Queste le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell’incontro tra la Roma ed il Catania.
TOTTI A MEDIASET
Record di presenze e doppietta, ma la faccia non è delle migliori.
“La colpa è quasi tutta mia per quel rigore sbagliato”.
Europa più lontana?
“Si purtroppo, abbiamo ancora qualche possibilità, ma è stato un anno di transizione. Luis Enrique? E’ un grande uomo, che ci mette la faccia, va aspettato e ha grande rispetto per i colori giallorossi”.
TOTTI A SKY
500 partite in Serie A. Cosa sarebbe la Roma senza di te?
“Una squadra come tutte le altre. Sono un giocatore che fa parte di una rosa, che sta cercando di ottenere un risultato importante per questa stagione. Ma il risultato di oggi ci condiziona”.
Il risultato di oggi condiziona pesantemente la corsa all’Europa League?
“E’ un punto che non serve a niente. Purtroppo non siamo riusciti a vincere. Penso che sia stato decisivo il rigore sbagliato. La colpa è tutta mia, me ne assumo la responsabilità da capitano”.
Anche la fragilità difensiva non ha aiutato.
“Quello dipende da tutta la squadra. Perchè quando si prende gol la colpa è anche degli attaccanti che non fanno pressing. Dobbiamo rimanere compatti per superare questi momenti”.
Luis Enrique resterà?
“Io lo spero. Per me è un grande allenatore e dobbiamo dargli tempo, nel primo anno a Roma hanno sbagliato quasi tutti. Tutta la squadra è con lui e per lui è da il massimo. Spero possa rimanere perchè ha un grande futuro davanti”.
TADDEI A ROMA CHANNEL
Non si riesce mai a dare questo colpo finale per vincere, ce l’avete messa tutta.
“Ci dispiace a tutti, meritavamo di vincere davanti ai nostri tifosi”.
La Lazio è irragiungibile, si punta l’Inter o ci si vuole togliere di dosso questa stagione?
“Si punta a finire con la testa alta, cercando di vincere”.
Su Luis Enrique, che sensazioni ci sono nello spogliatoio?
“Tutti vogliono che il mister rimanga, ha dimostrato di aver carattere, di sapere di calcio, ognuno deve guardare in se stesso e pensare che non è stato fatto il massimo nonostante l’impegno. Speriamo che lui rimanga, per dimostrare che i giocatori con lui diano molto di più di quest’anno”.
Sei rimasto in campo alla fine per salutare il pubblico, i tifosi non perdono mai.
“Si, l’ho sempre detto, impressionanti i tifosi della Roma. Per questo è un dispiacere non vincere davanti a loro, cerchiamo di dare il massimo, ma chiediamo scusa ai tifosi e so che non è facile tifare ogni volta e non vedere la propria squadra vincere. Potevamo fare di più, l’anno prossimo sarà molto meglio”.
Eri un’ala offensiva con Spalletti, Marquinho è un esterno, oggi eravate terzini.
“E’ la facilità di riconoscere il ruolo, ci siamo adattati bene, io poi in Brasile ho giocato in tutti i ruoli, faccio un pò tutto, sempre col cuore e con l’aiuto dei compagni”.
LOBONT A MEDIASET
Un risultato che lascia l’amaro in bocca.
“Siamo tutti amareggiati perchè ce l’abbiamo messa tutta per vincere”.
Una stagione molto difficile.
“E’ stata una stagione strana per la squadra per gli alti e i bassi, ma i tifosi ci hanno seguito anche se i risultati non andavano bene. Speriamo che il mister rimanga per proseguire il lavoro cominciato”.
A livello difensivo ci sono tante lacune.
“Se continuamo a lavorarci possiamo migliorare”.
Il motivo per cui la Roma ha subito tanti gol?
“Nessuna amnesia, si attacca in 11 e si difende in 11, dobbiamo migliorare in difesa ma anche in attacco”.
LOBONT A ROMA CHANNEL
Grande partita la tua.
“E’ il lavoro del portiere questo, la stagione è stata lunga, sono successe tante cose e in certi momenti devi aiutare i compagni”.
Come vedi il futuro?
“La stagione è stata così e così, con alti e bassi, ma speriamo di andare in Europa League, spero che il mister rimarrà così continuiamo sulla strada che abbiamo iniziato insieme. Lavoriamo ancora di più”.
Giorgio Rossi lascia, uno dei più buoni del mondo.
“E’ così, non ci voglio pensare al giorno che non lo vedrò più a Trigoria. Ha fatto tantissime cose per la Roma, lo dobbiamo ringraziare”.
Oggi eri in grande forma.
“La parata in fuorigioco? Non contano queste (ride ndr)”.
PJANIC A SKY
53 punti per la Roma, ma 52 gol subiti. E’ questo quello che pesa sulla stagione?
“Si magari è questo. La stagione non è stata perfetta. Avremmo meritato il terzo gol, ma è mancata un pò di determinazione e fortuna. E’ un punto che non serve tanto. E’ l’immagine della stagione, abbiamo preso troppi gol, una cosa da correggere il prossimo anno”.
Totti ha detto che la squadra è con Luis Enrique.
“Senza dubbio. Tutta la squadra è con lui. Sappiamo che dobbiamo migliorare molto e lavorare di più per essere pronti l’anno prossimo. Ma la squadra è con il mister e questo non è mai cambiato”.
Visti gli attestati di stima l’allenatore rimarrà?
“Io non sono un dirigente ma solo un calciatore. Io spero che lui rimanga con noi per ricominciare tutti insieme. Non è una stagione buona per noi o per i nostri tifosi, ma mai ho visto una tifoseria così, sempre con noi. La squadra si batte anche per loro. Li ringrazio per essere sempre con noi anche nei momenti difficili che abbiamo avuto quest’anno”.
Voi giocatori siete contenti di Luis Enrique?
“Si siamo molti nuovi giocatori. Dobiamo lavorare. Una squadra non si fa in due settimane o in due mesi. Si fa poco a poco. Questo è un anno in cui la squadra si è dovuta conoscere ma sono convinto che l’anno prossimo arriveranno i risultati. Speriamo resti perchè siamo con lui, ma la decisione la prenderà lui”.
PJANIC A MEDIASET
Totti ha difeso Luis Enrique, siete tutti d’accordo?
“Noi lo seguiamo e speriamo rimanga, questo però è una decisione sua e della società”.
Cosa salveresti della stagione, potete vincere qualcosa?
“E’ stato un anno difficile per i tifosi, non equilibrato ma abbiamo più qualità di quella che abbiamo dimostrato, eravamo tanti giocatori nuovi, abbiamo bisogno di tempo. I tifosi ci hanno seguito lo stesso, ci dispiace per loro ma sono sicuro che i risultati arriveranno”.
Cos’è che non è andato?
“Manca un pò di fiducia, dobbiamo essere più concreti davanti e dietro, non siamo stati molto precisi in fase di attacco e di difesa ma se lavoriamo con tranquillità faremo meglio”.
Come giudichi il campionato italiano?
“Molto più difficile e tattico, le squadre sanno difendere e squadre come il Catania che giocano molto bene a pallone, la Serie A mi piace molto e mi sono integrato bene grazie anche ai miei compagni e sono sicuro di poter dimostrare di più il prossimo anno”.
PJANIC A ROMA CHANNEL
Peccato non aver vinto oggi.
“Oggi volevamo vincere, non serve questo punto, siamo un pò arrabbiati, questa rabbia è mancata in questa stagione, oggi non abbiamo mollato mai. Non abbiamo concretizzato le occasioni avute, ora cerchiamo di finire bene la stagione e preparare bene la prossima”.
Cosa immagini per l’anno prossimo?
“Tutti dobbiamo essere convinti della qualità della squadra, lavorare bene fin dall’inizio, abbiamo problemi lo sappiamo, in fase difensiva e offensiva, ma sono convinto che se iniziamo bene l’anno prossimo possiamo fare una grande stagione”.
In queste ultime partite sei cresciuto.
“Oggi è stata la migliore partita mia dopo l’infortunio, che è stato molto difficile, sono stato quasi un mese senza giocare. Ho avuto il problema al tendine della caviglia che è sempre con me, non mi aiuta. Ma io devo fare il massimo, lo so che in queste ultime partite non ho giocato come all’inizio, mi mancava un pò di condizione fisica ma adesso mi sento molto meglio”.
PJANIC ALLE RADIO
Si allontana l’Europa?
“Si, è un punto che non serve a niente. Siamo un pò arrabbiati perchè penso che la squadra meritava di più”.
Tanti tuoi compagni si sono espressi a favore della conferma di Luis Enrique. Anche tu la pensi così?
“Si, noi calciatori siamo con lui. Lui è stato sempre con noi e noi siamo sicuramente con lui. Noi vogliamo che resti ma siamo solo calciatori, poi decide lui e la società”.
Si può dire che hai avuto un involuzione dopo il derby?
“Ho avuto un infortunio al derby e sono stato un mese fuori. E’ molto tempo per un giocatore e ci ho messo un pò per tornare al top. Ma oggi sto bene. Penso che ho fatto una bella stagione e il prossimo anno punto a fare di più”.
LUIS ENRIQUE A SKY
(Gli mostrano il video delle dichiarazioni di Totti in cui dice di sperare nella sua conferma n.d.r) Vuole commentare queste parole?
“Si commentano da sole”.
Tante occasioni ma anche tanta fragilità difensiva. Può essere questa l’immagine della stagione della Roma?
“Potrebbe essere è stata una partita bellissima. Facciamo i complimenti a Montella e alla sua squadra perchè ha provato di giocare sempre. Anche noi abbiamo fatto una bella partita con tante palle gol. Abbiamo sofferto su qualche palla inattiva e può essere una spiegazione su quello che è successo quest’anno”.
La qualificazione in Europa League può cambiare la sua decisone?
“Non mi va di parlare di questo. L’importante è concentrarsi su quello che significa vedere i risultati domani e vedere se abbiamo qualche possibilità. Il resto arriverà quando deve arrivare”.
Manca continuità nel gioco durante la partita.
“L’avversario però ha sempre qualcosa da dire. Nel primo tempo difendevano in dieci dietro il pallone. E’ sempre difficile giocare con una squadra che difende così e lo fa bene. Penso sia una delle squadra che meglio hanno giocato all’Olimpico”.
L’ingresso di Bojan ha rivitalizzato la squadra. Stringeva meno di Osvaldo lasciando più spazio a Totti.
“Si tutte e due che sono entrati, Bojan e Lamela, sono entrati in campo ad alto livello, dando cattiveria e grinta. Sono stati bravi. Alle punte chiediamo equilibrio, devono muoversi ma lasciando spazio agli altri. E’ un peccato perchè oggi potevamo perdere la partita, visto il livello di Catania, ma potevamo anche vincere”.
Culturalmente, cosa non ti è piaciuto dell’Italia?
“Non c’è nulla che non mi piaccia dell’Italia. Sono felicissimo di essere qui sia sotto il profilo calcistico che sotto quello familiare. Mi sento che è stato un anno difficile per quello che è successo, non uno dei più fortunati per la Roma, ma la fortuna si cambia lavorando”.
Tra quattro anni la vedremo all’Olimpico come Guardiola questa sera?
“Magari. Questa è la ‘sardana’ un ballo tipico catalano. Sono sicuro che tornerà a Bercellona perchè è il suo paese e la sua squadra. Li è quasi Dio ed ha fatto un lavoro incredibile sotto l’aspetto dell’umiltà e del rispetto dell’avversario. Ha significato tantissimo per tutti noi ‘Ules’ (tifosi del Barcellona).
LUIS ENRIQUE A MEDIASET
Totti si augura che lei rimanga.
“500 partite. Mamma mia faccio fatica solo a dirlo, il complimento me lo ha fatto sennò sa che non gioca (ride, ndr)”.
I soliti problemi in difesa?
“Penso che Simon e Marquinho sono stati i migliori, ma la difesa è tutta la squadra. Avevo detto di essere più attenti, ma gli avversari hanno fatto un bel lavoro. Complimenti a Montella e ai suoi perchè hanno una bella partita e potevano vincere. Dobbiamo aspettare i risultati di domani”.
Cosa manca alla Roma per fare il salto di qualità?
“Manca di tutto, si può migliorare tutto, l’aspetto tecnico dell’allenatore, quello dei giocatori, una squadra che non si può migliorare è morta, manca una settimana. Non manca tanto”.
Ha già deciso il suo futuro?
“No, non ho deciso niente, mi costa, non pensate che è una decisione facile, voglio essere giusto con me, la squadra, la società e i tifosi, devo parlare tranquillamente, essere sincero, ma lo farò al momento giusto”.
Devi considerare però la stima della società e dei giocatori. E come giudichi la tua stagione?
“Ho sempre pensato che la fortuna uno se la deve guadagnare, il rapporto con la squadra e la società è di un livello altissimo, ma il discorso è un altro, mi fa piacere sapere che mi apprezzano ma il discorso è un altro”.
Se lo dicono è perchè lo pensano che ti stimano. Interrompere il tuo progetto di gioco è una considerazione che devi fare.
“La faccio, la faccio ogni giorno ed è per questo che non dormo”.
C’era un rigore netto su Bojan?
“Io non vorrei mai fare l’arbitro, mamma mia, neanche per scherzo, neppure in allenamento. Non parlo degli arbitri, massimo rispetto e continuamo così”.
LUIS ENRIQUE ALLA RAI
Totti ha detto che Luis Enrique dovrebbe restare un altro anno.
“A Francesco gli faccio i complimenti per la grinta e complimenti per il numero incredibile di presenze”.
Rimane un altro anno?
“Aspetto che Totti raggiunga un altro record. Quest’anno, a volte, non sono riuscito a fare ciò che avevo in mente”.
Ha deciso cosa farà?
“Ancora no. So cosa voglio fare ma parleremo dopo la gara di Cesena”.
Totti ha detto che questo pareggio non serve nulla.
“Aspettiamo domani le nostre avversarie. Certo non è un bel risultato per noi”.
Oggi la partita di Totti è stata dedicata tutta a lei lo sa?
“No, non giocava per me ma per la squadra e per la sua storia. Non per me. Oggi la squadra ha fatto il possibile ma non siamo riusciti a fare i tre punti. I tifosi hanno visto la nostra voglia e il nostro impegno”.
Come si migliora la fase difensiva?
“Bisogna avere dei cambi. La squadra ha bisogno di ricambi. Si può migliorare. Parlo sempre degli errori del gruppo, mai di quelli individuali. Oggi Kjaer è stato immenso come anche Marquinho che era la prima volta che giocava in quel ruolo. Tutti molto bravi”.
L’aveva preparata qualcuno alle pressioni di Roma?
“Si certo anche in Spagna succedevano queste cose. Ho avuto la fortuna di arrivare alla Roma che è una grande società con grandi tifosi”.
LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL
La domanda di Totti non la rifacciamo, però anche gli altri giocatori hanno detto che il mister deve rimanere.
“Questi che hanno parlato bene giocheranno la prossima settimana”.
Lei vuole capire quel che può dare alla Roma?
“Si, è un lavoro che mi piace, è una opportunità incredibile guidare una squadra come la Roma, con questo tifo. Lo devo fare al 100%, devo sapere di poter aiutare la squadra, quest’anno ho provato a farlo in tutti i modi possibili. La squadra merita un allenatore ad un livello personale molto alto, ho qualche dubbio e devo essere convinto di tutto. Non sono state facili per me queste due settimane per quel che ha circondato la squadra, il futuro personale e della mia famiglia può cambiare e uno deve essere onesto con quel che rappresenta”.
Lei ha detto di aver visto qualcosa sul piano del calcio. L’identità di gioco non si può dare al 100% in una stagione?
“Non era facile, impossibile no. Qualcosa si è visto, ma si deve giudicare tutto dai risultati. Quest’anno il tifo è stato molto più paziente del solito, non ho nessuna lamentela”.
I risultati non sempre si possono ottenere in un anno.
“Certo, ma non faccio paragoni con gli altri. La responsabilità è mia, per ogni cosa. Devo sapere per la Roma che sono pronto per continuare. Anche a Brunico dicevo che devo rimanere nel posto in cui so che sono utile. Adesso ancora non ho deciso, per me è sempre meglio parlare di tutti meno che di me”.
Su Kjaer?
“E’ cresciuto molto sul piano della personalità, si è sempre messo a disposizione anche in momenti difficili. Oggi ho visto un Kjaer di livello. Anche Bojan e Lamela sono entrati e hanno mostrato la loro qualità e grinta. Lui può diventare grande, deve migliorare qualcosa ma può diventare molto importante per la Roma. E vorrei dire qualcosa anche su Marquinho, l’ho messo terzino e ha fatto una grande gara”.
Il rigore su Bojan?
“Neanche guardo l’arbitro, è il lavoro più difficile del mondo sportivo”.
Oggi ottimo secondo tempo.
“Ho detto ai calciatori che essere giocatori della Roma non è difficile perchè basta che lasci l’anima, che non ti arrendi mai e questo riguarda la volontà, non la qualità. Si perdona quasi tutto se ci metti la volontà. La Roma ha fatto bene, anche il Catania”.
BOJAN A SKY
Cosa è mancato alla Roma oggi?
“Il secondo tempo abbiamo iniziato bene con il gol di Francesco. Dopo l’uno-due era difficile ma abbiamo preso il pareggio. E’ mancato anche un pò di fortuna”.
C’era il rigore su di te?
“Non mi piace parlare dell’arbitro. La gente che lo ha visto può giudicare, io penso che lo fosse ma l’arbitro non lo ha fischiato, mala suerte. Io penso sia rigore ma c’è un arbitro che fischia, lui ha pensato che non era rigore e non lo ha fischiato”.
Totti a fine partita ha detto che vuole la conferma di Luis Enrique. Anche tu speri che resti alla Roma?
“Come no. L’abbiamo detto tutta la stagione. Lui è un grande allenatore e noi lo vogliamo con noi”.
Secondo lei si può portare il calcio spagnolo in Italia?
“Tante partite non abbiamo fatto benissimo. Credo che quest’anno tante volte ci è mancata la fortuna. In quasi tutte le partite avevamo palla e giocavamo benissimo, ma piccolo dettaglio, abbiamo sbagliato”.
A Barcellona oggi hanno salutato Guardiola. Come commenta le immagini?
“La gente di Barcellona è così. Lui è un grande pezzo del progetto e per questo la gente gli fa questa festa”.
BOJAN ALLA RAI
“Oggi meritavamo di più. Abbiamo mancato nei piccoli dettagli e adesso non si può fare niente. La squadra è triste perchè abbiamo provato in tutti i modi a vincere la gara”.
Totti ha detto: “Voglio che Luis Enrique rimanga almeno per un anno”. E’ l’opinione di tutta la squadra?
“Si, credo che tutti siamo d’accordo”.
Per quanto riguarda il tuo futuro. E’ un futuro che vedi ancora alla Roma?
“Io ora sono qui e voglio finire questa stagione. Vediamo domani cosa succede. Possiamo fare ancora qualcosa la prossima settimana. Voglio parlare solo della Roma e di questa stagione”.
SABATINI A SKY
“Dobbiamo aiutare Luis integrando bene l’organico. Per quanto riguarda il futuro del mister stiamo aspettando che lui prenda le sue decisoni, con una certa ansia. Sentite i giocatori, che hanno fatto un’esposizione spontanea. La stagione non è stata del tutto negativa. Ma abbiamo cominciato a costruire qualcosa e le cose le faremo”.
Perchè Luis Enrique tentenna così?
“Pechè è una persona onesta come ho avuto sempre modo di dire. Ed essendo onesta non valuta il prestigio della piazza, che conosce e lo ha sentito sulla sua pelle per tutto l’anno. Valuta evidentemente altre situazioni che sono sue, personali, che non attengono al valore della squadra, alla proiezione della squadra o agli interventi integrativi che verrano fatti. Sono sue considerazioni, umane, prima di tutto. Aspettiamo con tranquillità questi giorni che ci servono per capire quale sarà la sua decisione e operermo di conseguenza”.
Vi state già muovendo o aspetterete l’ultimo minuto della partita con il Cesena?
“Non c’è nulla di statico nella Roma, la Roma è sempre in movimento. La staticità è quella che procura i fallimenti. Quest’anno non lo considero tale anche se qualcuno lo dirà, ma siamo sempre in movimento”.
Anche sull’allenatore?
“Su qualsiasi cosa. Il movimento è determinato dalle idee e dalle possibilità che vanno valutate. Fatto salvo che la prima opzione, la più importante, la più bella e che sottoscriviamo tutti è quella di Luis Enrique”.
Forse si è focalizzata l’attenzione troppo sull’allenatore e poco sulla squadra?
“In qualche modo è vero che forse lo abbiamo esposto troppo e lo abbiamo reso ‘il progetto’, mentre un progetto calcistico rigurda tantissime altre componenti, compresa la squadra che forse non sempre ha sentito le responsabilità e anche la società che esce impune da una situazione che avrebbe potuto affrontare meglio. Adesso è quasi finita, domenica cercheremo di vincere la partita perchè mi sembra che l’aritmetica non ci condanna, anche se è una speculazione aritmetica e niente di più. Però ci tiene in vita. Faremo bene la partita, come abbiamo fatto bene stasera, anzi benissimo perchè a tratti la Roma ha giocato un calcio bellissimo stasera e poi vedremo cosa c’è da fare”.
Se Luis Enrique dovesse andare via, prendereste Villas Boas?
“Prenderemo un tecnico, che auspicabilmente sarà Luis Enrique, ma se non dovesse essere lui prenderemo un tecnico sul quale crediamo molto. Non ne prenderemo uno che ci lascia incerti o insicuri”.
SABATINI A MEDIASET
Ci dia lo scoop su Luis Enrique.
“Tutti i calciatori si esprimono sulle qualità dell’allenatore, siamo contenti perchè coincide con la nostra idea, aspettiamo qualche giorno poi vedremo”.
Sul mercato?
“Ho fatto un errore o, non so se decisivo, ma sicuramente non ha aiutato l’allenatore”.
Luis Enrique vi ha comunicato qualcosa?
“Non credo che tifosi non vogliano l’allenatore, se non vengono i risultati si lasciano andare a qualche sfogo, ma non credo che sia un problema di tifosi, è un turbamento che ha lui, come ho detto, ma è un pensiero mio quello, il fatto di non avere un appoggio incondizionato gli crea qualche problema, lui è la nostra prima opzione, se non sarà lui sarà qualcun altro”.
Villa Boas?
“E’ un nome prestigiosissmo, è sul mercato, faremo le nostre valutazioni, ma adesso non stiamo affrontando nessuna situazione perchè speriamo sia Luis il nostro allenatore”.
Se domani dovesse andar via Luis Enrique, cosa accadrebbe al progetto?
“Sceglieremo un tecnico che capitalizzi quanto è stato fatto finora che si sappia attaccare a questo lavoro e sappia proseguirlo, cercheremo di non disperdere quello fatto quest’anno”.
Sulla stagione?
“E’ stata sciagurata, siamo mancati in alcuni momenti, ma non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, qualcosa di importante è stato fatto e dobbiamo essere bravi a innestare subito le persone e i giocatori che servono”.
SABATINI A ROMA CHANNEL
La Roma ce l’ha messa tutta.
“Si e ha anche giocato molto bene. Nonostante la situazione di stress ha espresso anche qualità di gioco. Non è su questa partita che possiamo recriminare”.
La squadra chiede che Luis rimanga.
“Luis è confermato, i ragazzi gli rivolgono una sorta di appello perchè hanno capito che con lui possiamo raggiungere alcuni risultati. La squadra è molto intelligente e sensibile, di ragazzi seri, hanno espresso questa richiesta che coincide con le nostre idee. C’è un futuro nel calcio della Roma, oggi c’è un certo scoramento, ma il futuro non è lontano, è già domani, è stata un’annata difficile ma sicuramente riusciremo a costruire una squadra fortissima. In embrione siamo una squadra forte”.
Tanti giocatori arrivati quest’anno, pur col rendimento non costante, hanno dimostrato di essere forti. Tipo Bojan.
“Ha fatto alcune giocate importanti, poi se come oggi ci mette anche cattiveria, può completarsi. Tutto il mondo aspetta Bojan, noi ce l’abbiamo. Gli altri sono ragazzi che non vogliamo perdere, il calcio fa abbassare i calciatori nell’immaginario, ma noi persone di calcio dobbiamo proteggerli e farli migliorare”.
Taddei era un’ala offensiva, Marquinho un esterno, oggi terzini. E’ il calcio totale questo?
“E’ il calcio di Luis Enrique, che poi quando riesci a piegare le caratteristiche dei calciatori a esigenze della squadra diventa importante per la società. Luis ha fatto tantissime cose quest’anno, noi sappiamo che in classifica non abbiamo fatto molto, ma non dobbiamo essere incerti sulle qualità che abbiamo. La Roma sarà competitiva, già c’è un embrione di grande Roma”.
La Roma cosa non rifarebbe?
“La Roma rifarebbe tutto, ma il direttore sportivo a gennaio doveva essere più deciso a integrare il reparto difensivo”.
Salviamo Delio Rossi?
“Certamente, è molto facile vedere le immagini e poi creare il mostro. E’ una persona in gamba, un ottimo allenatore, è stato vinto da un momento di stress non controllato”.
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