La Spagna arriva alla Confederations Cup come vincitrice dell’ultima edizione dei Mondiali, in Sudafrica, e degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina. La roja è stata inserita nel girone B con Uruguay, Tahiti e Nigeria. Seconda partecipazione per la selezione spagnola alla manifestazione, dopo quella in Sudafrica del 2009, per una squadra che negli ultimi anni ha dominato ovunque c’era da vincere qualcosa. Nell’edizione precedente la Spagna si è qualificata al terzo posto, perdendo in Semifinale contro i sorprendenti Stati Uniti. Una squadra abituata a vincere tutto, come dimostra il trittico Europeo-Mondiale-Europeo iniziato nel 2008 e completato nel 2012, ma sottolinea anche un dato interessante: gli anni dispari non vengono digeriti al meglio dalla nazionale iberica, proprio come dimostrato dalla sorprendente sconfitta contro gli States nella Confederations del 2009. La sensazione è che la nazionale spagnola voglia imporre il proprio gioco e provare a interrompere la maledizione del dispari, ma tutto sembra dipendere dallo stato psicofisico con cui arriveranno i giocatori in Brasile, dopo l’ennesima stagione ricca di partite e stress nervoso in quel di Spagna.
CONVOCATI
Come spesso accade, l’elenco dei convocati vede una supremazia di Barcellona (9 giocatori) e Real Madrid (4). In cascina dovrebbe esserci un Il girone è alla portata, tutto il resto si vedrà dalle semifinali in avanti. L’impressione, però, è che per le Furie Rosse si tratti a tutti gli effetti di un test in vista del Mondiale 2014, con un occhio soprattutto ad Azpilicueta, a Javi Martinez e Nacho Monreal. La grande sorpresa nella lista è senza dubbio l’assensa di Xabi Alonso, che ha dovuto rinunciare alla chiamata per un principio di pubalgia. Chiamata che c’è stata e a cui ha risposto, invece, per Roberto Soldado. Il centravanti del Valencia viaggerà quindi in Brasile col resto del gruppo per affrontare il suo primo grande appuntamento con la maglia della Roja.
Ecco l’elenco completo:
Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), Victor Valdés (Barcelona), Pepe Reina (Liverpool).
Difensori: Sergio Ramos (Real Madrid),Gerard Piquè (Barcellona),Jordi Alba (Barcellona),Raul Albiol (Real Madrid),Nacho Monreal (Arsenal),Alvaro Arbeloa (Real Madrid),Cesar Azpilicueta (Chelsea).
Centrocampisti: Sergio Busquets (Barcelona), Javi Martínez (Bayern Monaco), Xavi Hernandez (Barcelona), Santi Cazorla (Arsenal), Andres Iniesta (Barcelona), Jesús Navas (Manchester City), David Silva (Manchester City), Cesc Fabregas (Barcelona), Juan Mata (Chelsea).
Attaccanti: Pedro Rodriguez (Barcelona), David Villa (Barcelona), Fernando Torres (Chelsea), Roberto Soldado (Valencia).
ALLENATORE
Sulla panchina della Spagna c’è Vicente Del Bosque, un’istituzione del calcio spagnolo e internazionale. Il tecnico di Salamanca è l’unico nella storia del calcio ad essersi laureato campione del mondo e d’Europa sia a livello di Club (Champions League e Mondiale per club ai tempi del Real Madrid) che con le Nazionali (Spagna, due volte campione d’Europa nel 2008 e nel 2012 campione del Mondo nel 2010 in Sudafrica). Del Bosque, pur essendosi formato come allenatore con il Real Madrid, non ha mai dimostrato problemi nel miscelare alla perfezione i giocatori spagnoli delle due rivali di storiche, le Merengues e il Barcelona Il punto di forza della sua rosa potrebbe rivelarsi anche il suo punto debole: fare affidamento sempre sugli stessi giocatori, senza innesti giovani, potrebbe essere un’incognita in vista anche dell’anno prossimo, così come l’assenza di un vero leader in attacco potrebbe pesare.
MODULO
La roja si affida al tanto esaltato e pubblicizzato tiki-taka, una serie di ragnatele di passaggi bassi e ripetuti per imporre il proprio possesso di palla, costringendo gli avversari a inseguire la sfera e a stancarsi, perdendo tempo e quindi anche possibilità di fare azioni d’attacco. Il gioco viene impostato, anche e soprattutto per questo motivo, per vie orizzontali, mentre le verticalizzazioni sono limitate soltanto in caso di praterie sugli esterni e contropiedi improvvisi. Il modulo applicato da Del Bosque per la sua Spagna è il 4-3-3, spesso alternato al 4231, visto lo spessore e la rapidità dei giocatori offensivi spagnoli. La retroguardia è bloccata, con Pique e Ramos a difendere la porta di Casillas, mentre il centrocampo è il fiore all’occhiello della Spagna, il centro nevralgico del gioco e vero punto di forza, offrendo una molteplicità di soluzioni di gioco. Solitamente si opta sullo zoccolo duro Iniesta-Xavi-Fabregas, ma le recenti prestazioni di Javi Martinez potrebbero cambiare qualcosa nelle gerarchie.
STELLE
Difficile parlare di un singolo giocatore di talento, in questa. Come detto in precedenza, sono 9 i giocatori del Barcelona, 4 quelli del Real Madrid, due dei club più importanti al mondo, oltre agli “stranieri” Mata, Silva e Cazorla, solo per fare qualche esempio, oppure al nuovo che avanza, quel Javi Martinez che quest’anno ha vinto tutto con suo Bayern. Dovendo scegliere la stella, optiamo per Iniesta, centrocampista funambolico di indubbio talento, trascinatore ormai da diverso tempo del suo . Il numero 6 blaugrana impone il suo gioco e soprattutto riesce a non perdere praticamente mai il pallone, a dettare i tempi di gioco in avanti e a svilire spesso la manovra della sua squadra. Non ha ancora vinto il Pallone d’oro, secondo parecchi anche immeritatamente, a discapito del compagno di club Lionel Messi, ma di sicuro nei prossimi anni le possibilità di vedere alzare il titolo saranno molte Mai gol banali, mai passaggi semplici, per un giocatore che è sempre stato, sin dalla giovane età, molto intelligente tatticamente e con carisma da vendere.
FORMAZIONE TIPO
Spagna (4-3-3): Casillas; Azpilicueta, Ramos, Pique, Jordi Alba; Javi Martinez, Xavi, Iniesta; Pedro, Mata, Torres