Gianni Rivera, ex giocatore del Milan e attuale responsabile del settore giovanile della Figc, commenta all’Adnkronos, la sfida di campionato di sabato sera tra Roma e Milan. “Roma-Milan speriamo prima di tutto che sia una bella gara, visto che sono due squadre che fino adesso sono un pò lontane dal vertice, ma è importante per tutte e due e speriamo si veda qualcosa di buono. E’ una partita pericolosa per entrambe visto che sono due squadre che cercano di rincorrere una miglior classifica”. Del rapporto tra De Rossi e Zeman. “Non ne ho idea, si sentono le voci di ogni tipo, da quella ufficiale, a quella ufficiosa a quella un pò maligna”. Per quanto riguarda la corsa al titolo della Serie A, la favorita è sempre la Juventus “chi sta davanti e’ sempre il favorito”. Quest’anno per la vittoria del Pallone d’Oro vede ancora favorito Leo Messi. “Chi vincerà non lo so, non sono tra i votanti, ma mi sembra che nel corso dell’anno Messi sia quello che ha fatto di più ed ha le caratteristiche tecniche ed interiori per conquistare un’altra volta il trofeo”.
Per quanto riguarda le elezioni in Federcalcio e Lega: “Io non mi aspetto niente, la Lega deciderà cosa fare in casa propria, noi siamo in attesa di capire come procedere. Abete ha dato la sua disponibilità l’altro giorno in Consiglio Federale, adesso le componenti si riuniranno per vedere se ci sono le condizioni per rieleggerlo, penso che non ci dovrebbero essere problemi. Da innovare ci sono le idee, non le persone. Bisogna capire cosa è giusto fare per migliorare l’ambiente nel quale si vive. L’innovazione è in quel senso. Poi sul fatto che ci sia uno più o meno giovane non è un problema, ma finchè le regole consentono la rielezione. E’ capitato che molti soggetti amano l’ambiente nel quale vivono e si ripropongono, ci sono delle possibilità di fare proposte diverse. Ognuno ha il suo modo di vedere le situazioni, alla fine nel calcio l’unica cosa che conta è il risultato, puoi fare qualsiasi cosa ma se non fai il risultato sul campo. L’unica cosa che chi vive nel mondo del calcio deve sapere è che conta quello, tutto il resto è bellissimo, si possono fare dei ghirigori di grande effetto, ma l’unica cosa che conta è il risultato della squadra. Per cui se la squadra è davanti alle altre hai indovinato anche l’organizzazione”.