Toccherebbe fare due pagelle, una per il primo tempo e una per il secondo. Nella prima frazione il voto medio per la formazione giallorossa era 7, nel secondo decisamente 5, se non meno. Un calo vistoso e impressionante, sarà interessante sentire il parere di Zdenek Zeman nel post-partita.
Stekelenburg 5.5: Parte con una prestazione di ordinaria amministrazione, nella seconda frazione, soprattutto per opera di Piris e Burdisso, è costretto a raccogliere dalla sua porta tre volte il pallone.
Piris 4: Parte benino, pare aver messo da parte la timidezza delle prime uscite; pian piano va sbiadendosi, facendo riemergere alcune lacune come il pressing in fase difensiva. Seconda frazione di gioco da dimenticare: 1-2 spaventoso Gila-Diamanti, soprattutto nel secondo gol ha sulla coscienza l’immobilismo che ha garantito campo libero all’attacco felsineo. Zeman non ci vede più e lo boccia, schierando Marquinhos al suo posto.
Burdisso 5.5: Con Castan forma una coppia di centrali che non si vedeva dai tempi di Walter Samuel. Rischia di siglare il 3 a 0, se non fosse per Agliardi che compie un vero miracolo sul suo colpo di testa. Prova a svegliare i compagni, lenti e impacciati nel secondo tempo, ma non ci riesce. Poi soffre il calo della squadra nella seconda frazione, culminando anche lui in una frittata con Stekelenburg che dà la doppietta a Gilardino e il gol della vittoria per il Bologna.
Castan 5.5: Sempre pronto a rubare palla agli attaccanti, una roccia. Sempre attento, anche grazie a Burdisso che coordina a livello psicologico il reparto, rinvia ogni minaccia con sicurezza. Nel secondo tempo il reparto subisce il forcing del Bologna, e anche a causa dei vuoti di Piris si trova a dover soffrire le folate di Gila e Diamanti, che hanno la superiorità numerica sul settore di destra. Impotente sulla terza rete bolognese.
Balzaretti 6: Il pendolino doveva essere indisponibile per questo match, eppure eccolo lì, pronto a correre su e giù per la fascia sinistra. Continue folate offensive portano la fascia sinistra a splendere come da anni non si vedeva in casa Roma. L’intesa con Totti è ormai un dato di fatto, con Piris alterna fase offensiva e difensiva come se giocassero da secoli assieme. Quando il paraguaiano cala, soffre anche lui, perchè il sistema degli esterni è praticamente sballato. Secondo tempo in flessione anche per lui.
Pjanic 5: Non pare il Pjanic dell’anno scorso, ma viene anche messo a paragone con Florenzi e Taxi che stanno disputando partite mostruose con una continuità disarmante. La ripresa la inizia decisamente sottotono, Zeman se ne accorge e lo sostituisce con Marquinho.
Tachtsidis 6-: Il gigante del centrocampo. Lotta e costruisce, dribbla che è una meraviglia. Zeman non aveva affatto torto a voler puntare su di lui ad Agosto; stiamo cominciando a capirne il motivo. Nel secondo tempo cala dal punto di vista mentale, ma è il centrocampista che si mette più in evidenza.
Florenzi 6+: Corre, lotta, costruisce. Gioca a centrocampo, ma segna due gol in altrettante partite. Può senz’altro continuare a stupire. Nel secondo tempo non ne ha più, scompare, soffre il pressing a centrocampo di Pulzetti e Pazienza. Soffre anche per la mancanza di un riferimento come De Rossi in mediana.
Lamela 6.5: Il Coco sigla la rete del 2 a 0 e zittisce almeno per un po’ le voci di quei “tifosi” che dopo poche partite l’ha preso di mira. Nel secondo tempo si innamora forse un po’ troppo del pallone, ma pare aver ritrovato serenità e coscienza dei suoi mezzi. Esce per far posto a Nico Lopez, ma ottimo primo tempo il suo.
Totti 6: Con Zeman è ringiovanito di almeno 6 anni. Nel primo tempo corre, lotta, illumina, tira, prova cucchiai, mentre nella seconda frazione subisce il passivismo del centrocampo, oltre alla giornata no di Destro. Si innervosisce e viene ammonito al 42′ per un brutto fallo di frustrazione su Taider.
Destro 4.5: Primo Tempo in ombra per il gioiello di Ascoli Piceno. Lotta, si agita, ma non riesce a saltare l’uomo. Si sacrifica ma non arriva mai a concludere in porta. Secondo tempo di nicchia, cercando di approfittare dei lanci di Totti e Lamela (prima che uscisse). Niente di particolare da segnalare.
dal 23′ Nico Lopez s.v.
dal 23′ Marquinho s.v.
dal 30′ Marquinhos Sicuramente si fa notare più lui in 10 minuti che Piris in un’ora e un quarto. Corre, recupera, crossa. Chissà che non diventi lui l’esterno di destra.