asia del 2011.
FORMAZIONE TIPO
Giappone (4-3-2-1): Kawashima; Uchida, Konno, Kuhriara, Nagatomo; Hosogai, Hasebe, Endo; Kagawa, Honda; Okazaki.