Quest’oggi la Corte di Giustizia si è riunita presso la sede della Figc in Via Po per decidere in merito al ricorso presentato dal Cagliari contro lo 0 a 3 a tavolino della partita Cagliari-Roma. Si parla di un possibile annullamento dello 0 a 3 ma il club giallorosso è convinto che non ci siano i margini ed è pronto a ricorrere all’Alta Corte del Coni nel caso in cui venga accolto il ricorso dei sardi. Il verdetto della Corte potrebbe arrivare in serata. All’uscita dalla sede, hanno parlato ai cronisti presenti Franco Baldini dg giallorosso e Massimo Cellino presidente del Cagliari.
Baldini: “Aspettiamo il comunicato. Impressioni? Non ho impressioni, solo la voglia di rimettermi alle considerazioni della corte di Giustizia. Siamo qui perchè siamo obbligati a difendere i diritti e gli interessi della Roma, cosa che farò finchè posso. Se vince il Cagliari vince lo sport? Lo sport vince quando per primo vince il rispetto delle regole. Se ho parlato con Cellino? No, non c’è stato occasione. Ricorso? Intanto c’è da vedere la decisione e le motivazioni, in base a quello uno può decidere se vale la pena ricorrere in ulteriori sedi. Ma io non posso esimermi da tentare di difendere i diritti della Roma. La questione personale con Cellino non mi importa, qui c’è in ballo il rispetto delle regole e gli interessi di Cagliari e di Roma. Gli interessi personali sono solo un particolare in questa situazione”.
Cellino: “Non voglio perdere l’amicizia con la Roma, tutto voglio fare ma non quello. Lo spirito con cui sono venuto è quello di difendere lo sport, sottopormi alla giustizia sportiva. Io sono presidente del Cagliari e rispetto il mondo sportivo e la giustizia sportiva che è l’unica che conta in ambito sportivo. Avvoltoio a Baldini? Il direttore della Roma… di chi è la Roma? Posso dire al Cagliari che lo sport è al di sopra di tutti, un dirigente non è pagato per quello. Sono due sentimenti e principi diversi. Il presidente fa il calcio non solo per una questione economica ma anche per principio, il dirigente invece lo fa solo per una questione economica. Quindi non possiamo parlare la stessa lingua, quindi non posso criticarlo. Se mi aspetto che si rigiochi? Non si è ancora giocato, il calcio va giocato, non va parlato. E basta. Deve vincere non il Cagliari, ma lo sport. Questa non è una sfida tra Cagliari e Roma, c’è un grosso equivoco. Roma e Cagliari si devono sfidare sul campo e poi brindare dopo la partita. Il vincitore tra Roma e Cagliari si deve decidere nei 90 minuti. Se si disputa bene, se no non me ne frega niente. L’importante è che ci sia tra Cagliari e Roma lo sport e l’amicizia che c’è sempre stata”.